Con un comunicato datato 31 luglio 2025, la Commissione Europea fa sapere che due tra le principali agenzie di viaggio online, Expedia e Lastminute.com, hanno formalmente aderito a una serie di impegni nei confronti dei consumatori. Garantiranno da subito maggiori tutele ai passeggerei europei in caso di cancellazione dei voli, con rimborsi entro due settimane.
Indice
Rimborso garantito in 14 giorni
In base agli impegni sottoscritti, Expedia e Lastminute.com si impegnano a trasferire i rimborsi ricevuti dalle compagnie aeree entro 7 giorni dal ricevimento, assicurando che il passeggero riceva il rimborso totale entro 14 giorni dalla cancellazione.
In pratica il vettore dovrà rimborsare l’agenzia di viaggi entro una settimana e quest’ultima avrà una finestra di un’altra settimana per rimborsare la prenotazione all’utente.
La richiesta di trasparenza
Aderendo alle richieste della Commissione, le due aziende si impegnano inoltre a garantire maggiore trasparenza:
- sulle caratteristiche e i vantaggi dei pacchetti offerti;
- sui diritti dei passeggeri aerei, incluso quello al rimborso o al riposizionamento;
- sulle cause della cancellazione del volo;
- nei contatti, rendendo più facilmente reperibili numeri telefonici ed e-mail nelle sezioni di assistenza dei siti web.
Da quando si ha diritto ai rimborsi
Riguardi i tempi:
- Expedia ha dichiarato che la sua piattaforma è già conforme agli impegni concordati;
- Lastiminute.com ha iniziato a implementare le misure dal 1° luglio, ma il completamento è previsto il 1° settembre 2025.
| Impegni di Expedia e Lastminute.com | |
|---|---|
| ⏱️ Rimborso in caso di volo cancellato | Il rimborso deve arrivare al consumatore entro 14 giorni (7 giorni massimo dopo che l’agenzia riceve il rimborso dalla compagnia aerea) |
| 📞 Contatti accessibili | I siti web devono indicare chiaramente numeri di telefono ed e-mail per contattare l’assistenza |
| 🔎 Chiarezza sui pacchetti | I benefici dei diversi pacchetti di servizi offerti devono essere spiegati in modo chiaro |
| 📜 Diritti dei passeggeri | Devono essere chiaramente indicati i diritti previsti dal Regolamento europeo, come rimborso o riprotezione |
| ⚠️ Impatti dei servizi intermediari | I consumatori devono essere informati degli effetti sui propri diritti in caso di servizi forniti da intermediari |
| 📅 Tempistiche di attuazione | Lastminute.com sta attuando le misure dal 1° luglio 2025 e le completerà entro il 1° settembre 2025 Expedia già conforme |
| 🛡️ Controlli futuri | La rete Consumer Protection Cooperation verificherà il rispetto degli impegni e li promuoverà con altre agenzie online |
Le compagnie che hanno aderito
L’iniziativa rientra in un’azione coordinata a livello europeo promossa dall’Agenzia svedese per la tutela dei consumatori, che mira a rafforzare i diritti degli utenti e l’adeguamento delle piattaforme alle normative Ue.
Nel 2023 erano già state coinvolte altre tre agenzie di viaggio online (Ota, Online travel agencies):
- eDreams Odigeo;
- Etraveli Group (GoToGate, TripStack);
- Kiwi.com.
Con i nuovi due ingressi, salgono dunque a 5 le piattaforme di prenotazione online che adesso garantiscono standard comuni sui rimborsi e la trasparenza sui servizi offerti.
Servono leggi chiare
La rete Consumer Protection Cooperation, composta dalle autorità nazionali per la protezione dei consumatori, monitorerà l’attuazione degli impegni presi da tutte le agenzie coinvolte, in attesa che i vari Paesi Ue implementino una normativa comune sui viaggi.
La Commissione Europea ha infatti proposto nel novembre 2023 nuove leggi per rafforzare i diritti dei passeggeri, in particolare per i viaggi multimodali, cioè che combinano trasporto aereo, ferroviario, su strada e via mare.
Tra le misure ci sono proprio il rimborso entro 14 giorni anche tramite intermediari, maggiore trasparenza sulle responsabilità degli operatori in caso di cancellazioni dei voli e ritardi dell’aereo e informazioni più chiare sui diritti dei passeggeri lungo tutta la tratta.
Si tratterà dunque di obblighi formali per tutto il comparto dei viaggi in Europa e non solo impegni presi dalle singole aziende.
Al momento sono in fase di discussione anche nelle aule del Parlamento Ue ed è ipotizzabile che passino ancora anni prima che i viaggiatori vengano effettivamente tutelati: dopo l’eventuale mossa del legislatore europeo, infatti, bisognerà attendere quelle dei parlamenti nazionali.