Contratto di solidarietà: caratteristiche e come funziona

Il contratto aziendale è una tipologia di contratto che tutela i lavoratori dal licenziamento in caso di crisi aziendale o problemi economici

Pubblicato: 27 Novembre 2019 12:34Aggiornato: 16 maggio 2024 10:01

Alessandra Di Bartolomeo

Giornalista di economia

Giornalista esperta di risparmio, ha maturato una vasta esperienza nella divulgazione di questioni economiche.

Il contratto di solidarietà rappresenta un fondamentale meccanismo di protezione sociale per i lavoratori, volto a prevenire specifiche situazioni difficili all’interno di un’azienda. È cruciale per i lavoratori comprendere appieno la natura di questo accordo, il suo funzionamento e le circostanze che ne determinano l’attivazione. Di seguito sono fornite tutte le informazioni necessarie a riguardo.

Contratto di solidarietà: cos’è?

Prima di tutto, è essenziale comprendere che un contratto di solidarietà è una modalità contrattuale che protegge i lavoratori e impedisce licenziamenti individuali o collettivi in situazioni di crisi aziendale o difficoltà finanziarie. Ma come funziona concretamente? Per essere legittimo, l’accordo richiede la firma del datore di lavoro, del dipendente e di un rappresentante sindacale. Durante fasi di crisi aziendale, quando i ricavi e la produzione diminuiscono, spesso la soluzione più estrema è rappresentata dalla riduzione del personale e dai licenziamenti collettivi.

Per evitare questo tipo di provvedimento, che ha in sé un forte impatto sociale, le aziende versano all’Inps, insieme ad altri contributi, una somma che serve a finanziare il fondo per gli ammortizzatori sociali, di cui fa appunto parte il contratto solidarietà. La logica dietro ad esso è quella di “lavorare meno per lavorare tutti”. In pratica l’azienda, al posto di licenziare i dipendenti in esubero, riduce a tutto l’organico il monte orario complessivo di lavoro.

Questa situazione permette all’azienda di riallineare i costi fino a quando la crisi non sarà scongiurata. Dall’altro lato, però, i lavoratori con meno ore di lavoro percepiscono, proporzionalmente, stipendi più bassi. Certo, la riduzione delle ore lavorative è sempre preferibile rispetto al licenziamento, ma uno stipendio basso può mettere in crisi molti dipendenti, soprattutto chi ha una famiglia. Per evitare questa situazione entra in gioco l’Inps, che compensa la riduzione di stipendio del lavoratore erogandogli una somma compensativa per un determinato periodo di tempo, in attesa che l’azienda scongiuri la crisi e rientri in carreggiata.

Tipologie di contratti di solidarietà

I contratti di solidarietà possono essere di due tipi.

A chi spetta l’accordo e a quanto corrisponde l’integrazione salariale?

Il contratto di solidarietà spetta a tutto il personale dipendente ad eccezione di:

In circostanze eccezionali, i lavoratori impiegati a tempo parziale possono essere ammessi, purché l’azienda dimostri che il lavoro part-time è una caratteristica strutturale dell’organizzazione preesistente. In caso di riduzione dell’orario di lavoro, i lavoratori hanno diritto a un’integrazione dalla INPS pari all’80% della retribuzione persa.

Come funzionano le ferie nel contratto di solidarietà?

La circolare INPS n.2749 del 1986 sottolinea infine che le ferie sono previste durante l’accordo se sono maturate e usufruite durante la validità dell’accordo stesso. Nel momento in cui vengono usufruite prima della stipula del contratto o dopo la sua scadenza le spese sono totalmente a carico dell’impresa.

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