Partita Iva inattiva: cosa succede se non la uso

Scopriamo quali sono le conseguenze di una partita Iva che non genera fatturato. Si corre il rischio di dover pagare delle sanzioni

Pubblicato: 8 Febbraio 2023 19:30

Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Cosa succede se si apre una partita Iva e poi non si fattura niente? Liberi professionisti e lavoratori autonomi si pongono la stessa domanda, nel momento in cui aprono una nuova posizione fiscale. I progetti sono molti, le ambizioni ancora di più, ma spesso i sogni ed i progetti si possono frantumare contro la realtà: apro la partita Iva per svolgere una nuova attività e poi, dopo pochi mesi, non riesco più a fatturare alcunché.

Al di là dei sogni e dei progetti, a volte la realtà potrebbe dimostrarsi differente: cosa succede se un contribuente con partita Iva non riesce a generare fatturato? Nel momento in cui si compie questa operazione ci sono molti dubbi, generalmente i progetti sono solo in una fase embrionale e può capitare che non tutto proceda come si sarebbe sperato. Cerchiamo di capire quali sono le conseguenze di una partita Iva inattiva e come si debbano comportare, di conseguenza, i diretti interessati.

Che cosa si intende per partita Iva inattiva

L’anagrafe tributaria considera una partita Iva inattiva o dormiente quando non risulta essere operativa da molto tempo. Anche se, almeno formalmente, continua a rimanere iscritta all’anagrafe tributaria. Il contribuente che dovesse trovarsi in questa situazione, dovrà valutare se:

Sono diverse le ragioni per le quali una partita Iva diventa inattiva:

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Come vengono gestite queste situazioni dall’Agenzia delle Entrate

Quando si ritrova davanti una partita Iva inattiva, l’Agenzia delle Entrate adotta diversi comportamenti, che possono essere sintetizzati nei seguenti modi:

Quello a cui è necessario stare attenti, nel momento in cui una partita Iva diventa inattiva, sono le azioni amministrative e penali che l’Agenzia delle Entrate può aprire nei confronti del titolare, per eventuali violazioni fiscali. Gli agenti del fisco effettuano dei monitoraggi e delle verifiche, quando si vengono a creare questi tipi di situazioni. Lo scopo di queste attività è quello di recuperare i crediti e garantire la regolarità della situazione fiscale del contribuente. E, soprattutto, la corretta applicazione delle leggi fiscali.

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Partita Iva inattiva: le principali conseguenze

Una partita Iva inattiva porta a delle conseguenze fiscali per i loro titolari, che possono cambiare di volta in volta. A determinare il comportamento dell’Agenzia delle Entrate sono alcune circostanze specifiche. Tra le conseguenze più comuni ci sono:

Quando è necessario chiudere tutto

Una partita Iva può essere tenuta aperta anche quando ci sono dei fatturati molto bassi, che arrivano in prossimità dello zero. Da un punto di vista strettamente fiscale, non c’è nulla di sbagliato a tenerla aperta anche quando si dovessero fatturare solo e soltanto dieci euro ogni anno.

Uno dei classici esempi, in questo senso, possono essere le posizioni dei giovani professionisti, che hanno appena avviato la propria attività professionale. Si devono ancora posizionare sul mercato e devono ancora acquisire dei clienti. In questa fase dell’attività è bene non spaventarsi: è plausibile che una partita IVA rimanga inattiva per un po’ di tempo. Come ad esempio, può accadere che per un po’ di tempo non si ricevano degli incarichi come freelance: la partita Iva può rimanere aperta in attesa che il fatturato riprenda.

Discorso diverso, invece, è quello che vede il professionista abbandonare completamente l’attività. È il caso, ad esempio del freelance che decide di fondare uno studio professionale con altri colleghi: in questo caso tutte le operazioni saranno fatturate dallo studio e la partita Iva personale potrebbe rimanere inattiva. In questo caso, sempre che il professionista non abbia intenzione di ricevere degli incarichi personali è opportuno provvedere con la chiusura della propria posizione contabile.

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