Bmw, richiamo per airbag difettosi in Cina: tornano in officina 1,3 milioni di automobili

Continuano a far parlare di sé gli airbag Takata: Bmw è stata costretta a richiamare 1,3 milioni di auto in Cina e quasi 400.000 negli Stati Uniti

Pubblicato: 18 Agosto 2024 10:17

Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Bmw costretta al richiamo di 1,3 milioni di automobili per airbag difettosi nel mercato cinese. Il richiamo è relativo a vetture che potrebbero avere i gonfiatori degli airbag Takata. L’operazione fa seguito a un richiamo fotocopia avvenuto negli Stati Uniti a luglio.

Bmw richiama 1,3 milioni di auto

La notizia del richiamo di Bmw, che ha rapidamente fatto il giro del mondo, arriva dai funzionari dell’Amministrazione statale cinese per la regolamentazione del mercato. In particolare, viene spiegato, il richiamo riguarda auto Bmw prodotte negli ultimi 20 anni: quasi 600.000 veicoli prodotti in Cina tra il 2005 e il 2017 e più di 750.000 veicoli importati prodotti tra il 2003 e il 2018. Si tratta di un richiamo a scopo precauzionale, volto a verificare se effettivamente le auto interessate montino gonfiatori degli airbag a marchio Tanaka. I modelli interessati sono moltissimi: dalla piccola Serie 1 alla Serie 6, passando per i Suv X1, X3, X4, X5 e X6.

Il problema degli airbag Takata

È da tempo che nel mercato dell’automotive si parla degli airbag con gonfiatore a marchio Tanaka. Gli airbag prodotti da Takata sono stati forniti a una quantità di case automobilistiche, da Volkswagen a Seat, da Audi a Mercedes, da Skoda a Honda, da Citroen a Bmw. Tutte le case automobilistiche coinvolte sono state costrette a massicce campagne di richiamo per gli airbag del produttore asiatico oppure a invitare gli automobilisti a portare le proprie vetture presso officine convenzionate per verifiche e sostituzioni gratuite.

Il difetto degli airbag Tanaka consiste nel possibile deterioramento del propellente interno, soprattutto se esposto a condizioni climatiche calde e umide. Esiste la possibilità di un gonfiaggio violento dell’airbag fino all’esplosione. In questo caso l’incolumità degli occupanti del veicolo sarebbe a rischio. I gonfiatori degli airbag Takata sono stati accusati della morte di almeno 35 persone dal 2009 negli Stati Uniti, in Malesia e in Australia.

Takata Corporation era un costruttore di componentistica di airbag, elettronica, cinture di sicurezza e volanti. L’azienda venne fondata nel 1933. Aveva sede in Giappone e stabilimenti in Europa, fra cui nove in Germania. Tanaka entrò in procedura di bancarotta nel giugno del 2017 per poi dichiarare fallimento.

Richiami Bmw negli Stati Uniti

A luglio 2024 le autorità americane hanno dichiarato che Bmw avrebbe richiamato più di 390.000 veicoli perché il volante originale potrebbe essere stato sostituito con un volante sportivo o M-sport dotato di un dispositivo di gonfiaggio Takata. Ad agosto Ford e Mazda hanno avvertito i proprietari di oltre 475.000 veicoli negli Usa in merito al rischio dei gonfiatori degli airbag Takata. Tutti i veicoli interessati erano stati costruiti tra il 2003 e il 2015.

I primi casi di malfunzionamento degli airbag Takata vennero rilevati nel 2008 negli Stati Uniti. La Nhtsa (National Highway Traffic Safety Administration), l’organizzazione di tutela degli automobilisti americani, scoperchiò il vaso di Pandora dando il via alle indagini. Le autorità a tutela degli automobilisti del resto del mondo percorsero successivamente la stessa strada. A distanza di 16 anni proseguono i richiami di airbag Tanaka.

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