Imu 2023, chi paga e chi no: quando e come fare il versamento

Entro il 16 giugno deve essere versata la prima rata dell'Imu. Ecco come effettuare il pagamento senza sbagliare.

Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Si avvicina la prima scadenza Imu del 2023: il 16 giugno. Chi deve effettuare il pagamento entro quella data? Quali sono i soggetti tenuti al versamento di questa imposta?

La prima rata, o acconto, dell’Imposta Municipale Unica – meglio conosciuta come Imu – deve essere pagata entro il 16 giugno, mentre la seconda rata – o saldo – deve essere versata entro e non oltre il 16 dicembre 2023. Ma quali contribuenti sono tenuti a passare alla cassa? Devono provvedere al versamento dell’imposta i contribuenti che siano proprietari di:

Devono obbligatoriamente passare alla cassa ed effettuare il pagamento dell’imposta i seguenti soggetti:

Imu, chi è esonerato dal versamento

Non tutti i contribuenti sono tenuti al versamento dell’Imu. Non devono effettuare il pagamento per i fabbricati che vengono identificati come abitazione principale. Da questa regola generica rimangono esclusi gli immobili che fanno parte di quelle particolari categorie catastali, che li identificano come di lusso. Tra queste rientrano le categorie catastali A/1, A/8 e A/9. È necessario pagare l’Imu anche per gli immobili classificati come seconda casa.

L’Imu, inoltre, non deve essere pagata per questi immobili:

Immobili occupati abusivamente

Una delle novità più importanti introdotte dal 1° gennaio 2023 per quanto riguarda l’Imu è relativa agli immobili non utilizzabili né disponibili. Stiamo parlando di quegli immobili per i quali sia stata presentata una denuncia all’autorità giudiziaria per invasione di terreni o edifici ai sensi degli articoli 614, comma 2, o 633 del Codice Penale. Per poter beneficiare dell’esonero Imu, in questo caso, è necessario aver presentato l’opportuna denuncia all’autorità penale.

Il contribuente, inoltre, deve provvedere a comunicare direttamente al Comune il possesso dei requisiti, che permettono di beneficiare dell’esenzione. Opportuna comunicazione all’amministrazione del Comune deve essere effettuata anche quando il diritto all’esenzione dovesse cessare.

Per sostenere economicamente i Comuni, che permettono di accedere a questa esenzione, il Governo ha stanziato qualcosa come 62 milioni di euro a decorrere dal 2023.

Le altre esenzioni previste nel 2023

Altra novità prevista sempre per il 2023 in relazione al pagamento dell’Imu è quella prevista per gli immobili che fanno capo all’Accademia Nazionale dei Lincei, che risultano essere esonerati dal pagamento dell’imposta. L’agevolazione vale anche per gli edifici che non sono utilizzati per le finalità strettamente istituzionali.

Il legislatore, inoltre, ha previsto la proroga delle esenzioni che sono state concesse per gli immobili che risultano essere inagibili a seguito di determinati eventi sismici, che hanno colpito nel 2016 il Centro Italia e nel 2012 l’Emilia Romagna, Lombardia e Veneto. A prevedere queste proroghe sono stati direttamente i commi 750 e 768 della Legge finanziaria m- 197/20223.

Imu, quando effettuare il pagamento

Per quanto riguarda il pagamento dell’Imu, le date da ricordare nel 2013 sono due:

Per conoscere il costo preciso dell’Imu da pagare è necessario fare riferimento alle aliquote, che sono state approvate dal Comune nel quale sono ubicati gli immobili. Le aliquote sono state pubblicate direttamente sul sito del Ministero delle Finanze entro il 28 ottobre 2023. Per il saldo, che deve essere pagato prime del 28 ottobre, si deve versare la stessa cifra versata nel 2022. A dicembre con il saldo, evenutalmente, si provvede ad effettuare il conguaglio, se le aliquote sono cambiate.

Il pagamento può essere effettuato in tre modi diversi:

Oppure, tramite il proprio intermediario abilitato (commercialista o consulente fiscale).

Codici tributo per pagare l’imposta

Per pagare l’Imu il contribuente deve utilizzare i seguenti codici tributo:

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963