Benzina e diesel in calo a 1,7 euro al litro, ma il metano torna a salire

I prezzi di benzina e gasolio scendono leggermente, stabile il GPL, mentre il metano registra un piccolo rialzo. Ma in futuro i prezzi potrebbero salire

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

I prezzi dei carburanti mostrano un leggero calo nella media nazionale, secondo le ultime rilevazioni di Staffetta Quotidiana basate sui dati dell’Osservatorio prezzi del MIMIT. A fare eccezione è il metano, che registra un piccolo aumento.

I prezzi

Ecco i prezzi medi in self-service:

Come sempre, si risparmia scegliendo le “pompe bianche” (1,691 €/l per la benzina e 1,620 €/l per il gasolio) rispetto ai distributori delle major (1,701 €/l e 1,630 €/l).

Anche per il rifornimento assistito la flessione è di un millesimo:

In questo caso, il divario tra compagnie (1,880 €/l per la benzina, 1,808 €/l per il gasolio) e pompe bianche (1,762 €/l e 1,690 €/l) si fa più marcato.

Quasi tutto invariato per i carburanti gassosi, ad eccezione del metano:

Il caro-prezzo in autostrada

Come prevedibile, i listini nelle stazioni autostradali confermano un forte sovrapprezzo. I valori medi rilevati sono:

I prezzi nelle regioni

Di seguito, ecco i prezzi di benzina e gasolio nelle regioni italiane:

Regione Benzina (€/l) Gasolio (€/l)
Abruzzo 1,694 1,630
Basilicata 1,728 1,644
Bolzano 1,758 1,696
Calabria 1,726 1,640
Campania 1,694 1,615
Emilia Romagna 1,686 1,623
Friuli Venezia Giulia 1,709 1,650
Lazio 1,681 1,610
Liguria 1,710 1,653
Lombardia 1,681 1,618
Marche 1,686 1,609
Molise 1,707 1,641
Piemonte 1,681 1,615
Puglia 1,716 1,619
Sardegna 1,708 1,638
Sicilia 1,721 1,634
Toscana 1,679 1,615
Trento 1,725 1,655
Umbria 1,691 1,623
Valle d’Aosta 1,718 1,667
Veneto 1,682 1,611

Prezzi in aumento? Cosa aspettarsi

Alla luce di queste differenze, le associazioni dei consumatori ribadiscono un consiglio pratico: pianificare i rifornimenti. Evitare le stazioni autostradali e consultare regolarmente l’Osservatorio Prezzi del MIMIT per localizzare i distributori più convenienti può tradursi in un risparmio tangibile, soprattutto per i pendolari e chi viaggia frequentemente.

Il mercato dei carburanti rimane estremamente volatile. Secondo gli analisti, i prezzi funzionano da termometro sensibile a una serie di fattori esterni, primo tra tutti le tensioni geopolitiche internazionali, a cui si aggiungono le oscillazioni del prezzo del Brent sui mercati e l’andamento dei costi logistici e di raffinazione. Questa combinazione di variabili può innescare rialzi o ribassi anche repentini nel giro di poche settimane.

Dal lato dell’offerta, le Major petrolifere giustificano le loro tariffe più elevate richiamando le dinamiche internazionali del greggio e i costi di raffinazione. Al contrario, le “pompe bianche” fondano la propria competitività su margini di guadagno più ridotti e su modelli operativi più snelli, strategia che permette loro di offrire prezzi al litro sistematicamente più bassi.

In futuro benzina a 2 euro al litro

Secondo le ultime rilevazioni del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il prezzo medio nazionale della benzina servita si aggira oggi attorno a 1,92 euro al litro, mentre il diesel è poco sotto 1,85 euro. Se il trend del petrolio dovesse consolidarsi, è plausibile attendersi un ritorno verso quota 2 euro, soglia psicologica che negli ultimi anni è diventata sinonimo di allarme per automobilisti e trasportatori.

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