Anche in Italia ora è possibile misurare l’impronta di carbonio degli edifici

Arriva il sistema che consente di valutare e ottimizzare l'impatto ambientale degli edifici per renderli più green

Pubblicato: 5 Giugno 2023 10:54

QuiFinanza

Redazione

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Come fare a rendere le case più green e confortevoli? Utilizzando materiali bio, a basso impatto ambientale, favorendo un risparmio energetico il più possibile naturale, ad esempio. Ma anche affidandosi ad esperti del settore che si muovono in questo senso, promuovendo soluzioni smart e soprattutto guidando aziende e privati nelle scelte più corrette. Sono sempre di più infatti gli italiani che vogliono cambiare direzione nei propri consumi, di cui la casa rappresenta una delle voci più rilevanti.

C’è ad esempio in Europa una realtà che è in grado di misurare e ottimizzare l’impronta di carbonio dei progetti di costruzione e ristrutturazione degli edifici, un aspetto essenziale nel contesto di alcune normative, come quella francese RE20201, che mirano a ridurre l’impatto degli edifici al cambiamento climatico. Il settore immobiliare è responsabile del 36% del consumo energetico e del 37% delle emissioni di gas serra a livello mondiale.

Tra queste c’è ad esempio la francese Nooco, che riesce a registrare i dati sull’impronta di carbonio di 3.650 tipologie di attrezzature e materiali tecnici e consente agli utenti di confrontare i rispettivi impatti e di calcolare l’impronta di CO2 complessiva di un progetto. Così, le aziende possono scegliere un prodotto a basse emissioni di carbonio, valutare progetti alternativi e misurare l’impatto di una soluzione di riutilizzo accedendo rapidamente a dati reali e affidabili.

Questa soluzione sarà presto disponibile anche in Italia: Nooco, infatti, è stata appena acquisita da Deepki, azienda francese che opera in Italia dal 2018 e che integrerà questa tecnologia all’interno della propria piattaforma di data intelligence ESG. La piattaforma di Deepki supporta i player del settore immobiliare nella loro transizione verso il net zero e aiuta gli investitori, i proprietari e i gestori di immobili commerciali a migliorare le performance ESG dei loro asset, aumentandone il valore.

Fonte: Deepki
I co-founder di Deepki Vincent Bryant e Emmanuel Blanchet

A marzo 2022, ha annunciato un round di finanziamento per 150 milioni di euro che ha consentito alla società di effettuare acquisizioni strategiche sia di concorrenti diretti sia di aziende che sviluppano soluzioni complementari.

Grazie alla piattaforma adesso è quindi possibile anche in Italia valutare l’impronta ecologica dell’intero ciclo di vita di un edificio, in ogni fase della sua vita, dalla costruzione alla fase di uso e ristrutturazione fino alla demolizione.

“Nooco è un’azienda tecnologica molto avanzata che è diventata un vero e proprio punto di riferimento nel settore delle costruzioni e delle ristrutturazioni – spiegano Vincent Bryant ed Emmanuel Blanchet, co-Founders di Deepki – . La sua offerta è complementare alla nostra e ci consentirà di ampliare le nostre competenze e di includere la misurazione delle emissioni scope 3 nel settore immobiliare”.

Lo scorso novembre è stato lanciato l’Indice ESG in collaborazione con l’IEIF-Institut de l’Épargne Immobilière et Foncière francese: si tratta del primo benchmark europeo che misura la performance ESG del settore immobiliare. Accessibile online, l’indice fornisce i valori del top 15% e il top 30% del patrimonio edilizio in termini di performance nel consumo di energia primaria per destinazione d’uso e per Paese.

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