Sciopero 7 novembre, stop a treni e trasporti pubblici: le città coinvolte

Venerdì 7 novembre scioperi nei trasporti locali e autostradali: Milano, Lazio e Sud Italia si preparano a una giornata di disagi per pendolari e viaggiatori

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Un venerdì di mobilitazioni colpirà i trasporti pubblici locali venerdì 7 novembre in diverse città e autostrade del Nord. Gli scioperi interesseranno Milano, Monza, Palermo, Messina e Latina, oltre a proteste nel settore autostradale e negli appalti ferroviari nel Lazio. L’impatto sui pendolari sarà dunque significativo.

Sciopero a Milano per i mezzi

Lo sciopero colpirà duramente Milano, con il sindacato Al Cobas che ha proclamato uno stop di 24 ore che metterà a rischio l’intera rete del trasporto pubblico cittadino: bus, metro, tram e i servizi connessi.
Come riportato dall’azienda sul suo sito ufficiale, il servizio “potrebbe non essere garantito” in due finestre orarie specifiche;

Questo significa che le ore di punta del mattino e della sera saranno quelle più critiche per gli spostamenti dei pendolari.

A fine mese un altro sciopero potrebbe coinvolgere il personale Atm. Questa volta a proclamare l’agitazione sindacale è stato il sindacato Confial-trasporti. Lo sciopero, della durata di 4 ore, dalle 8.45 alle 12.45, sarà previsto per domenica 30 novembre.

I motivi dello sciopero

All’origine della mobilitazione c’è una forte opposizione alle politiche di liberalizzazione ed esternalizzazione dei servizi. Al Cobas, in una nota, ha proclamato lo sciopero “contro la liberalizzazione, privatizzazione, finanziarizzazione e gare d’appalto” dei servizi attualmente gestiti da ATM.

Sono criticate anche le condizioni di pulizia, igiene, disinfezione e sanificazione delle vetture e degli ambienti, ma in generale la precarietà della pulizia e l’immobilità della dirigenza a tutela della sicurezza dei lavoratori più esposti.

Non mancano neanche le più classiche delle rivendicazioni, come un adeguamento del salario: il sindacato chiede 150 euro netti di aumento per tutti i lavoratori, una migliore gestione degli orari e il rispetto della fruizione delle ferie per il personale, che al momento non sembrano essere garantite.

Inoltre, vengono criticati i comportamenti lesivi e discriminatori da parte dei dirigenti di deposito nei confronti dei lavoratori che usufruiscono dei permessi parentali per l’assistenza a familiari disabili o anziani, con mancate sostituzioni nei cambi turno, concessioni privilegiate ad altri lavoratori e mancato rispetto delle condizioni oggettive dei conducenti più anziani, anche nell’attribuzione dei turni disponibili.

Il sindacato chiede con forza la “reinternalizzazione” di tutti i servizi di trasporto pubblico che sono stati ceduti a società esterne in appalto nell’area di Milano e nel suo hinterland.

Stop anche sulle autostrade

Ma anche Autostrade per l’Italia si fermerà. Sempre venerdì si prevede uno sciopero di 4 ore a turno sul II° Tronco Milano di Autostrade per l’Italia. Le finestre di protesta sono:

L’area interessata comprende le province di Milano, Bergamo, Como, Brescia, Varese, Lodi e tratte come A1 Milano-Parma, A4 Milano-Brescia, A8 Milano-Varese e A9 Lainate-Chiasso.

Sciopero anche nel Lazio

Uscendo dalla Lombardia, anche nel Lazio è previsto uno stop di 24 ore del personale Coopservice in appalto presso Trenitalia. Non sono attesi ritardi ai treni, ma possibili riduzioni nei servizi di pulizia dei convogli e nel presidio del decoro nelle stazioni. Allo sciopero aderiranno Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Salpas Orsa e Slm Fast Confsal.

Sciopero anche a Latina: lo stop di CSC Mobilità avrà una durata di 24 ore ma sarà articolato in tre distinte finestre di interruzione, che coprono l’inizio del servizio fino alle 6:30, la fascia centrale dalle 9:30 alle 13:30 e il tardo pomeriggio e sera dalle 16:30 in poi.

Disagi anche nel Sud Italia

Anche altre città italiane saranno interessate dalle agitazioni. A Palermo, lo sciopero dell’AMAT durerà 24 ore, concentrandosi in due blocchi principali: il primo dalle 8:30 alle 17:30 e il secondo dalle 20:30 fino al termine del servizio, con attese forti riduzioni del numero di corse.

A Messina, invece, la protesta avrà una durata più contenuta ma in una fascia oraria cruciale: l’astensione dal lavoro dell’ATM è infatti prevista per quattro ore nel tardo pomeriggio, dalle 16:01 alle 20:00, con il picco di disagi concentrato sui consueti rientri da lavoro e da scuola.

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