Il conto corrente è uno strumento grazie al quale è possibile gestire i propri soldi in modo sicuro, semplice e comodo. Esso permette di effettuare numerose operazioni come l’accredito dello stipendio o la domiciliazione delle utenze. Scegliere quello giusto tra tradizionale e online è importante per risparmiare tempo e denaro. Qual è dunque la differenza tra i due, quale conviene e per chi?
Indice
Che differenza c’è tra conto corrente online e tradizionale
Esistono due tipi di conto corrente, quello tradizionale e l’online.
Il primo è quello collegato a un istituto di credito fisico per cui vi è possibilità di recarsi allo sportello per effettuare le operazioni. Molti conti tradizionali danno anche la possibilità di operare da remoto mantenendo la componente fisica.
Tale tipologia di conto è l’ideale per chi desidera una consulenza personalizzata in filiale per questioni complesse come l’apertura di un mutuo o un investimento e per chi effettua molte operazioni allo sportello.
Inoltre, per chi ha la necessità di versare assegni in tempi rapidi, in quanto se il conto online non dispone di filiali fisiche è necessario inviare l’assegno in originale per posta all’istituto di credito insieme alla distinta di versamento e tale operazione potrebbe richiedere alcuni giorni.
Il conto corrente online, invece, offre quasi tutte le operazioni di un conto tradizionale come bonifici, pagamenti PagoPa e bollette. L’utilizzo, però, avviene dal web o mediante app.
I vantaggi di optare per questa tipologia di conti sono:
- i costi più bassi proprio perché le filiali sono poche o assenti;
- la disponibilità 24 ore su 24;
- la possibilità di aprirli velocemente grazie allo Spid o con altri strumenti di identificazione.
Gli svantaggi oltre a quello indicato sono:
- l’impossibilità di versare contanti se non si appoggiano a filiali;
- l’assistenza non in presenza per cui eventuali problemi si devono gestire mediante telefono o chat;
- le possibili minacce informatiche proprio perché si opera sopratutto online.
Si risparmia più aprendo un conto online o tradizionale?
Da un’ultima analisi di Altroconsumo del 2025 emerge che i conti correnti online continuano a essere più convenienti di quelli tradizionali anche se i costi sono un po’ aumentati per tutte le categorie di clienti ovvero i pensionati, le famiglie e i giovani.
Più nel dettaglio, quelli digitali hanno registrato un aumento medio del 17% per i giovani, del 23% per i pensionati e del 21% per le famiglie per cui in media i primi spendono 28,98 euro all’anno, i secondi 47,15 euro mentre le ultime circa 41,31 euro.
I costi dei conti tradizionali in filiale sono invece più alti e possono superare anche i 200 euro all’anno anche se in alcuni casi sono diminuiti. In media, la spesa che si sostiene all’anno è di:
- 83,73 euro per i giovani;
- 137 euro per i pensionati;
- 157 euro per le famiglie.
Cosa valutare per scegliere quello più adatto alle proprie esigenze?
Per scegliere se optare per un conto corrente tradizionale o per uno online non è importante guardare solo il canone ma la somma tra quest’ultimo, le commissioni e le spese variabili.
Inoltre, bisogna valutare:
- quante operazioni si effettueranno ogni mese;
- se si ha la necessità di depositare spesso assegni e contanti;
- se si preferisce interagire con una persona fisica;
- se basta l’assistenza digitale.
Per permettere ai clienti di risparmiare, in ogni caso, spesso gli istituti di credito danno loro la possibilità di passare da un conto tradizionale a uno online che molte volte offre anche l’accesso in filiale.
Bisogna infine ricordare che non tutti i conti digitali hanno costi inferiori a quelli tradizionali in quanto molti includono i servizi premium. Proprio per questo è importante leggere sempre il foglio informativo.
Quali conti scegliere adesso?
Tra i migliori conti correnti tradizionali da scegliere a ottobre 2025 c’è quello Xme Silver di Intesa Sanpaolo per il quale si paga un canone mensile di 5,90 euro che si può ridurre se si soddisfano alcuni requisiti specifici.
C’è poi il conto Cherry face to face di Cherry Bank con il quale se si sottoscrivono nuovi investimenti in prodotti di risparmio gestiti è possibile richiedere un tasso del 4% annuo lordo per nuovi depositi a tre o a sei mesi. Il canone annuo è di 48 euro con addebito trimestrale di 12 euro.
Il conto online di Crédit Agricole ha invece un canone mensile pari a zero se l’apertura avviene entro il 31 dicembre 2025. In più, anche per la carta di debito non si paga alcun canone.
Anche il conto corrente Arancio di Ing è a canone zero se si accredita lo stipendio, la pensione oppure se si hanno entrate mensili di 1.000 euro. Con esso non si pagano infine:
- il canone della carta di debito;
- il canone della carta di credito;
- i prelievi con la carta di debito;
- i Cbill, Pagopa, F24, Mav, Rav, bollettini postali;
- bonifici.