L’Inail ha pubblicato le regole 2024 sul corretto utilizzo dell’aria condizionata in ufficio. Con l’aumento dell’uso degli apparecchi per la climatizzazione negli ambienti di lavoro, per garantire che questi dispositivi non diventino fonte di rischio per i lavoratori, la scelta e l’installazione di questi impianti devono infatti essere effettuate con attenzione, tenendo conto non solo dell’efficienza energetica ma anche del comfort ambientale.
Vediamo, nel dettaglio, cosa dice la legge sui condizionatori.
Indice
Quando si può accendere l’aria condizionata negli uffici
Secondo la regole Inail 2024, l’aria condizionata può essere accesa quando le temperature esterne sono tali da compromettere il comfort dei lavoratori e, generalmente, la temperatura deve essere abbassata di massimo 7 °C rispetto a quella esterna durante la stagione estiva.
Inoltre, gli utilizzatori dovrebbero essere adeguatamente formati sul funzionamento degli apparecchi e soprattutto su come impostarne i parametri, con particolare riferimento al valore della temperatura dell’aria, posto che, per poter raggiungere rapidamente la temperatura ambientale richiesta, il flusso d’aria emesso dall’apparecchio avrà una temperatura più bassa, creando disagio ai lavoratori che operano vicino alla fonte di emissione.
Per affermare che le condizioni ambientali sono confortevoli bisognerebbe fare una valutazione utilizzando lo standard tecnico Uni En Iso 7730 che tiene conto oltre che della temperatura dell’aria anche del valore di umidità relativa, della velocità dell’aria e dell’effetto radiante di corpi caldi quali le superfici vetrate direttamente esposte alla radiazione solare, nonché dell’impegno metabolico relativo all’attività svolta e dell’abbigliamento indossato.
Per questa valutazione occorre però misurare tutti i parametri ambientali e stimare l’impegno metabolico e l’isolamento dovuto all’abbigliamento. Quindi, più semplicemente è possibile scegliere la temperatura in relazione a quella presente all’esterno. In particolare, come accennato sopra, in estate se la temperatura interna viene abbassata al massimo di 7° C rispetto a quella esterna, le condizioni ambientali dovrebbero risultare soddisfacenti.
Aria condizionata in ufficio, dove va installata e come
Indicazioni specifiche sono state fornite anche in merito al corretto posizionamento nell’installazione dell’aria condizionata, magari approfittando dei nuovi bonus condizionatori. L’installazione degli apparecchi di climatizzazione deve innanzitutto essere effettuata da una ditta specializzata che attesti a fine lavori la corretta installazione ai sensi del DM 37 del 2008.
Ove possibile è più opportuno posizionare gli apparecchi al soffitto, perché ciò permette di ridurre la velocità del flusso d’aria ed ottenere un migliore rimescolamento.
L’installazione a parete comporta, invece, la necessità di dover impostare velocità dell’aria più elevate per ottenere il raffreddamento dell’ambiente, con conseguente maggiore disagio per chi si trovi a sostare in direzione del flusso. Una non corretta installazione, specie nei periodi estivi, comporta infatti il crearsi di correnti d’aria fastidiose nelle postazioni di lavoro o comunque nelle zone del locale in cui gli occupanti ed eventuali ospiti stazionano maggiormente.
Manutenzione periodica e ricambio dell’aria
Negli uffici, secondo le indicazioni Inail, la manutenzione periodica degli apparecchi va effettuata più volte all’anno e non soltanto in occasione del primo utilizzo stagionale. È necessario effettuare una sanificazione non solo dei filtri riutilizzabili (o delle sedi dei filtri monouso) ma di tutte le parti a contatto con l’aria, e in caso di utilizzo di prodotti chimici occorre consultare le relative schede di sicurezza che forniscono la guida sul corretto utilizzo dei condizionatori e sui dispositivi di protezione individuale da utilizzare.
È buona norma effettuare queste operazioni in assenza di occupanti, con le finestre aperte e facendo funzionare l’impianto per qualche decina di minuti dopo l’intervento.
Le tubazioni di scarico vanno verificate per evitare il ristagno dell’acqua di condensa in caso di intasamento e per scongiurare l’accumulo di concrezioni calcaree o di altra natura che possono costituire il terreno di coltura ideale per funghi, muffe e batteri, che l’apparecchio potrebbe diffondere nell’ambiente durante il funzionamento. Un guasto dell’aria condizionata, con rischi per la salute, legittima i lavoratori a sospendere tutte le attività.