Prezzo del gas, i costi in bolletta nell’agosto 2024

Aumento record delle tariffe, che per gli utenti sottoposti a tutela sono salite molto più dell'inflazione, di circa il 6% rispetto al mese precedente

Pubblicato: 5 Settembre 2024 12:47

Gianni Balduzzi

Data journalist

Di formazione economica, da più di 10 anni utilizza numeri e statistiche per interpretare e cercare di raccontare la realtà come data journalist.

Dopo sette mesi di relativa stabilità o di incrementi moderati in agosto il prezzo del gas ha visto l’impennata maggiore del 2024. Secondo i dati di Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente è salito di ben il 6% in appena 30 giorni. A luglio l’incremento è stato di appena lo 0,6%. Il dato che deve far riflettere è che questo aumento colpisce proprio il segmento della popolazione italiana più fragile, quello beneficiario del servizio di tutela della vulnerabilità: un servizio che dovrebbe proteggere una parte di coloro che fino a gennaio rientravano tra i consumatori del mercato tutelato. Dopo l’eliminazione di quest’ultimo ora la fascia protetta è costituita da quanti:

Costoro ora devono pagare una bolletta più cara perché la materia prima gas risente dell’incremento dei prezzi all’ingrosso sul mercato italiano, che naturalmente dipende dalle quotazioni internazionali. Nel mese di agosto si è arrivati a 40,54 euro per MWh, quindi molto più dei 35,41 euro, sempre per MWh, di luglio, e più delle tariffe applicate nei primi mesi dell’anno. A febbraio, per esempio, il prezzo era solo di 27,84 euro. Vediamo come questi cambiamenti hanno influenzato il prezzo del gas in bolletta per quella che per Arera è la famiglia utente media, che consuma 1.100 metri cubi annui.

Prezzo del gas, ora è di 113,10 centesimo di euro al metro cubo

Nel mese di agosto il prezzo del gas è diventato, considerando la conversione da MWh e l’aggiunta di imposte e costi accessori, di 113,10 centesimi di euro al metro cubo, ovvero il 6% in più rispetto ai 105,69 centesimi di luglio. Rispetto all’inizio dell’anno, quando era stato di 104,56 centesimi, l’aumento è quindi stato dell’8,17%, quindi decisamente superiore a quello dei prezzi degli altri beni e servizi.

Secondo il report mensile di Arera il contributo maggiore all’incremento è stato dato dalla salita del costo di approvvigionamento del gas naturale che, appunto, dipende direttamente dalle quotazioni sui mercati internazionali e che in agosto è ammontato a 46,94 centesimi al metro cubo, contro i 41,45 di luglio. È rimasto invece uguale, a 6,15 centesimi di euro, la componente relativa ai costi di vendita del gas. Insieme queste due cifre rappresentano la voce materia prima, che è la più importante in una bolletta e in agosto lo è stata ancora di più, costituendo il 46,9% del prezzo del gas, contro il 44,6% di luglio.

A incidere, però, sono anche le spese per il trasporto e i servizi di: distribuzione, misura, controllo della qualità e gestione del contatore. Nel complesso questi costi contribuiscono per 24,53 centesimi di euro al metro cubo, esattamente come a luglio, e rappresentano il 21,7% della bolletta complessiva, meno del 23% di luglio, quando tale bolletta era meno salata e quindi tale voce incideva di più.

L’aumento dei prezzi trascina anche le imposte

Come per altre forniture energetiche anche in questo caso vi sono poi spese per oneri di sistema, che in agosto sono ammontati a 2,95 centesimi di euro al metrocubo, una cifra più alta di quella di inizio anno, ma che non è aumentata negli ultimi mesi. Costituisce il 2,6% della bolletta.

Naturalmente non mancano le imposte, che invece salgono, perché sono calcolate direttamente sulle tariffe della materia prima, che come abbiamo visto, hanno subito un forte incremento. In agosto le tasse sono arrivate a 32,53 centesimi al metro cubo, più dei 31,61 di luglio e rappresentano il 28,8% del valore complessivo della bolletta.

Per i prossimi mesi vige l’incertezza, visto che alle previsioni al rialzo dovute ai pericoli di interruzione dell’approvvigionamento tra Russia e Ucraina fanno da contraltare quelle più ottimiste che si basano sui livelli di stoccaggio che per fortuna rimangono molto alti.

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