Non tutte le famiglie riusciranno a concedersi una vacanza quest’estate, se non qualche giorno, in quanto dovranno lavorare anche ad agosto. Sono quindi alla ricerca di soluzioni economiche per gestire il tempo libero dei figli e concedersi comunque qualche giorno di vacanza. Purtroppo tutto è aumentato e affrontare i costi dei campi estivi e quelli extra, come della babysitter o del condizionatore, senza sforare con il proprio budget familiare sta diventando davvero un’impresa. Ecco dunque alcuni consigli utili per risparmiare sulle principali spese d’estate.
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Quali sono le principali spese estive per le famiglie: la babysitter
Per le famiglie con figli, i mesi estivi sono molto dispendiosi e il motivo principale è che le scuole sono chiuse. Si è quindi alla costante ricerca di soluzioni per conciliare il lavoro e la cura dei figli e ciò incide molto sul bilancio mensile. Alcune spese sono però inevitabili perché mancano alternative pubbliche o non si hanno familiari sui quali contare.
La spesa principale, come detto, riguarda l’affidamento dei figli, soprattutto se entrambi i genitor i lavorano a tempo pieno e non hanno parenti vicini. In tal caso serve un aiuto quotidiano anche solo per alcune ore come quello di una babysitter.
Secondo una ricerca di Babysits che ha raccolto i dati del 2025 relativi alla tariffa oraria di tale figura, i costi medi a ora variano da Nord a Sud. A Milano, ad esempio, il costo medio orario è di 10,08 euro, a Roma di 9,53 euro mentre a Napoli di 8,53 euro. Supponendo che una famiglia milanese abbia bisogno di una babysitter 5 volte la settimana e per 4 ore al giorno, quindi, dovrà sostenere un costo di circa 200 euro.
Per risparmiare su costi delle babysitter, si potrebbe pensare di organizzare dei turni tra genitori.
Se si hanno invece figli piccoli, un’alternativa potrebbero essere i baby parking che sono delle strutture private con personale qualificato che offrono anche delle aree attrezzate per giocare. In tali luoghi è possibile lasciare i piccoli per poche ore al giorno ma, come spiega anche la regione Emilia Romagna, sono servizi occasionali che prevedono una frequenza massima di due ore al giorno per un massimo di due giorni a settimana. Si tratta, quindi, di un’alternativa provvidenziale se non si trovano babysitter o se l’asilo è chiuso. Ovviamente c’è un costo da pagare e solitamente la tariffa è a ora.
I centri estivi per i più piccoli
Tra le spese estive maggiori per le famiglie ci sono anche ai centri estivi pubblici e privati. I primi hanno posti limitati e i prezzi oscillano tra i 70 e i 120 euro a settimana. Spesso, poi, la merenda e il pranzo in tali luoghi vanno portati da casa e le tariffe si basano sull’Isee.
I secondi, invece, sono più flessibili e offrono attività variabili che vanno dai laboratori di inglese ei campus naturalistici. I prezzi, però, sono più alti. Secondo l’ultima rilevazione della Federconsumatori, iscrivere un bimbo a un centro estivo privato può costare anche 740 euro al mese per il tempo pieno e 480 euro per la mezza giornata.
Per non spendere troppo, una soluzione è quella di ricorrere a soluzioni di “comunità” come le tate condivise tra più famiglie. In alternativa, poi, come detto, i genitori potrebbero alternarsi nei turni di ferie in modo tale da occuparsi anche dei figli degli amici o dei cugini.
Non bisogna inoltre dimenticare che è previsto un contributo per i minori tra i 3 e i 14 anni purché i richiedenti siano iscritti alla Gestione Dipendenti Inps o alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e social. Tale bonus prevede un rimborso fino a 100 euro per massimo quattro settimane anche non consecutive.
Ovviamente avere i nonni nella stessa città rappresenterebbe la soluzione ideale per ammortizzare tutti i costi ma ciò non è sempre possibile.
Si ricorda infine, che alcune comunità mettono a disposizione scout e animatori per aiutare i genitori ma ciò accade principalmente nei piccoli centri.
Tra le spese estive c’è anche quella del condizionatore
Un’altra spesa estiva che impatta sul bilancio familiare è sicuramente quella energetica. L’uso prolungato del condizionatore, del ventilatore o del frigorifero che lavora di più quando è pieno e carico incide infatti molto sulle bollette.
Per Assoutenti, l’uso quotidiano di aria condizionata per una famiglia composta da quattro persone può far lievitare i costi fino a 120 euro al mese. Se a questa spesa si aggiunge anche il costo dell’acqua per le docce, il consumo domestico e l’irrigazione, il consumo sale ancora di più.
Per risparmiare, quindi, si potrebbero:
- utilizzare ventilatori, se possibile, in quanto consumano circa 10 volte meno energia rispetto ai condizionatori;
- impostare il climatizzatore a 26-27 gradi centigradi;
- usare il condizionatore solo nelle stanze frequentate e solo per il tempo necessario;
- migliorare l’isolamento termico tenendo ad esempio le tapparelle abbassate;
- ridurre la durata delle docce;
- installare dei riduttori di flusso e dei frangigetto con i quali si risparmia fino al 50% dell’acqua;
- evitare di lasciare i rubinetti aperti quando ci si lava i denti o ci si insapona;
- controllare eventuali perdite o gocciolamenti.
Quali sono invece le spese extra d’estate?
Oltre ai campi estivi o alla babysitter, l’estate porta con sé altri costi nascosti quotidiani come l’uscita per i gelati che costano sempre più, l’ingresso in piscina o le bottigliette d’acqua acquistate in giro. Tali spese possono sembrare minime ma si accumulano e possono fare la differenza alla fine del mese.
Ecco un esempio:
supponiamo che una famiglia abbia due figli e che questi ultimi vogliano un gelato al giorno che costa 2 euro. Solo per i gelati, si spenderanno più di 110 euro al mese. Ma se a tale cifra si aggiunge anche un ingresso a settimana in piscina con un costo che può variare dai 5 ai 15 euro in media, il conto diventa più salato.
Per risparmiare sui costi del gelato si potrebbe preparare quest’ultimo a casa in quanto non serve per forza la gelatiera. In rete, poi, si trovano tante ricette senza zuccheri aggiunti che sono l’ideale per più piccoli.
In alternativa, si potrebbero acquistare dei gelati confezionati al supermercato in multipack il cui prezzo è sicuramente inferiore rispetto a quello del bar. Essi si possono conservare in freezer e offrire al bambino prima di uscire o come premio.
Anche se in estate tali prodotti rappresentano uno spuntino piacevole e fresco, però, non si dovrà mai eccedere con essi per vari motivi legati alla salute. Si potrebbero invece alternare con frutta di stagione o yogurt naturale.
Per quanto riguarda l’acqua, invece, quando si esce, per risparmiare, l’ideale sarebbe portare con sé una borraccia d’acqua così come preparare dei dolci fatti in casa per ridurre gli acquisti.
Infine, per risparmiare sui costi della piscina si potrebbero:
- sfruttare quelle comunali o le convenzionate;
- scegliere le fasce orarie meno costose;
- preferire i centri sportivi o benessere che offrono pacchetti familiari;
- disporre di una piccola piscina sul balcone;
- organizzare delle giornate condivise con amici nel caso vi siano degli sconti di gruppo.