È stato adottato dalla Commissione Ue il nuovo piano d’azione per la rete ferroviaria ad alta velocità, con l’obiettivo di realizzare entro il 2040 una rete europea più veloce, meglio connessa, più integrata e in grado di offrire un’alternativa concreta all’aereo nei viaggi di corto e medio raggio.
La portata del progetto è ampia, si parla di infrastrutture, interoperabilità, governance, ambiente. E gli effetti attesi per l’economia dei territori e il turismo sono rilevanti.
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Cosa prevede il piano per l’alta velocità in Ue
Il 5 novembre 2025 la Commissione europea ha presentato il pacchetto di misure chiamata High‑Speed Rail Action Plan – Connecting Europe through High-Speed Rail, per creare una rete ferroviaria ad alta velocità su scala europea, basata sulla Rete transeuropea di trasporto (TEN-T).
Le linee dovranno garantire velocità almeno pari a 200 km/h per i segmenti già definibili come alta velocità, e per le nuove linee o i casi più favorevoli si punta a superare i 250 km/h (dove tecnicamente ed economicamente possibile).
Secondo i dati della Commissione, alcune delle durate di viaggio potrebbero scendere sensibilmente. Ad esempio, il tragitto da Berlino a Copenaghen da circa 7 ore a circa 4 ore entro il 2030.
Il piano si articola in quattro pilastri:
- accelerare gli investimenti e armonizzare l’interoperabilità della rete ad alta velocità europea;
- creare un sistema competitivo di servizi ferroviari (bigliettazione, accesso alle rotaie, ingresso di nuovi operatori);
- sostenere un’industria ferroviaria europea forte e innovativa (materiale rotabile, certificazioni, norme comuni);
- afforzare la governance a livello UE e nazionale per coordinare e realizzare la visione.
Gli impatti su turismo ed economia
Il tempo è uno degli elementi più importanti per la scelta del mezzo di trasporto. Se un viaggio ferroviario tra due città europee potrà durare meno rispetto a combinazioni oggi disponibili, oppure essere competitivo con l’aereo (che richiede check-in, controllo bagagli, spostamento verso aeroporto, tempo di anticipo) allora il treno diventa una vera alternativa.
In questo modo si riduce anche la dipendenza dai voli a corto raggio, che in Europa sono spesso fonte di congestione e emissioni elevate. Il potenziamento dell’alta velocità ferroviaria apre dunque un’alternativa più pulita, più integrata, e potenzialmente più conveniente.
Una rete ad alta velocità in Europa che collega in modo efficiente città, regioni e paesi può viaggiare da una capitale europea a una destinazione di vacanza o congressuale in poche ore significa che molte più destinazioni diventano alla portata per week-end, business trip o city break.
Territori che sono marginali o poco collegati, specialmente nel Centro e nell’Est Europa, possono beneficiare della maggiore interconnessione, favorendo sviluppo economico, lavoro, mobilità delle persone.
Quali opportunità per l’Italia
Per l’Italia, una rete europea più forte significa che città come Milano, Roma, Napoli, Palermo (con i collegamenti necessari) possono trovarsi meglio integrate. Questo amplifica l’attrattività turistica, soprattutto se il viaggio diventa comodo, rapido ben collegato con le tratte interne e con le capitali europee.
Quando e se la rete ad alta velocità e intermodalità si rafforzerà, anche i flussi interni di visitatori, di italiani che decidono di fare un break o weekend in Italia, in alternativa ad altre destinazioni, possono ricevere un impulso.
E se probabilmente è più semplice per una città essere collegata bene, anche le città più piccole, se ben servite, possono attrarre eventi che un tempo richiedevano destinazioni più centrali. Questo può trasformare la logistica del turismo d’affari e del turismo culturale.