Millennial in affitto, la generazione da 1200 euro al mese e senza casa

Tra stipendi bassi e precarietà diffusa, i giovani vedono la casa come un traguardo lontano e spesso irraggiungibile senza genitori o agevolazioni

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Giorgia Bonamoneta

Giornalista

Nata ad Anzio, dopo la laurea in Editoria e Scrittura e un periodo in Belgio, ha iniziato a scrivere di attualità, geopolitica, lavoro e giovani.

I Millennial cercano casa, ma sono la generazione del “vorrei ma non posso”. Oltre 1 milione vorrebbe comprare casa, ma non hanno le capacità economiche per farlo, almeno non senza la garanzia della famiglia. Fondamentali gli strumenti a sostegno dell’acquisto, come il Fondo Garanzia Prima Casa con il quale sono stati concessi più di 350mila mutui under 36.

A creare il terreno non stabile per costruirsi il futuro è la situazione lavorativa. Per quanto i dati proposti dal governo Meloni siano quelli di un grande successo nel campo dell’occupazione, molto di questo lavoro è precario o con retribuzioni ben al di sotto della soglia critica dei 9 euro all’ora, il famoso salario minimo che viene richiesto con campagne politiche e non. Così con appena 12-14mila euro di reddito annuale, pensare a un mutuo diventa impossibile o quasi e i Millennial si confermano la generazione interrotta e frustrata.

Millennial alla ricerca di casa (e soldi)

Un’indagine condotta da Facile.it (commissionata all’istituto mUp Research) ci racconta con i dati quel sentimento che è così comune tra i Millennial: il “vorrei ma non posso”. Uno dei temi che crea frustrazione, in particolare proprio nel periodo in cui da precari e fuorisede si ritorna a casa dei genitori per la “vacanza” in paese a zero spese, è la crisi abitativa.

Dall’indagine sappiamo che solo il 40% dei Millennial tra i 29 e i 39 anni è riuscito a comprare la prima casa. Chi ce l’ha fatta, comunque, deve un grazie ai genitori: 1 su 3 infatti ha chiesto garanzie e supporto economico a mamma e papà.

C’è poi la questione soldi. Mutui.it conferma che su un campione di 120mila richieste di finanziamento raccolte tra gennaio e giugno 2025, la media richiesta è di circa 146mila euro da restituire in 28 anni per un immobile di 180mila euro massimo. La rata mensile, in questo modo, si avvicina a quella di un affitto: 650 euro.

Fondo prima casa, strumento fondamentale

Sono tantissimi i giovani che hanno fatto richiesta di accesso al Fondo di garanzia prima casa. Da quando è operativo, infatti, sono stati erogati più di 350.000 mutui under 36. È un bene quindi che il fondo sia stato incrementato di ulteriori 30 milioni di euro per il 2025.

Il problema per moltissimi giovani infatti è l’assenza di un capitale iniziale, dato da una serie di fattori come lavoro principalmente precario o retribuito sotto ai 1200 euro mensili. Questi numeri, che confluiscono in un reddito annuo in media poco superiore ai 14.000 euro, ma con picchi negativi tra i 10-12.000 euro l’anno, non permettono infatti di coprire altrimenti l’acquisto di un’abitazione.

L’acquisto viene rimandato di anno in anno per moltissimi Millennial, fino al rischio di non stare più  sotto l’età dell’agevolazione. Tantissime infatti le richieste che vengono effettuate proprio per via dello strumento rifinanziato del Fondo di garanzia per la prima casa, che mette anche una certa ansia di trovare la propria abitazione entro il tempo limite dettato dall’età.

Acquistare casa con strumenti di agevolazione

Come espongono i dati dell’Agenzia delle Entrate, nei primi sei mesi del 2025 sono state compravendute oltre 172.000 abitazioni. Si tratta di una quota crescente rispetto al 2024, circa 17.000 unità abitative in più (+11,2%), al netto dei ribassi più recenti.

Di queste il 73% è stata acquistata attraverso il Fondo di garanzia prima casa under 36, anche questo dato in crescita rispetto al 71,4% dei tre mesi precedenti.

In generale gli acquisti con agevolazioni per il mutuo sono il 45,8% del totale. Sono aumentate le richieste e sono aumentati gli acquisti e questo grazie al ribasso del tasso di interesse medio iniziale. La flessione dei tassi di interesse sui mutui, infatti, ha aperto una nuova stagione positiva per l’acquisto delle abitazioni e prime abitazioni.

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