Con il decreto del 24 marzo 2022, il governo Draghi ha fissato la road map di fine restrizioni. Un calendario fitto di progressiva eliminazione dei divieti e degli obblighi che ci hanno accompagnati fino a qui, in questi due anni di pandemia. Come sappiamo, giovedì 31 marzo finisce lo stato di emergenza Covid, e ritorna una quasi normalità di convivenza con il virus, che probabilmente, come avvertono gli esperti, durerà anni.
Mentre stanno per arrivare anche in Italia i farmaci generici anti-Covid, vediamo le date da fissare sul calendario.
Indice
1° aprile
La prima data clou è venerdì 1° aprile. Ecco cosa cambia da quel giorno:
- green pass: via il green pass rafforzato sui mezzi pubblici (trasporto pubblico locale), dove resta invece l’obbligo di indossare le mascherine fino al 30 aprile. Stop al certificato verde anche per entrare negli uffici pubblici, nei negozi, nelle banche, alle poste, dal tabaccaio, in palestra, piscina, andare a sagre, fiere, spettacoli all’aperto cerimonie, hotel e nei ristoranti all’aperto. Solo per i turisti stranieri cade, in anticipato dunque rispetto ai cittadini italiani, l’obbligo del green pass rafforzato (cioè da vaccinazione o guarigione) nei ristoranti al chiuso
- super green pass al lavoro: termina l’obbligo di super green pass sui luoghi di lavoro per gli over 50. Chi non è vaccinato o guarito non sarà più sospeso dal lavoro, ma verrà comunque sanzionati con una multa. Resta l’obbligo di green pass base: ciò significa che gli over 50 per andare al lavoro devono almeno avere fatto un tampone negativo nelle 48 ore precedenti, se rapido, o 72 ore, se molecolare
- quarantena: eliminata anche la quarantena in caso di contatto stretto con un caso positivo al Covid, anche per i non vaccinati. Decade quindi la distinzione tra vaccinati e non. Per i contatti stretti scatta il regime dell’autosorveglianza, che comporta l’obbligo di mascherina FFP2 per 10 giorni e un tampone negativo in caso di comparsa di sintomi. Resta invece in vigore la quarantena, con le regole già vigenti, per chi risulti positivo
- scuola: per quanto riguarda la scuola, gli alunni delle scuole primarie, medie e superiori, in isolamento per infezione da Covid, possono seguire l’attività scolastica nella modalità di didattica digitale integrata accompagnata da specifica certificazione medica che attesti le condizioni di salute dell’alunno. La riammissione in classe è subordinata alla sola dimostrazione di aver effettuato un tampone antigenico rapido o molecolare con esito negativo. Il decreto prevede anche nuove misure in merito alla gestione dei casi di positività:
. scuole dell’infanzia:
– in presenza di almeno 4 casi tra gli alunni nella stessa sezione/gruppo classe, le attività proseguono in presenza e docenti e educatori (ed eventualmente bambini che avessero superato i 6 anni) utilizzano le mascherine FFP2 per 10 giorni dall’ultimo contatto con un soggetto positivo
– in caso di comparsa di sintomi e, se ancora sintomatici, al 5° giorno successivo all’ultimo contatto, va effettuato un test rapido o molecolare o un tampone a casa fai da te. In quest’ultimo caso l’esito negativo del test è attestato con autocertificazione
. scuole primaria, media e superiore:
– in presenza di almeno 4 casi di positività tra gli alunni, le attività proseguono in presenza e per i docenti e per gli alunni che abbiano superato i 6 anni di età è previsto l’utilizzo delle mascherine FFP2 per 10 giorni dall’ultimo contatto con un soggetto positivo
– in caso di comparsa di sintomi e, se ancora sintomatici, al 5° giorno successivo all’ultimo contatto, va effettuato un test rapido o molecolare o un tampone fai da te, con autocertificazione - capienze: via anche al limite alle capienze nelle strutture al chiuso, quindi in tutti gli stadi e nei palazzetti si potranno occupare il 100% dei posti disponibili. Per accedere sarà però ancora richiesto il green pass base (cioè anche con tampone negativo)
- sistema dei colori: viene definitivamente abrogato il sistema che divideva le Regioni in zona bianca, gialla, arancione o rossa. Prosegue invece il monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità, che servirà a tenere traccia dell’andamento epidemico
- CTS e Struttura commissariale del generale Francesco Figliuolo: terminano il loro incarico i due enti. Al loro posto viene creata una unità operativa ad hoc, fino al 31 dicembre 2022, per accompagnare il periodo transitorio e completare la campagna vaccinale. Le competenze della struttura commissariale saranno divise tra Ministero della Salute e Protezione civile. Il Cts si scioglie, ma restano come consulenti del governo il presidente Franco Locatelli e il portavoce Silvio Brusaferro.
1° maggio
La seconda data da segnarsi sul calendario è domenica 1° maggio, Festa dei Lavoratori:
- green pass: termina l’obbligo di green pass, quasi ovunque. Dal 1° maggio per accedere a mense e catering, ristoranti al chiuso (eccetto che per i turisti stranieri, come abbiamo visto, per cui decade già dal 1° aprile), cinema, teatri, concerti al chiuso, eventi sportivi, università, centri benessere, sport al chiuso e spogliatoi, convegni e congressi, corsi di formazione, centri culturali e concorsi pubblici non servirà più il certificato verde
- mascherina: via l’obbligo delle mascherine in tutti i luoghi al chiuso, tranne a scuola, dove restano obbligatorie fino a fine anno scolastico. Potrebbe tuttavia arrivare un decreto che proroga l’obbligo, oppure, in alternativa, una “raccomandazione” a continuare ad indossarle nei luoghi più affollati e a rischio, come supermercati e centri commerciali.
15 giugno
Terza data fondamentale è mercoledì 15 giugno:
- obbligo vaccinale: stop all’obbligo vaccinale mercoledì 15 giugno per quasi tutte le categorie professionali per cui ora vige, e cioè personale scolastico, militari, agenti di polizia e soccorso pubblico, polizia locale, dipendenti dell’amministrazione penitenziaria e in generale lavoratori all’interno degli istituti penitenziari per adulti e minori e così via. Resterà in vigore l’obbligo dal 16 giugno in avanti soltanto per il personale sanitario e delle Rsa.
30 giugno
Giovedì 30 giugno è un’altra data fondamentale per i lavoratori del settore privato:
- smart working: giovedì 30 giugno stop al lavoro da casa nel settore privato, così come concepito ad oggi. Fino a fine giugno prosegue la possibilità di ricorrere al lavoro agile nel settore privato senza l’accordo individuale tra datore e lavoratore. Viene prorogato anche lo svolgimento del lavoro agile per i lavoratori fragili. Dal 1° luglio lo smart working andrà ridefinito internamente alle aziende.
31 dicembre
- obbligo vaccinale: l’obbligo di vaccinazione resta in vigore fino a fine anno per il personale sanitario e delle Rsa
- super green pass: le visite da parte di familiari e visitatori alle persone ricoverate all’interno di ospedali e residenze socio-assistenziali saranno consentite solo con super green pass fino al 31 dicembre.