Universitari fuori sede: detrazioni fiscali per l’affitto

Anche il canone d'affitto degli studenti universitari può essere portato in detrazione: ecco come

Pubblicato: 1 Giugno 2023 12:32

Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Attraverso la dichiarazione dei redditi, anche quest’anno, è possibile portare in detrazione le spese sostenute per i canoni di locazione degli studenti universitari fuori sede. I diretti interessati hanno la possibilità di usufruire di una detrazione del 19%.

Per poter usufruire di queste particolari agevolazioni fiscali anche nel 2023, però, è necessario prestare la massima attenzione ad alcuni particolari. Proviamo a vedere quali sono.

Universitari fuori sede: le detrazioni del 2023

Per il 2023, la normativa prevede che l’imposta lorda che si può detrarre risulta essere pari al 19% dei canoni di locazione che sono stati sostenuti direttamente dagli studenti universitari fuori sede. Le spese si devono riferire necessariamente a:

Particolare attenzione deve anche essere prestata ai requisiti che permettono di accedere alla detrazione sono i seguenti:

Per quanto riguarda l’università, non è necessario che quella frequentata sia pubblica. Può essere anche privata e non importa il tipo di corso che viene frequentato. Possono, inoltre, richiedere la detrazione fiscale anche gli studenti universitari che risultino essere iscritti a degli istituti tecnici superiori (ITS) o che stiano frequentando dei corsi presso i Conservatori di Musica o degli Istituti Musicali Pareggiati.

Non possono accedere alle detrazioni fiscali direttamente nella dichiarazione dei redditi gli studenti universitari che stiano frequentando:

Come funziona la detrazione

Per poter ottenere le detrazioni per i canoni di locazione per gli studenti universitari fuori sede è necessario compilare, nel Modello 730, il quadro E, nei righi da E8 a E10Altre Spese”. Entrando un po’ più nel dettaglio, è necessario riportare all’interno della

L’importo che viene inserito direttamente nel Modello 730 non può essere superiore a 2.633 euro. All’interno di questo importo devono essere comprese anche le spese che sono state indicate direttamente nella sezione “Oneri detraibili” (punti da 341 a 352) della Certificazione Unica con il codice onere 18.

Quali sono i limiti della detrazione

I canoni di locazione per gli studenti universitari fuori sede possono essere portati in detrazione nella misura massima del 19% per un importo non superiore a 2.633 euro per ogni periodo d’imposta.

Non è possibile richiedere le detrazioni per:

Nel caso in cui i canoni di locazioni siano stati pagati da un familiare dello studente, che lo abbia fiscalmente a carico, la detrazione spetta direttamente al contribuente che ha effettuato i pagamenti. Sempre nei limiti che abbiamo visto. Nel caso in cui all’interno di una famiglia ci siano due figli universitari a carico e che siano titolari di due diversi contratti, ad ogni genitore spetterà la detrazione del 19% per un importo massimo che non deve superare 2.633 euro.

Nel caso in cui il contratto di locazione dovesse essere cointestato a più soggetti ed il canone saldato pro quota, ogni intestatario può portare l’affitto in detrazione nel Modello 730 per quanto riguarda la propria parte, sempre che sia in possesso dei requisiti per potervi accedere.

I documenti da conservare

Per riuscire a portare in detrazione i canoni di locazione è necessario conservare le ricevute che attestino l’avvenuto pagamento dell’affitto. È, inoltre, necessario conservare:

È necessario, inoltre, redigere e conservare una dichiarazione sostitutiva, attraverso la quale si provvederà ad attestare di aver rispettato i requisiti previsti dalla normativa per poter usufruire della detrazione.

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