Obbligo Eta per viaggiare nel Regno Unito: che cos’è e quanto costa

È in arrivo Eta, il visto obbligatorio e a pagamento per entrare nel Reno Unito. È valido per tutti, turisti compresi

Pubblicato: 11 Settembre 2024 16:20

Giorgia Bonamoneta

Giornalista

Nata ad Anzio, dopo la laurea in Editoria e Scrittura e un periodo in Belgio, ha iniziato a scrivere di attualità, geopolitica, lavoro e giovani.

A partire dal 2025, per viaggiare nel Regno Unito sarà necessario ottenere una Electronic Travel Authorisation (Eta), un’autorizzazione elettronica simile all’Esta degli Stati Uniti. La misura, voluta dal governo britannico, entrerà in vigore nell’era post-Brexit e sarà obbligatoria per tutti i cittadini dell’Unione Europea, italiani inclusi, che non abbiano già un visto di lavoro o uno status di residenza nel Regno Unito. Cos’è l’Eta, come funziona, quando diventerà obbligatoria e quanto costerà ottenerla? Di seguito una breve guida introduttiva.

Che cos’è l’Eta?

L’Eta (Electronic Travel Authorisation) è un’autorizzazione elettronica che i viaggiatori devono ottenere prima di entrare nel Regno Unito. La misura è stata introdotta dal governo britannico per rafforzare i controlli alle frontiere e contrastare gli abusi del sistema di immigrazione, soprattutto dopo l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. L’Eta funziona in modo simile all’Esta degli Stati Uniti: è un visto di breve durata destinato ai turisti e ai viaggiatori d’affari che non intendono lavorare o risiedere permanentemente nel Paese.

Con l’introduzione di tale autorizzazione, i cittadini europei – che in precedenza godevano della libertà di movimento all’interno del Regno Unito – ora devono registrarsi e ottenere il permesso di ingresso. Si tratta di un segno tangibile delle conseguenze della Brexit.

Attenzione: il nuovo requisito riguarda anche altre categorie di viaggiatori internazionali, a eccezione dei cittadini irlandesi, grazie agli accordi della “Common Travel Area” tra il Regno Unito e l’Irlanda.

Come funziona?

Il processo per ottenere l’Eta è semplice e si svolge interamente online. I viaggiatori devono compilare un modulo tramite l’app UK Eta disponibile sugli store degli smartphone o direttamente sul sito web del governo britannico.

Durante la registrazione, i richiedenti dovranno fornire alcuni dati personali, come il numero di passaporto, un indirizzo email valido e il metodo di pagamento.

Per finalizzare la domanda, è necessario caricare una foto del proprio passaporto e una del volto. La risposta alla richiesta dovrebbe arrivare entro tre giorni lavorativi, ma è possibile entrare nel Regno Unito anche se l’autorizzazione è ancora in fase di approvazione, a patto che si presenti la documentazione necessaria all’arrivo.

Una volta ottenuta, l’Eta sarà legata digitalmente al passaporto del viaggiatore e sarà valida per due anni o fino alla scadenza del passaporto. Durante questo periodo, sarà possibile effettuare più viaggi nel Regno Unito per un massimo di sei mesi, ma non sarà consentito svolgere attività lavorative. Nel caso in cui il passaporto scada prima dei due anni di validità, il viaggiatore dovrà richiedere una nuova Eta con il nuovo documento.

Quando scatta l’obbligo?

L’introduzione dell’Eta seguirà un calendario preciso:

Quanto costa il visto?

L’Eta avrà un costo accessibile per i viaggiatori. Il prezzo è stato fissato a 10 sterline (circa 11,80 euro). La somma deve essere pagata al momento della richiesta tramite carta di credito, carta di debito, Apple Pay o Google Pay.

A differenza di un visto lavorativo, l’Eta è pensato esclusivamente per i turisti o per chi visita il Regno Unito per motivi di affari, studio a breve termine o per partecipare a eventi specifici. Non permette di svolgere un’attività lavorativa retribuita né di usufruire di fondi pubblici britannici. Chi desidera lavorare o stabilirsi nel Regno Unito dovrà richiedere un visto specifico.

Con l’Eta, i viaggiatori possono entrare e uscire dal Regno Unito quante volte vogliono durante il periodo di validità di due anni, ma ricordiamo che ogni soggiorno non può superare i sei mesi consecutivi. Nel caso di una violazione di questa regola o nel tentativo di lavorare senza il permesso adeguato, si rischia il respingimento all’ingresso o sanzioni più gravi.

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