Bce conferma spread in calo per l’Italia: quali gli effetti sui tassi di interesse nel 2025

Il miglioramento dello spread rappresenta un passo positivo, ma non un traguardo definitivo: che effetto avrà tutto questo sui tassi di interesse nel 2025

Pubblicato: 9 Gennaio 2025 15:15

Federica Petrucci

Editor esperta di economia e attualità

Laureata in Scienze Politiche presso l'Università di Palermo e Consulente del Lavoro abilitato.

Il Bollettino economico pubblicato dalla Banca Centrale Europea (BCE) il 9 gennaio 2025 lancia un messaggio incoraggiante: lo spread sui titoli di Stato italiani si è ridotto di nove punti base tra settembre e dicembre 2024, grazie al miglioramento del clima di fiducia generato dalla Manovra finanziaria del Governo italiano.

Spread e fiducia: un legame cruciale

Lo spread italiano è una misura del rischio percepito dai mercati finanziari riguardo al debito pubblico italiano rispetto a un punto di riferimento considerato più sicuro, solitamente rappresentato dai titoli di Stato tedeschi (Bund). Infatti, si calcola come differenza tra i rendimenti dei titoli di Stato italiani (BTP) e quelli dei Bund tedeschi con la stessa scadenza, tipicamente i titoli decennali.

Secondo il rapporto della BCE, mentre i rendimenti dei titoli francesi e tedeschi si sono ampliati rispetto ai tassi privi di rischio (OIS), i Paesi mediterranei – tra cui Italia, Grecia, Spagna e Portogallo – hanno visto limitati gli effetti di propagazione. L’Italia, in particolare, si distingue per il calo dello spread, attribuito alla fiducia degli investitori nei confronti delle scelte di bilancio.

Questo miglioramento è cruciale perché un differenziale in calo si traduce in costi di finanziamento più bassi per lo Stato italiano, con effetti positivi sulla sostenibilità del debito pubblico.

Tassi d’interesse, cosa aspettarsi nel 2025

La BCE ha confermato un approccio cauto e flessibile per le decisioni sui tassi d’interesse, che saranno valutate riunione per riunione, senza precludersi alcuna opzione. Dopo il taglio dei tassi avvenuto nel dicembre 2024, le previsioni per il 2025 ipotizzano un’ulteriore riduzione di un punto percentuale, dallo 3% attuale al 2%, entro l’estate.

Un calo dei tassi d’interesse rappresenterebbe un’opportunità per famiglie e imprese italiane. Perché da un lato si tradurrebbe in condizioni di credito più favorevoli per i mutui e i prestiti, dall’altro potrebbe sostenere gli investimenti produttivi, favorendo una ripresa economica più solida.

Tuttavia, è importante considerare che la politica monetaria dipende da vari fattori, tra cui la situazione economica globale, le politiche fiscali interne e le decisioni della BCE. Quindi, mentre un calo dello spread potrebbe portare a tassi di interesse più bassi, il risultato dipenderà da come si evolveranno le condizioni economiche e dalle scelte politiche.

Quando potrebbero scendere i tassi di interesse?

Se l’inflazione rimane stabile e sotto il target della BCE (intorno al 2%), la BCE avrà più spazio per abbassare i tassi. Una bassa inflazione consente alla BCE di adottare politiche monetarie più accomodanti. Quindi, potrebbero esserci margini di abbassamento dei tassi già nel corso del 2025, entro l’estate, a meno che non emergano fattori imprevisti come nuove crisi economiche o aumenti imprevisti dell’inflazione.

Inoltre, se le condizioni economiche italiane e globali migliorano e l’inflazione rimane sotto controllo, la BCE potrebbe decidere di abbassare ulteriormente i tassi tra il 2025 e il 2026, a condizione che la situazione economica lo consenta.

Il contesto internazionale e le sfide per l’Italia

Il calo dello spread italiano avviene in un periodo segnato da volatilità internazionale, con i rendimenti dei titoli di Stato statunitensi in aumento e le tensioni derivanti dalle elezioni negli Stati Uniti. In tale scenario, la fiducia nei confronti dell’Italia appare un segnale di stabilità, ma non deve far abbassare la guardia.

Le sfide strutturali, come il livello elevato del debito pubblico e la necessità di riforme, restano prioritarie. La Manovra 2025 ha convinto gli investitori, ma il Governo dovrà dimostrare di poter tradurre le politiche economiche in risultati concreti e duraturi.

© Italiaonline S.p.A. 2025Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963