Dal 2025 l’erogazione dell’Assegno di inclusione subirà una modifica sostanziale, anche se prevista fin dal principio: i beneficiari incasseranno 11 mensilità e non 12, dal momento che fra la prima e la seconda erogazione ci sarà un mese di sospensione.
Il mese di stallo era infatti già stato previsto dal decreto 48/2023, mentre la Manovra 2025 in fase di chiusura non va affatto a modificare regole, importi e tempistiche della misura che ha preso il posto del vecchio Reddito di cittadinanza.
Le regole
Una delle differenze fra l’Adi e il Rdc riguarda la durata: ogni successiva erogazione della vecchia misura aveva una durata di 18 mesi, al termine della quale era possibile presentare istanza di rinnovo in caso di permanenza delle condizioni di bisogno. La nuova misura introdotta dal governo Meloni, invece, ha sì una prima erogazione di 18 mesi, mentre ogni rinnovo viene ridotto a 12 mesi. E dal momento che fra ogni erogazione e la successiva è necessario attendere un mese di pausa, la conseguenza naturale è che nel corso del 2025 chi percepiva già la misura incasserà un massimo di 11 mensilità.
Questo significa che chi, ad esempio, incasserà l’ultima rata a marzo 2025 dovrà presentare una nuova istanza ad aprile per poter proseguire a percepire l’Assegno di inclusione a maggio.
Assegno di inclusione e Supporto per la formazione e il lavoro
Dal Reddito di cittadinanza sono nate due nuove misure per il sostegno ai bisognosi: oltre all’Adi, il governo Meloni ha introdotto anche il Sfl (Supporto per la formazione e il lavoro), che prevede il pagamento di 350 euro al mese per un massimo di 12 mesi per chi si attiva e partecipa a iniziative volte alla riqualificazione professionale e il ritorno alla vita attiva. La misura è rivolta ai disoccupati tra i 18 e i 59 anni che si trovano in possesso di determinati requisiti economici, di cittadinanza, di soggiorno e di residenza.
Gli importi medi dell’Adi
Le famiglie che nel corso del 2024 hanno fatto domanda per l’Adi sono quasi 700.000. Secondo l’Osservatorio Statistico dell’Inps, il Reddito di cittadinanza, da aprile 2019 a dicembre 2023, è stato percepito per almeno una mensilità da circa 2,4 milioni di nuclei familiari, ovvero da 5,3 milioni di persone. Sempre l’Inps ha reso nota un’ulteriore differenza fra Adi e Rdc: l’importo medio della prima misura è pari a 618 euro mensili, mentre l’importo medio della vecchia misura ammontava a 552 euro, per una differenza di -66 euro.
L’Assegno di inclusione, in definitiva, prevede importi più alti (dai quali si deve però sottrarre una mensilità fra un rinnovo e l’altro) ma ne usufruisce un numero di persone inferiore rispetto al Reddito di cittadinanza.
Le tabelle dei rinnovi Adi
Di seguito le tabelle dei rinnovi dell’Assegno di inclusione, che tengono presente il primo pagamento e lo stop di un mese fra la prima e l’ultima erogazione:
Pagamento | Stop | Domanda | Pagamento | Stop | Domanda |
Gennaio 2024 | Giugno 2025 | Luglio 2025 | Agosto 2025 | Luglio 2026 | Agosto 2026 |
Febbraio 2024 | Luglio 2025 | Agosto 2025 | Settembre 2025 | Agosto 2026 | Settembre 2026 |
Marzo 2024 | Agosto 2025 | Settembre 2025 | Ottobre 2025 | Settembre 2026 | Ottobre 2026 |
Aprile 2024 | Settembre 2025 | Ottobre 2025 | Novembre 2025 | Ottobre 2026 | Novembre 2026 |
Maggio 2024 | Ottobre 2025 | Novembre 2025 | Dicembre 2025 | Novembre 2026 | Dicembre 2026 |
Giugno 2024 | Novembre 2025 | Dicembre 2025 | Gennaio 2026 | Dicembre 2026 | Gennaio 2027 |
Luglio 2024 | Dicembre 2025 | Gennaio 2026 | Febbraio 2026 | Gennaio 2027 | Febbraio 2027 |
Agosto 2024 | Gennaio 2026 | Febbraio 2026 | Marzo 2026 | Febbraio 2027 | Marzo 2027 |
Settembre 2024 | Febbraio 2026 | Marzo 2026 | Aprile 2026 | Marzo 2027 | Aprile 2027 |
Ottobre 2024 | Marzo 2026 | Aprile 2026 | Maggio 2026 | Aprile 2027 | Maggio 2027 |
Novembre 2024 | Aprile 2026 | Maggio 2026 | Giugno 2026 | Maggio 2027 | Giugno 2027 |
Dicembre 2024 | Maggio 2026 | Giugno 2026 | Luglio 2026 | Giugno 2027 | Luglio 2027 |