I lavori alla Manovra 2025 proseguono e, nella notte tra il 16 e il 17 dicembre, sono stati approvati numerosi altri emendamenti, oltre a qualche rinuncia importante. I prossimi passi sono in Aula, nella giornata del 18 dicembre, e poi l’approvazione a fine settimana, venerdì 20 dicembre. Il sì definitivo, che è anche l’ultimo, spetta al Senato, ma dovrebbe arrivare solo dopo Natale. La Manovra 2025 è quindi ormai in dirittura d’arrivo e si possono iniziare a tirare le somme del lavoro svolto. Molte proposte sono ormai una certezza, tra queste diversi bonus, riconfermati dal 2024 o del tutto nuovi.
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Bonus per la famiglia
Della Manovra 2025 si è discusso molto, e forse si continuerà a farlo anche in futuro. Ai cittadini, però, interessa molto di più conoscere, nel concreto, quali sono le opportunità di risparmio e sostegno che il governo Meloni ha deciso di dedicare a determinate categorie.
Non sorprende, vista l’impronta del governo, che molto sia stato pensato per le famiglie. Vediamo, per esempio, la Carta per i nuovi nati. La misura vuole sostenere i neo genitori. La Carta permetterà ai genitori con un Isee inferiore a 40mila euro di accedere a 1.000 euro per i beni di prima necessità del neonato.
Questa si aggiunge a tutta una serie di sostegni per la famiglia, come lo strumento dell’Assegno unico o le diverse detrazioni per le fasce più deboli, come la decontribuzione per le mamme lavoratrici. Si riconfermano anche i fringe benefit: per i lavoratori con figli a carico sono 2.000 euro, mentre per tutti gli altri saranno di 1.000.
Non meno importante è il bonus Asilo nido, che risponde alle esigenze delle famiglie e supporta le donne nel rientro nel mondo del lavoro. Il sostegno nel 2025 diventa strutturale e sarà rafforzato fino a 3.600 euro l’anno. I requisiti per accedervi:
- bambino nato nel 2024
- secondo figlio di età inferiore ai 10 anni
- Isee sotto i 40mila euro
Bonus per la casa
Dentro e fuori casa, la Manovra 2025 aiuta gli italiani a ristrutturare e a sostenere le spese per beni come mobili ed elettrodomestici. A gennaio 2025 sarà ancora disponibile il bonus ristrutturazioni e l’Ecobonus, fissato al 50% per le prime case e al 36% per tutte le altre. Confermato anche il tetto di spesa detraibile a 96mila euro.
Stesso impianto anche per il Sismabonus, ma senza il tetto di spesa:
- 50% per il 2025 sulla prima casa, 36% su tutte le altre
- 36% nel 2026 e 2027 sulla prima casa, 30% su tutte le altre
Per arredare le case c’è invece il bonus Mobili, prorogato al 2025, che permette la detrazione Irpef al 50% entro la spesa di 5mila euro. Confermato anche il bonus Elettrodomestici, che permette l’acquisto di prodotti a elevata efficienza energetica in sostituzione delle classi più basse. Il valore del bonus corrisponde a un massimo del 30% del costo dell’elettrodomestico ed entro i 100 euro per prodotto. Eccezione solo nel caso di Isee sotto i 25mila euro: in questo caso, la soglia massima di rimborso è pari a 200 euro.
Bonus per il lavoro
Non mancano incentivi per il lavoro, con uno sguardo rivolto a giovani e donne. Le due categorie, maggiormente a rischio disoccupazione, saranno ulteriormente sostenute nel caso di appartenenza al territorio del Mezzogiorno. Infatti, è stata confermata la decontribuzione in favore delle imprese localizzate nella Zes.
Si conferma anche la tassazione agevolata per i premi di produttività, fissata al 5%.
Bonus per la persona
Il ministero dell’Economia ha dato l’ok alla carta Dedicata a te, rifinanziata con 500 milioni di euro.
Confermato e aggiustato in positivo il bonus Psicologo. La proposta di Pd e M5S si concretizza con un aumento di 1,5 milioni di euro per il 2025 dei fondi destinati al bonus.
Torna infine il bonus per lo sport. La forma è quella di un sostegno per la manutenzione e il restauro di impianti sportivi pubblici, ma anche per la realizzazione di nuove strutture. Il bonus Sport permette, per il credito d’imposta, un limite complessivo di 10 milioni di euro.