Raccolta funghi, il 2025 è l’annata migliore: le regioni più ricche

L'estate 2025 porta un'abbondanza di funghi in Italia. Perché le condizioni meteo atipiche hanno creato l'ambiente perfetto per porcini e altre varietà, stimolando l'economia locale e il turismo

Pubblicato:

Federica Petrucci

Editor esperta di economia e attualità

Laureata in Scienze Politiche presso l'Università di Palermo e Consulente del Lavoro abilitato.

Il 2025 sarà ricordato dagli appassionati e dagli operatori del settore come un anno d’oro per la raccolta dei funghi in Italia.

Dopo una primavera avara, le condizioni climatiche di inizio estate hanno innescato un’esplosione di porcini e altre specie pregiate, con un impatto positivo non solo per i cercatori amatoriali, ma anche per l’economia locale e la filiera agroalimentare.

Un meteo per la raccolta di funghi

Il caldo estremo di fine giugno, combinato con le piogge frequenti portate dai cicloni nord-atlantici, per una volta non ha fatto danni ma, in questo caso, ha creato un microclima ideale per la crescita dei Boletus edulis e di altre varietà.

Il fenomeno è stato particolarmente evidente nel Nord Italia, soprattutto nel Triveneto, dove i boschi hanno offerto produzioni eccezionali. Accanto ai classici porcini, i cercatori hanno trovato finferli, steccherini dorati e persino il raro porcino rosso, tipico di climi freschi, oltre a ovoli e amanite tropicali nelle zone di pianura.

Anche la Liguria, l’Appennino e alcune aree del Centro-Sud hanno registrato buttate intense, seppur brevi, del Boletus reticulatus, spesso in concomitanza con altre specie. Il quadro conferma un trend, ovvero i funghi rispondono sempre di più a microclimi locali piuttosto che a stagioni “canoniche”, in un contesto di clima variabile.

Regioni leader per biodiversità e raccolti

L’Italia dispone di quasi 120mila km quadrati di boschi, pari al 40% del territorio nazionale, una risorsa che sostiene tanto la biodiversità quanto l’economia rurale.

Secondo i dati disponibili, le regioni con la maggiore densità boschiva sono:

Queste aree sono tra le più ricche di raccolti, attirando non solo appassionati locali ma anche turisti, con ricadute dirette su ospitalità, ristorazione e commercio di prodotti tipici.

L’impatto economico della stagione 2025

La raccolta di funghi in Italia non è solo un hobby, poiché per migliaia di cercatori professionisti rappresenta un’integrazione di reddito. I funghi raccolti entrano nella filiera della ristorazione di qualità, nei mercati e nelle botteghe specializzate, oltre a essere protagonisti di sagre e fiere che richiamano visitatori e stimolano l’economia locale.

Con un’annata come il 2025, il volume d’affari legato al settore – che comprende vendita fresca, trasformazione e turismo gastronomico – potrebbe superare di molto la media degli ultimi anni, generando un indotto stimato in decine di milioni di euro tra vendite dirette e attività correlate.

Regole e sicurezza: un vademecum per la raccolta

Ecco alcune buone pratiche, suggeriti da Coldiretti e Federforeste, per cercare funghi con attenzione e rispetto delle norme:

  1. scegliere percorsi compatibili con la propria condizione fisica e informare sempre qualcuno sulla destinazione;
  2. controllare le previsioni meteo per evitare i rischi di temporali improvvisi;
  3. indossare scarponi con suola scolpita e abbigliamento a strati;
  4. raccogliere solo specie riconosciute con certezza, rivolgendosi ai servizi micologici delle ASL in caso di dubbio;
  5. pulire i funghi sul posto e trasportarli in cestini rigidi e areati, evitando sacchetti di plastica;
  6. verificare le normative locali, poiché in molte aree è obbligatorio un tesserino o un permesso e il mancato rispetto delle regole può comportare sanzioni e sequestro del raccolto.

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