Contrasto del lavoro nero, Meloni annuncia nuovi controlli: chi rischia

Al XX Congresso Confederale della CISL, la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni rilancia la sfida al lavoro nero: nuovi controlli, alleanze con i sindacati e più sicurezza. Ecco cosa cambia e chi è nel mirino delle nuove misure.

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Federica Petrucci

Editor esperta di economia e attualità

Laureata in Scienze Politiche presso l'Università di Palermo e Consulente del Lavoro abilitato.

Il lavoro sommerso torna al centro del dibattito politico ed economico italiano. Durante il suo intervento al XX Congresso Confederale della CISL del 17 luglio 2025, intitolato “Il Coraggio della Partecipazione”, la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha delineato le nuove linee guida del Governo per contrastare il lavoro nero. Un fenomeno che, nonostante i progressi registrati sul fronte occupazionale, continua a minare diritti, tutele, crescita economica e finanze pubbliche.

Un nuovo patto tra Governo e sindacati contro il lavoro nero

a CISL ha lanciato una proposta ambiziosa: un Patto della Responsabilità tra Governo, sindacati e imprese. Meloni ha accolto l’invito, assicurando che l’Esecutivo è pronto a fare la sua parte per combattere illegalità e insicurezza sui luoghi di lavoro. La linea è chiara e punta su cooperazione e vigilanza.

Il ruolo dei sindacati, ha detto Meloni, è “fondamentale e indispensabile” per costruire una cultura del lavoro che non sia solo legale, ma anche dignitosa e moderna, capace di adattarsi all’evoluzione tecnologica e produttiva.

Chi evade le regole non sarà più ignorato o tollerato. L’alleanza tra Governo, sindacati e imprese sarà cruciale per scrivere una nuova stagione del lavoro italiano: più trasparente, più giusto, più produttivo. Perché, come ha detto Meloni, “la sicurezza sul lavoro non è un costo, è un diritto. E ogni posto di lavoro regolare è un tassello in più di civiltà”.

Nuovi controlli e sanzioni: cosa prevede il piano

Il Governo intende rafforzare la lotta al lavoro nero attraverso una strategia nazionale basata su tre pilastri:

Chi rischia di più

Le nuove misure colpiranno in particolare:

La Presidente ha ribadito che l’aumento dei salari passa dalla crescita della produttività, stagnante da troppi anni. Solo aumentando l’efficienza e la qualità del lavoro si potranno alzare gli stipendi in modo stabile e strutturale. Per questo, Meloni punta sulle risorse del PNRR e sulla digitalizzazione delle imprese come leva per una nuova stagione di crescita.

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