Busta paga, ecco come leggerla: a luglio arriva il Bonus

Non è facile leggere la busta paga e comprendere le voci che vi sono contenute. Ecco un breve vademecum per non sbagliare

Pubblicato: 29 Maggio 2023 09:07

Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

A partire da luglio 2023, come previsto dalla Legge di Bilancio e dal decreto Lavoro appena approvato, sulle buste paga dei dipendenti arriverà uno sgravio contributivo predisposto dal datore di lavoro: un vero e proprio bonus in automatico, per cui i lavoratori non dovranno fare nulla. L’aumento diretto in busta paga spetta a tutti i lavoratori con stipendi sotto 1.923 e 2.692 euro mensili.

Ma come si legge esattamente la busta paga? In tanti ce lo chiedete. Iniziamo col dire che la busta paga è il resoconto che viene fornito ogni mese al lavoratore dal proprio datore di lavoro. Al suo interno sono indicati l’importo complessivo della retribuzione che il singolo contribuente riceve e tutte le specifiche del caso.

Lo scopo della busta paga è quello di certificare ufficialmente la retribuzione e tutte le ritenute, che vengono effettuate dal datore di lavoro per nome e per conto del dipendente.

Ma come deve essere letta la busta paga? Premettendo che è un documento che il datore di lavoro deve emettere per legge e deve contenere alcuni dati, la domanda che si pongono molti lavoratori è la seguente: come devono essere indicate la retribuzione, le ritenute fiscali e quelle previdenziali? Come faccio ad accorgermi se ci sono degli errori e chiederne la correzione?

Riuscire a leggere e comprendere correttamente la busta paga è importante, soprattutto nel momento in cui ci domandiamo se la retribuzione mensile è corretta. Oppure, nel momento in cui sorge un dubbio: le ritenute previdenziali ed assistenziali sono state applicate correttamente?

La busta paga, in altre parole, esprime i rapporti economici e monetari che un singolo contribuente intrattiene con:

Busta paga, una perfetta sconosciuta

Definita anche come prospetto paga o cedolino, la busta paga è a tutti gli effetti un documento ufficiale. A rilasciarlo è il datore di lavoro, che deve consegnarlo ad ogni dipendente. La busta paga ha un obiettivo ben preciso: provvede a riepilogare la retribuzione di un determinato soggetto. Riporta, inoltre, le ritenute previdenziali e quelle fiscali che ha subito nel periodo di riferimento. Vengono inoltre riportati tutti gli aspetti contabili che permettono di passare dalla retribuzione lorda a quella netta.

All’interno della busta paga devono essere riportati alcuni elementi ben precisi, che devono essere riportati obbligatoriamente. Tra questi rientrano:

Perché la busta paga è necessaria

A cosa serve, fondamentalmente, la busta paga? Questo documento serve a determinare la retribuzione che spetta ad un singolo dipendente in relazione ad un determinato periodo. La busta paga viene consegnata perché un determinato contribuente ha prestato la propria attività ad un datore di lavoro.

Quello che abbiamo visto, sicuramente, costituisce l’aspetto essenziale del documento. La busta paga, comunque, assolve anche ad altre funzioni, tra le quali ci sono:

Come deve essere letta

Per rendere leggermente più agevole la lettura della busta paga, possiamo affermare che è suddivisa in tre parti: Testa e Corpo.

Nella Testa devono essere riportate obbligatoriamente le seguenti informazioni:

Nel Corpo della busta paga transitano le voci relative alla retribuzione. Le voci economiche vengono suddivise in questo modo:

Da approfondire, a questo punto, è la voce relativa alla retribuzione, che a sua volta si divide in tre parti:

Reddito netto: come viene calcolato

Sostanzialmente il reddito netto in busta paga costituisce l’importo che il lavoratore riceve periodicamente, a fronte della propria prestazione lavorativa. Il reddito netto viene calcolato partendo da uno stipendio lordo, che è, in estrema sintesi, l’importo che viene pattuito con il datore di lavoro per la prestazione lavorativa. A questo stipendio lordo devono essere applicate le detrazioni fiscali e previdenziali, che sono previste dalla legge.

Per sapere quale sia il reddito netto è necessario, quindi, sapere quale sia lo stipendio lordo mensile. Questo importo include il salario base, eventuali premi o commissioni e qualsiasi altro emolumento che è previsto direttamente dal contratto di lavoro.

Da questo importo devono essere detratte le eventuali trattenute fiscali e previdenziali obbligatorie, come ad esempio l’Irpef, la contribuzione previdenziale a carico del lavoratore e quella a carico dell’azienda. E qualsiasi altra trattenuta prevista dalla legge. Il risultato che si ottiene è il reddito netto in busta paga.

Ecco sinteticamente le voci che costituiscono lo stipendio lordo:

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963