Ultimi giorni per chiedere il Bonus disabili: ecco quanto spetta

L'INPS eroga a chi ha determinati requisiti un aiuto economico per i figli disabili a carico: come funziona, a chi spetta e quanto

Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

C’è tempo fino a venerdì 31 marzo per presentare la domanda per il “Contributo in favore dei genitori disoccupati o monoreddito, con figli con disabilità”, il cosiddetto Bonus figli disabili introdotto dalla Legge di Bilancio 2021, che prevede appunto un contributo per i genitori disoccupati o monoreddito facenti parte di nuclei familiari monoparentali, con figli a carico con disabilità riconosciuta in misura non inferiore al 60%.

Per ottenere il contributo, oltre al possesso di tutti i requisiti richiesti dall’INPS, è necessaria l’attestazione ISEE in corso di validità per l’anno 2023.

Per avere l’ISEE si può presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), anche in modalità precompilata, accedendo al sito INPS. La dichiarazione può essere presentata inoltre presso i comuni o rivolgendosi al CAF, muniti, a seconda dei casi, di apposito mandato/delega.

Cos’è il Bonus figli disabili e come funziona

Il Bonus è un aiuto economico che viene erogato mensilmente. L’INPS provvederà al pagamento del contributo nel limite massimo di spesa di 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023. Se le domande superano la disponibilità finanziaria prevista, sarà data priorità alle domande presentate dai richiedenti con ISEE più basso. A parità di reddito ISEE sarà data priorità ai richiedenti appartenenti a nuclei con figli minori non autosufficienti. A seguire sarà data priorità ai richiedenti appartenenti a nuclei con figli con disabilità di grado grave e, infine, a seguire, ai richiedenti con figli con disabilità di grado medio.

Ma vediamo meglio come funziona il Bonus disabili e chi può averlo. Come prima cosa, l’INPS precisa cosa intende per le categorie a cui si riferisce nello specifico:

I requisiti che deve avere il genitore che chiede il Bonus per il figlio

Per poter richiedere il Bonus disabili serve che il genitore che ha in carico il figlio disabile rispetti determinati requisiti:

Quanto spetta

Il Bonus, liquidato dall’INPS ogni mese, ha un valore di 150 euro al mese e viene riconosciuto dal mese di gennaio per l’intera annualità.

Nel caso in cui il genitore abbia due o più figli a carico con una disabilità riconosciuta in misura non inferiore al 60%, l’importo riconosciuto sarà pari, rispettivamente, a:

Quando si perde il Bonus

Ci sono come sempre casi in cui si perde il diritto al Bonus. Le cause di decadenza dovranno obbligatoriamente essere comunicate all’INPS entro e non oltre 30 giorni dal verificarsi dell’evento.

In particolare, l’INPS interrompe l’erogazione del Bonus in questi casi:

L’INPS interrompe l’erogazione dell’assegno a decorrere dal mese successivo a quello in cui si è verificata la perdita di uno solo dei requisiti o è avvenuto uno degli eventi descritti. Accertata la perdita del requisito, l’INPS provvederà alla revoca immediata del contributo, fermo restando l’obbligo di restituzione delle somme indebitamente percepite e le sanzioni previste a legislazione vigente.

Nel caso di ricovero temporaneo del figlio con disabilità presso istituti di cura di lunga degenza o presso altre strutture residenziali a totale carico dello Stato o di altra amministrazione pubblica, il genitore beneficiario ha l’obbligo di informare tempestivamente l’INPS che provvederà a sospendere l’erogazione del contributo per tutto il periodo di ricovero.

Come e quando presentare domanda

La domanda per il contributo vale un anno e deve essere presentata dal genitore all’INPS dal 1° febbraio al 31 marzo per ciascuno degli anni 2022 e 2023, esclusivamente online, usando:

Il genitore dovrà dichiarare nella domanda il possesso dei requisiti previsti. In caso di dichiarazioni falsi, il Bonus verrà revocato e l’INPS richiederà indietro le somme erogate e procederà con le sanzioni previste. In presenza di un valore ISEE superiore alla soglia prevista di 3mila euro, la domanda viene respinta in automatico.

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