Il new normal delle startup e la nuova sfida di UpSoccer

Abbiamo parlato con Vincenzo Filetti, presidente dell'Associazione per startup 3040, e con Gianfilippo Valentini, ideatore del Social Football Summit

Pubblicato: 27 Ottobre 2021 17:11

QuiFinanza

Redazione

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Con la pandemia si è parlato spesso di accelerazione dei processi di digitalizzazione. Ma cosa è cambiato nel mondo startup?
(Vincenzo Filetti) Io sposterei il focus innanzitutto sulla “percezione” dell’ecosistema startup. Soprattutto nel periodo del lockdown è stato chiaro il binomio ormai imprescindibile digitalizzazione-innovazione e la necessità di adottare processi organizzativi e gestionali semplici, smart e funzionali al proprio modello di business per poter reagire in modo immediato ed efficace in situazioni di criticità e, in questo caso, di emergenza.

Quando parli di “percezione dell’ecosistema startup”, cosa intendi?
(Vincenzo Filetti) Faccio un esempio concreto per focalizzare al meglio l’attenzione su questo aspetto. Da anni si parla di open innovation e sono in corso processi che vanno in questa direzione. A marzo 2020, in piena emergenza per l’epidemia, una piccola azienda bresciana ha utilizzato le maschere da snorkeling di un noto brand sportivo per trasformarle in maschere respiratorie da donare agli ospedali. Questa storia, che ha avuto risonanza sui media internazionali, traduce in modo chiaro non solo la componente strategica dell’innovazione per il nostro paese, ma la necessità di creare sinergie tra differenti attori, pubblici e privati.

A questo punto mi sembra opportuno approfittare della presenza di un founder di startup, per avere un suo punto di visto sul tema “new normal” e sul “come” è stato vissuto il lockdown e la situazione di emergenza.
(Gianfilippo Valentini) La nostra startup Social Media Soccer ha continuato per tutto il 2020 nella gestione delle proprie attività senza particolari contraccolpi: da un punto di vista organizzativo il ricorso allo smart working è stato un processo interiorizzato immediatamente, mentre dal pinto di vista progettuale abbiamo necessariamente traslato tutto ancor di più sul digitale, inclusa l’edizione 2020 del Social Football Summit.

Hai citato il Social Football Summit e non posso nascondere la mia curiosità su questo evento. Ci puoi anticipare qualcosa?
(Gianfilippo Valentini) Quest’anno siamo giunti alla 4° edizione del Social Football Summit, che ormai è diventato il principale appuntamento a livello internazionale sulla football industry. ll Social Football Summit condivide in pieno il valore del confronto tra grandi player della Football Industry sul tema dell’evoluzione della comunicazione sportiva e l’innovazione” e inoltre durante questa edizione abbiamo raggiunto l’obiettivo unico di avere tutto il calcio professionistico italiano con la presenza della Lega Serie A, la Lega Nazionale Professionisti B e la Lega Pro. Quest’anno avremo un’edizione ibrida dal 15 al 16 novembre allo Stadio Olimpico di Roma e in versione digital; confermiamo la presenza di numerosi speaker nazionali e internazionali, i riconoscimenti del Football Summit Awards, i 2 giorni successivi la nuova edizione eSports Summit e, ovviamente, la nuova startup competition ideata come format da Vincenzo Filetti, patrocinata da NTT Data, da Lazio Innova per la challenge regionale, con la media partnership dell’Associazione 3040.

Parlando della startup competion, nel 2018, esattamente 3 anni fa, su QuiFinanza parlavamo con Vincenzo Filetti di ReSoccer, ed era la prima volta che in Italia si proponeva una startup competition su un verticale come il calcio. Oggi la nuova sfida si chiama UpSoccer. Perché questa nuova denominazione e cosa cambia rispetto alla precedente edizione?
(Vincenzo Filetti) Nel 2018 abbiamo adottato il format ReGeneration di 3040 e soprattutto abbiamo ideato con Gianfilippo Valentini e Massimo Tucci un progetto innovativo nella cornice della prima edizione del Social Football Summit. Durante quella edizione ho definito un panel dove hanno partecipato, presumibilmente per la prima volta insieme, i principali attori di questo settore ed esponenti di rilievo del panorama nazionale dello “startup system”. Quest’anno l’idea è quella di fare una call per le “nuove idee” ma, allo stesso tempo, raccontare alla platea una storia di imprenditorialità, che si basa sulle esperienze di 6 startup che hanno partecipato alla edizione di ReSoccer. Facciamo un salto di qualità, un Upgrade, con l’obiettivo di dare continuità a queste iniziative. E anche in questo caso con una proposta unica nel suo genere e da sperimentare per la prima volta in Italia, sul palco del Social Football Summit.

Direi che è un format anomalo per una challenge, sembra quasi una versione business di un noto evento che ha tra i partecipanti i “big” e le “nuove proposte”.
(Vincenzo Filetti) Esatto. L’idea è proprio quella. Di adottare un approccio da entertainment ma, allo stesso tempo, far raccontare a 6 startup che hanno iniziato la loro attività qualche anno fa come hanno reagito all’emergenza, come hanno ridefinito il loro modello di business, quali ulteriori innovazioni propongono. Questo è il concept di UpSoccer.

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