Ex bonus Renzi: come funziona e chi lo riceve nel 2023

Chi ha diritto a ricevere l'ex bonus Renzi nel 2023? Ma soprattutto a quanto ammonta il contributo dopo la riforma degli scaglio Irpef? Scopriamolo insieme

Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Il cosiddetto ex bonus Renzi è stato confermato anche per il 2023. Per essere corretti e più precisi, dobbiamo riferirci al Trattamento Integrativo Irpef, che per tutto quest’anno sarà ancora valido. Anche se, rispetto a come lo avevano conosciuto in passato, i contribuenti ne usufruiranno in maniera diversa: sono state apportate alcune modifiche ai limiti di reddito previsti. Possono beneficiare dell’ex bonus Renzi i contribuenti che hanno un reddito massimo pari a 15.000 euro. La soglia è stata, quindi, ridotta, considerando che in passato era pari a 28.000 euro.

L’importo massimo erogato attraverso l’ex bonus Renzi – o trattamento integrativo Irpef – è pari a 1.200 euro: ne possono usufruire i lavoratori dipendenti e gli assimilati. Il contributo, economicamente parlando, è sostenuto direttamente dallo Stato, ma viene anticipato ai diretti interessati dai datori di lavoro, che, ogni mese, versano in busta paga la somma massima di 100 euro.

Ma andiamo a vedere cosa prevede la nuova disciplina. Il Trattamento Integrativo Irpef è riconosciuto anche ai contribuenti il cui reddito annuo lordo sia, comunque vada, inferiore a 28.000 euro. Vediamo come viene applicata la misura:

Ad introdurre il Trattamento Integrativo Irpef, nel 2020, è stato il Decreto Cura Italia. Nel corso degli anni l’ex bonus Renzi ha subito diverse modifiche, passando da 80 a 100 euro al mese. La Legge di Bilancio 2023 ha sostanzialmente confermato la misura, non introducendo ulteriori modifiche. Ma vediamo come funziona nel 2023 la misura.

Come funziona nel 2023 il Trattamento Integrativo Irpef

Nel 2023 il Trattamento Integrativo Irpef è riconosciuto fino ad una soglia massima pari a 1.200 euro, che vengono spalmati nell’arco di dodici mensilità pari a 100 euro ciascuna. L’importo massimo del bonus erogato, comunque vada, varia a seconda del reddito del lavoratore e viene erogato nella seguente misura:

È bene ricordare che i limiti di reddito sono stati modificati a seguito delle novità introdotte attraverso l’articolo 11, comma 1 del TUIR, che ha avuto il merito di portare gli scaglioni Irpef da cinque a quattro. In questo momento i suddetti scaglioni seguono il seguente prospetto:

Importi e detrazioni con l’ex bonus Renzi

Per i lavoratori che rientrano nella fascia di reddito compresa tra i 15.000 ed i 28.000 euro le detrazioni giocano un ruolo importante. Per procedere con il calcolo dell’ex bonus Renzi è necessario prendere in considerazioni le seguenti detrazioni:

È bene, poi, tenere a mente che sul calcolo del reddito complessivo dei lavoratori, particolare importanza viene assunta da alcuni elementi che vanno ad impattare direttamente sul reddito complessivo. Tra questi ci sono:

A chi spetta il contributo

Hanno diritto a ricevere l’ex bonus Renzi nel 2023 i lavoratori dipendenti ed i percettori di reddito assimilato, che rientrano nelle seguenti categorie:

I lavoratori autonomi, gli incapienti e i pensionati sono esclusi dalla possibilità di ricevere il Trattamento Integrativo Irpef. Gli incapienti sono i lavoratori che non raggiungono i requisiti minimi di reddito. Hanno diritto a ricevere il contributo anche i lavoratori in Naspi o quelli in cassa integrazione. Possono riceverlo anche quanti stanno seguendo degli stage retribuiti o hanno ricevuto delle borse di studio. per quanto riguarda i percettori di Naspi, questi soggetti non devono presentare alcuna domanda specifica.

Quando viene erogato il contributo

Anche nel 2023 il Trattamento Integrativo Irpef viene erogato direttamente in busta paga ogni mese dal datore di lavoro. Il sostituto d’imposta anticipa per conto dello Stato il contributo. Per i diretti interessati è molto semplice verificare direttamente la presenza del bonus all’interno della busta paga: viene indicato, nel cedolino, con la voce Trattamento integrativo L. 21/2020.

Dato che l’importo dell’ex bonus Renzi percepito viene calcolato in base al reddito annuo lordo, il lavoratore ha la possibilità di verificare se il contributo è arrivato nella misura corretta solo a fine anno, nel momento in cui c’è il conguaglio. Eventualmente i diretti interessati hanno la possibilità di effettuare le dovute modifiche attraverso la dichiarazione dei redditi. Nel caso in cui l’importo erogato mensilmente risulti essere:

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