Manovra, taglio dell’Irpef e rottamazione quinquies confermati: le misure

La Manovra mira a sostenere famiglie, imprese e sanità riducendo il peso fiscale e cercando un equilibrio tra rigore finanziario e crescita

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Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

Dopo giornate passate a dosare parole e cifre come ingredienti di una ricetta sempre più complicata, la Manovra 2026 è stata infornata. Sono 18 i miliardi di euro in campo e il menù ha il sapore agrodolce. Il Consiglio dei ministri ha dato via libera alle linee guida del piano, stilato dal ministero dell’Economia e delle Finanze, che mette in fila qualche vecchia conoscenza: sforbiciata all’Irpef per il ceto medio, aggiustamenti sull’Isee, più ossigeno alla sanità pubblica e una manciata di misure per i nuclei familiari.

Nel corso della riunione a Palazzo Chigi, Giancarlo Giorgetti ha confermato che il Documento programmatico di bilancio è pronto per il consueto viaggio a Bruxelles, dove lo attende l’accoglienza tiepida che spetta a ogni proposta italiana di ottobre. La versione finale della Legge di Bilancio, invece, sarà oggetto dell’ennesimo Consiglio dei ministri, previsto per venerdì.

Taglio dell’Irpef e sostegno ai salari

Al ministero dell’Economia continuano a impiattare la narrazione della riduzione fiscale. La nuova legge di Bilancio, dicono, prosegue nella stessa direzione: tagliare il prelievo sui redditi da lavoro, con la promessa di non alleggerire le buste paga senza sforare il copione dell’austerità controllata.

Nel dettaglio, la seconda aliquota Irpef passerà dal 35% al 33%, con uno stanziamento da 9 miliardi nel triennio. Il beneficio massimo, per chi si muove tra i 28 e i 50 mila euro di reddito annuo (i cosiddetti redditi medi), dovrebbe fermarsi attorno ai 440 euro l’anno.

Accanto al ritocco delle aliquote, arrivano anche 2 miliardi destinati ad adeguare i salari al costo della vita.

Nuova disciplina per il calcolo dell’Isee

Al ministero dell’Economia hanno deciso di rimettere mano al calcolo dell’Isee, quel labirinto numerico che stabilisce chi ha diritto a cosa e quanto deve dimostrare di non poterselo permettere. Il nuovo impianto cambierà il peso della prima casa e ricalibrerà le scale di equivalenza.

Nella versione fornita dal Mef, l’intento è quello di allargare la platea delle prestazioni agevolate: fuori dal conteggio il valore dell’abitazione principale, dentro un alleggerimento del profilo economico per una parte non trascurabile di famiglie. Si parla di effetti per circa 500 milioni l’anno.

Il provvedimento rientra nel pacchetto da 3,5 miliardi in tre anni pensato per la famiglia e per contrastare la lotta alla povertà.

Misure per la famiglia e bonus confermati

Come anticipato poco sopra, nel triennio 2026-2028 il Governo ha stanziato 3,5 miliardi per politiche familiari e sociali. Tra le misure figurano:

Sanità, 2,4 miliardi in più nel 2026

Il settore sanitario riceverà 2,4 miliardi di euro aggiuntivi nel 2026, che si sommano ai 5 miliardi previsti dalla precedente manovra per lo stesso anno, ai 5,7 miliardi per il 2027 e ai quasi 7 miliardi destinati al 2028.

Altri 2,65 miliardi saranno distribuiti tra il 2027 e il 2028 per rafforzare la rete ospedaliera e i servizi sanitari regionali.

Pensioni, ipotesi di congelamento o aumento graduale

Il Governo sta valutando una sterilizzazione parziale dell’aumento dell’età pensionabile a partire dal 2027: il blocco di tre mesi potrebbe essere applicato solo ad alcuni gruppi di persone, in particolare a chi compirà 64 anni nel 2027.

La misura sarebbe mirata a tutelare le categorie più esposte, come lavoratori usuranti e precoci, e sarà modulata in base alle risorse effettivamente disponibili.

Tra le ipotesi anche il rinnovo di Opzione Donna, Quota 103 e Ape sociale.

Misure per le imprese e incentivi agli investimenti

Alle imprese sono destinati 4 miliardi di euro, con incentivi per gli investimenti in beni materiali e maggiorazioni del costo di acquisizione utili all’ammortamento fiscale.

Confermati i crediti d’imposta per le Zes e Zls, la Nuova Sabatini e il rinvio al 2026 di plastic e sugar tax.

Pace fiscale e Rottamazione selettiva

Nella Manovra trova posto anche la pace fiscale per l’anno 2023, con la possibilità di saldare i debiti in 108 rate distribuite su nove anni.

Il Mef ha specificato che l’intervento per questo tipo di Rottamazione sarà selettivo, ed escluderà chi non ha mai presentato la dichiarazione dei redditi.

Cosa succederà adesso

Il confronto continuerà nei prossimi giorni, con il solito calendario scandito da riunioni e bozze più o meno definitive. Venerdì è atteso l’ennesimo passaggio in Consiglio dei ministri, quello che dovrebbe chiudere il cerchio sulla Legge di Bilancio 2026. Una volta firmato il via libera politico, il testo passerà alle Camere entro il 20 ottobre, per dare il via all’iter parlamentare.

Come da liturgia, ci sarà spazio per le audizioni di rito: Bankitalia, Corte dei conti, Ufficio parlamentare di bilancio. I tecnici parleranno, mentre il dibattito politico si prenderà la scena solo dopo, quando scatterà il festival degli emendamenti.

Il Governo vuole portare il testo al voto entro dicembre, per far scattare le nuove misure fiscali e sociali dal primo gennaio.

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