Assegno di maternità, cambiano i requisiti

Cambiano i requisiti Isee per l'accesso all'assegno di maternità concesso dai Comuni, il limite per l'anno 2023 è maggiore: chi sono gli esclusi e i beneficiari?

Federica Petrucci

Editor esperta di economia e attualità

Laureata in Scienze Politiche presso l'Università di Palermo e Consulente del Lavoro abilitato.

Cambiano i requisiti Isee per l’accesso all’assegno di maternità concesso dai Comuni: lo ha confermato l’Inps, nella circolare n. 26 dell’8 marzo 2023, stabilimento un nuovo limite economico per l’anno 2023, maggiore rispetto al 2022. Ma quindi, chi sono gli esclusi e i beneficiari quest’anno?

Assegno di maternità: cambiano gli importi e il requisito Isee

La modifica dei requisiti economici non è l’unica introdotta quest’anno dall’Inps in merito agli assegni di maternità riconosciuti dai Comuni.

In particolare, tenendo conto degli effetti delle rivalutazioni Istat (ve ne avevamo parlato qui), le novità sono due:

Aumentano gli importi dell’assegno di maternità: perché la platea dei beneficiari è stata estesa

La decisione di aumentare gli importi riconosciuti a chi percepisce l’assegno di maternità, così come quella di estendere la platea ammettendo un limite Isee maggiore, si inserisce nel quadro di interventi promossi dal governo per far fronte alla crescente inflazione (e al progressivo innalzamento dei prezzi: qui per gli ultimi aggiornamenti).

Come riportato nella circolare Inps, infatti, il Dipartimento delle politiche per la famiglia del Consiglio dei Ministri, ha reso noto che la variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati è stata pari all‘8,1% (fonte comunicato ufficiale ISTAT del 17 gennaio 2023 e comunicato della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le politiche della famiglia, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 48 del 25 febbraio 2023).

Da qui la decisione di intervenire correggendo tutta una serie di sussidi destinati alle famiglia (ma anche alle imprese e ai lavoratori: qui tutti i bonus con Isee che si possono avere nel 2023).

Assegno maternità dello Stato e assegno maternità dei Comuni: le differenze

Quanto stabilito dalla circolare Inps dell’8 marzo, come ripetuto più volte, si riferisce all’assegno di maternità riconosciuto dai Comuni, diverso da quello dello Stato.

L’assegno di maternità di base, anche detto “assegno di maternità dei comuni“, è una prestazione assistenziale concessa dai comuni e pagata dall’Inps e spetta:

I richiedenti non devono avere alcuna copertura previdenziale oppure devono averla entro un determinato importo fissato annualmente. Inoltre, non devono essere già beneficiari di altro assegno di maternità Inps. La domanda va presentata al comune di residenza entro sei mesi dalla nascita del bambino o dall’effettivo ingresso in famiglia del minore adottato o in affido preadottivo.

L’assegno di maternità dello Stato, invece, è l’assegno destinato ai lavori atipici e discontinui (qui invece per le p. Iva), ovvero una prestazione previdenziale a carico dello Stato, concessa ed erogata direttamente dall’Inps.

I beneficiari sono:

I requisiti generali richiesti per il diritto all’assegno di maternità di Stato sono la residenza in Italia e la cittadinanza italiana o di uno Stato dell’Unione europea, ma ne hanno diritto anche i cittadini extracomunitari regolari.

Anche in questo caso la domanda deve essere presentata entro 6 mesi dalla nascita del bambino o dall’effettivo ingresso del minore in famiglia nel caso di adozione o affidamento, oppure in Italia in caso di adozione internazionale, mentre valgono requisiti diversi a seconda che si tratti di lavoratore padre o lavoratrice madre (qui le istruzioni Inps).

L’assegno di maternità dello Stato va richiesto alla sede Inps di competenza in via telematica, attraverso uno dei seguenti canali:

In sostanza, sono due forme di assistenza previdenziale che si affiancano, ma – nello specifico – l’assegno di maternità dei Comuni differisce da quello dello Stato perché questo viene riconosciuto ai lavoratori discontinui, mentre nel primo caso l’importo mensili è invece destinato ha chi ha un Isee basso.

Quando al genitore lavoratore spetta l’assegno Inps per i figli

Come già accennato sopra, l’assegno di maternità-paternità riconosciuto dallo Stato ai genitori lavoratori tiene conto di requisiti diversi a seconda che a richiederlo sia il padre o la madre.

In particolare, per la madre sono previsti i seguenti requisiti:

Per il padre invece sono previsti i seguenti requisiti:

 

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