Dichiarazione dei redditi figli minori, come deve essere gestita e quando va separata da quella dei genitori

Gestire la dichiarazione dei redditi dei figli minorenni non è particolarmente complicato. Ma è necessario rispettare alcune regole di base

Pubblicato: 11 Settembre 2024 09:35

Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Un aspetto di particolare importanza nella compilazione della dichiarazione dei redditi sono eventuali proventi percepiti dai figli minori. Il discorso è trasversale e coinvolge allo stesso modo i redditi percepiti per una qualsiasi attività professionale che quelli derivanti da beni detenuti all’estero, che devono essere gestite correttamente ai fini del monitoraggio fiscale (ai sensi dell’articolo 4 del Decreto Legge n. 167/90).

Per riuscire a comprendere correttamente come debbano essere gestiti questi casi all’interno della dichiarazione, è necessario comprendere come cambiano gli obblighi nel caso in cui sia i proventi derivino da dei beni o da un’eventuale attività professionale.

Ma entriamo un po’ più nel dettaglio.

Usufrutto dei beni dei figli minori

A fornire alcune indicazioni su come i genitori debbano muoversi per la gestione dei redditi dei figli è l’articolo 324 del Codice Civile. La norma prevede che i genitori, nel momento in cui esercitano la responsabilità genitoriale, hanno in comune l’usufrutto sui beni dei figli fino al raggiungimento della maggiore età o fino alla loro emancipazione.

La disposizione, inoltre, prevede che i genitori non possano godere liberamente dei proventi percepiti dai figli. Devono essere semplicemente destinati al mantenimento della famiglie e a coprire le spese per l’educazione e l’istruzione dei figli. Tutti i beni, comunque vada, sono soggetti all’usufrutto legale.

Emancipazione del minore

L’ordinamento giuridico italiano prevede espressamente la figura del minore emancipato: è un soggetto minorenne – con un’età superiore a 16 anni – che non risulta più essere soggetto alla potestà dei genitori. L’emancipazione può essere ottenuta esclusivamente da un ragazzo che abbia compiuto almeno 16 anni e si ottiene esclusivamente nel caso in cui si dovesse sposare.

Usufrutto dei genitori: quali beni non sono compresi

Alcuni beni non rientrano nell’usufrutto legale dei genitori. A indicare quali beni sono esclusi è il comma 3 dell’articolo 324 del Codice Civile, che ne redige un elenco dettagliato:

Volendo sintetizzare al massimo, la normativa vigente prevede che eventuali redditi percepiti dai genitori vengano convogliati in due differenti casistiche:

Redditi percepiti dai figli minori: la normativa fiscale

La normativa fiscale prevede l’usufrutto, da parte dei genitori, sulla totalità dei frutti derivanti dai beni posseduti dai figli. Quando questi non siano emancipati. A livello pragmatico, ad ogni modo, non vengono date delle indicazioni per le diverse fonti reddituali: se, solo per effettuare alcuni esempi, provengono da redditi da lavoro dipendente o da un’attività autonoma occasionale. E che di fatto non rientrano all’interno dell’usufrutto legale dei genitori.

La lettera c) del comma 1 dell’articolo 4 del Tuir fornisce un’indicazione abbastanza chiara: eventuali redditi dei beni dei figli minori sono soggetti all’usufrutto legale dei genitori. Devono essere imputati al 50% alla madre e al 50% al padre. Nel caso in cui ci sia un solo genitore, l’intero usufrutto deve essere imputato a lui (o a lei).

Anche i figli minori fanno la dichiarazione dei redditi

Partendo dai presupposti elencati fino a questo momento è possibile affermare che la dichiarazione dei redditi dei figli minori può essere sostanzialmente suddivisa in due differenti fattispecie:

Redditi dei figli che si sommano con quelli dei genitori

I redditi percepiti dai figli si sommano con quelli dei genitori solo e soltanto nel caso in cui dovessero provenire da beni compresi nell’usufrutto legale dei genitori.

Quando il figlio diventa maggiorenne, la dichiarazione dei redditi deve essere presentata in maniera autonoma. In questo caso i redditi dei figli non si vanno mai a sommare con quelli dei genitori.

Frontespizio della dichiarazione del figlio

Il figlio minore è tenuto a presentare in modo autonomo la dichiarazione – tramite i genitori – nel caso in cui il reddito non risulti essere soggetto al bene per il quale i genitori vantano un usufrutto legale.

In questo caso deve essere compilato il Modello Redditi Pf e dalla sua compilazione si deve evincere che i redditi siano stati percepiti dal figlio minore e che la documentazione viene trasmessa per suo conto da uno dei genitori. Per farlo deve essere barrata, nel frontespizio, la casella numero 8 minore. Nella sezione Riservato a chi presenta la dichiarazione per altri deve essere indicato che la presentazione viene effettuata dal rappresentante del minore (per suo conto).

Monitoraggio fiscale

Nel caso in cui i minori dovessero detenere dei beni all’estero è necessario assolvere anche agli obblighi di monitoraggio fiscale che generalmente gravano sui soggetti che sono residenti fiscalmente in Italia. I genitori del minore, in questo caso, devono indicare i beni nei quadri RW della della propria dichiarazione dei redditi.

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