Fisco, maggio da bollino nero: tutte le scadenze in un solo giorno

Maggio da bollino nero per i contribuenti: in un solo giorno, infatti, si concentreranno diverse scadenze che potrebbero paralizzare un intero sistema

Federica Petrucci

Editor esperta di economia e attualità

Laureata in Scienze Politiche presso l'Università di Palermo e Consulente del Lavoro abilitato.

Maggio da bollino nero per i contribuenti: in un solo giorno, infatti, si concentreranno diverse scadenze. Gli impegni e gli obblighi fiscali a cui adempiere si susseguiranno in maniera così fitta che si potrebbe paralizzare un intero sistema, mettendo in difficoltà gli studi professionali e i consulenti.

Le scadenze di aprile, rinviate a maggio

Quest’anno il 30 aprile cade di domenica, il che vuol dire che molti degli adempimenti in scadenza a fine mese sono rinviati al lunedì successivo. Tuttavia, lunedì 1 maggio è festivo, di conseguenza i principali appuntamenti saranno concentrati tutti in un giorno.

Entro martedì 2 maggio, quindi, studi professionali, consulenti e contribuenti dovranno adempiere a:

Vale lo stesso per:

Inoltre, va formalizzato il ripescaggio dei soggetti con:

Gli adempimenti di maggio

Alle scadenze di aprile, rinviate al mese maggio, si aggiungono una serie di adempimenti fiscali da effettuare per continuare a essere in regola con il Fisco italiano.

Nello specifico, a seguire ci saranno:

A proposito, qui trovate le novità sul 730 precompilato 2023.

Pioggia di avvisi di accertamento e comunicazioni di irregolarità

A ingorgare le attività degli studi di consulenza e dei commercialisti in generale, ci sono anche le comunicazioni di irregolarità inviate a pioggia in queste settimane.

Si tratta di avvisi di accertamento che si riferiscono al 2020 e di lettere di compliance relative al 2019, fatte arrivare massivamente ai contribuenti dall’Agenzia delle Entrate, molte delle quali proprio a partire dalla fine di marzo.

Ora, come molti sapranno, la regolarizzazione delle comunicazioni relative ai controlli automatici deve avvenire entro 30 giorni dal ricevimento della prima comunicazione o di quella definitiva emessa a seguito della eventuale rideterminazione delle somme a debito. Per cui, chiunque abbia ricevuto un avviso in queste settimane, per regolarizzare la propria posizione deve agire entro maggio, pagando l’imposta dovuta, gli interessi e la sanzione ridotta a 1/3 di quella ordinariamente prevista nei casi di omesso e tardivo versamento di imposte.

Lo stesso vale per la regolarizzazione delle comunicazioni relative ai controlli formali, anche questa deve essere effettuata entro 30 giorni dal ricevimento della prima comunicazione, con il pagamento dell’imposta dovuta, dei relativi interessi e della sanzione ridotta a 2/3 di quella ordinaria.

Solo in caso di avviso telematico all’intermediario che ha trasmesso la dichiarazione, il termine per effettuare il pagamento e fruire della sanzione ridotta è di 90 giorni dalla trasmissione dell’avviso.

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