L’inquinamento ambientale costituisce sempre di più un problema per il futuro della Terra e delle generazioni a venire ed è la Nasa a lanciare di nuovo l’allarme con un video in timelapse.
Timelapse della Terra: l’allarme della NASA sull’inquinamento ambientale
Il video mostra una radiografia impietosa della Terra, un pianeta ancora ricco di vita, ma che ha subito e continua a subire profondi cambiamenti climatici. Il time lapse realizzato dal Goddard Space Flight Center della Nasa, mostra inequivocabilmente ghiacci artici che si sciolgono, deserti che avanzano, zone verdi che arretrano e mari che si surriscaldano. Realizzato con immagini scattate nell’arco di 21 anni, a partire dal 1997, dai satelliti che la Nasa utilizza per monitorare lo stato di salute sulla Terra, è stato pubblicato sul canale di divulgazione dell’agenzia americana. Il Goddard Space Flight Center è situato a Greenbelt, nel Maryland ed è uno dei più grandi lavoratori delle scienze dello spazio. Dedicato a Robert Goddard è stato inaugurato nel maggio del 1959.
Il video diffuso dalla Nasa anticipa le discussioni sul clima tra scienziati e politici, che si incontreranno tra il 3 e il 14 dicembre, a Katowice, in Polonia, per partecipare alla Conferenza 201 delle Nazioni Unite sul Cambiamento Climatico, la COP 24. L’appuntamento sarà utilizzato per discutere le strategie necessarie da attuare con l’obiettivo di limitare le immissioni nell’atmosfera di gas serra e agenti inquinanti e contenere quindi il riscaldamento del pianeta entro un massimo di 2 gradi centigradi per la fine del secolo. Tuttavia, i dati non sono confortanti.
Le sfide climatiche del XXI secolo
Basti pensare che fino a poco tempo fa, un aumento di 2 gradi centigradi della temperatura media globale era considerato il limite prima della catastrofe, che avrebbe portato conseguenze disastrose, tali da rendere inabitabili ampie aree costiere e causare milioni di senzatetto. Tuttavia, all’accordo di Parigi del 2015 i 2 gradi centrigradi sono diventati l’obiettivo entro cui mantenersi e non più un limite di catastrofe. Con gli attuali ritmi di produzione di anidride carbonica derivante dall’attività umana, le Nazioni Unite hanno infatti previsto un aumento della temperatura di quasi 4 gradi centigradi alla fine del secolo.
Eppure potrebbe andare ancora peggio: nello scenario più pessimistico potremmo arrivare ad un aumento di 8 gradi centigradi rispetto alla media. Inoltre le previsioni non tengono conto di altre variabili, come la riduzione della superficie riflettente dei ghiacci: la Terra avrebbe sempre più capacità di assorbire il calore del Sole, aumentando quindi ulteriormente le temperature. Le conseguenze si aggravano ad ogni grado in più previsto: morte di foreste, meno assorbimento naturale dell’anidride carbonica, aumento della quantità di metano nell’atmosfera, scioglimento del permafrost sono solo alcuni degli aspetti della possibile apocalisse che arriverebbe. Forse è davvero ora di cambiare direzione, a partire da un video in time lapse.
Il video diffuso dalla Nasa anticipa le discussioni sul clima tra scienziati e politici, che si incontreranno tra il 3 e il 14 dicembre, a Katowice, in Polonia, per partecipare alla Conferenza 201 delle Nazioni Unite sul Cambiamento Climatico, la COP 24. L’appuntamento sarà utilizzato per discutere le strategie necessarie da attuare con l’obiettivo di limitare le immissioni nell’atmosfera di gas serra e agenti inquinanti e contenere quindi il riscaldamento del pianeta entro un massimo di 2 gradi centigradi per la fine del secolo.