Il Recovery Fund rappresenta un’opportunità unica per ripensare le città ispirandosi al nuovo paradigma delle “15 minute city”. Questo modello prevede l’accessibilità ai principali servizi entro 15 minuti a piedi o in bici, ed è una proposta che va incontro ai desideri dei cittadini. Luigi Onorato, senior Partner di Monitor Deloitte, sostiene che tale modello consentirebbe di scomporre la complessità del processo di evoluzione della mobilità all’interno di una grande metropoli e del Paese nel suo complesso.
Indice
Le “15 minute city”
In una città in cui tutto è a portata di mano, la vita è più semplice e più bella. Non dobbiamo perdere tempo prezioso nel traffico, ma possiamo dedicarlo a ciò che davvero ci interessa. Possiamo finalmente goderci la compagnia dei nostri cari, fare una passeggiata nel parco o semplicemente rilassarci dopo una giornata di lavoro. Questa è la città che meritiamo.
Il concetto di “città in 15 minuti” di Carlos Moreno è una rivoluzionaria visione di una città sostenibile, in cui i residenti possono svolgere sei attività essenziali entro 15 minuti a piedi (o in bici) dalla propria casa. Questo scenario potrebbe sembrare utopico, ma Moreno crede che sia un modo per ridurre la dipendenza dalle auto e migliorare la qualità della vita delle persone.
Il cittadino del futuro non dovrà mai allontanarsi troppo dalla sua abitazione per svolgere le funzioni chiave della vita. Vita privata, lavoro, assistenza sanitaria, intrattenimento, negozi: tutto potrà essere svolto in un breve tragitto e in tempi ridotti. Ciò significherà una vita più semplice e più sostenibile, con meno traffico e inquinamento.
L’idea di città secondo Carlos Moreno
L’idea delle “15 minute city” è quella di rendere la città più policentrica, basata su criteri di prossimità, densità e ubiquità. In pratica, si tratta di ridisegnare la città in modo da favorire la mobilità sostenibile e rendere la vita più piacevole per tutti. Secondo Carlos Moreno, autore della teoria, “questo è un altro modo di vivere la città, permettendo al legame sociale che esiste in prossimità di essere parte di questa alta qualità della vita”. Insomma, una città migliore per tutti.
Moreno sostiene che sia la città a doversi adattare all’uomo, e non viceversa. Potersi spostare liberamente e raggiungere facilmente luoghi come le palestre, le scuole o i negozi di quartiere permette alle persone di vivere il territorio urbano in modo diverso, recuperando tempo prezioso per se stesse e per intessere rapporti solidali con la comunità.
Il nuovo paradigma del vivere urbano può avere un impatto positivo sull’ambiente: meno automobili significa meno traffico e smog in città. La transizione energetica verso fonti carbon free e rinnovabili è una priorità, ma sarà abbastanza irrisoria se non andrà di pari passo con un’ambiziosa politica urbana incentrata sulla convergenza con una trasformazione radicale dei nostri stili di vita. La transizione energetica e lo sviluppo sostenibile devono andare di pari passi con una nuova politica urbana più flessibile.
Alcuni esempi delle “15 minute city”
Il concetto di città della prossimità è un modello che Anne Hidalgo, sindaca di Parigi, ha iniziato a sperimentare durante la pandemia. Questo modello consente alle persone di vivere e lavorare nello stesso quartiere, riducendo al minimo i tempi di spostamento e aumentando la qualità della vita. Hidalgo sta cercando di introdurre questo concetto nella sua campagna di rielezione del 2020 e, se sarà eletta, spera di trasformare Parigi in una vera e propria città della prossimità.
Il Portland Plan è un progetto che punta a supportare i giovani e a fornire abitazioni a prezzi accessibili, promuovendo lo sviluppo e il commercio in quartieri poco serviti. I valori che hanno mosso l’amministrazione a promuovere il Portland Plan sono la sostenibilità e la lotta ai cambiamenti climatici.
Melbourne sta cercando di cambiare il suo modello di crescita urbana per uno sostenibile. Il piano prevede la costruzione di quartieri in cui tutte le attività possano essere raggiunte a piedi o in bicicletta in 20 minuti. Ciò significherebbe meno traffico, meno inquinamento e più spazio verde per la città. Melbourne sta cercando di diventare una città più sostenibile e questo piano è un passo importante in questa direzione.
“15 minute city” cosa pensano gli italiani
In base a un recente studio, il modello della “15 minute city” rappresenterebbe la migliore risposta al bisogno di vicinanza ai servizi espresso dal 95% dei cittadini italiani. Questo modello prevede la realizzazione di interventi strutturali volti a migliorare la mobilità, la definizione di regolamentazioni specifiche e la promozione di nuove forme di mobilità. I cittadini, infatti, hanno espresso il desiderio di vedere miglioramenti nel trasporto pubblico (79%), nella realizzazione di hub multimodali (68%) e nella costruzione di nuove piste ciclabili (58%).
Le motivazioni degli italiani
Le “15 minutes city” sono una soluzione perfetta per ridurre l’impatto ambientale senza pesare sulle finanze del cittadino. Il 72% degli intervistati vorrebbe diminuire il proprio impatto ambientale, ma il 57% lamenta il costo troppo elevato dei mezzi “verdi”. La scarsa diffusione della rete di ricarica (53%), la limitata autonomia dei veicoli (42%) e i tempi di ricarica troppo lunghi (41%) sono alcuni degli ostacoli che impediscono agli italiani di passare all’elettrico. L’81% degli abitanti delle città italiane sottolinea l’importanza di un facile accesso alle infrastrutture di ricarica per superare questi ostacoli. Le “15 minutes city” sono una soluzione perfetta per ridurre l’impatto ambientale senza pesare sulle finanze del cittadino.