Continua a tenere banco il negoziato per l’ingresso di Lufthansa in Ita Airways. Polemiche e proteste da parte di altri vettori, soprattutto i ben noti del mondo lowcost. Al tempo stesso dubbi evidenziati dalla Commissione europea, che ha ricevuto entro i tempi previsti (le 4 di notte del 6 maggio 2024) una nuova proposta per il rispetto delle linee guida tracciate da Bruxelles.
Nuovo piano
Sono state richieste delle integrazioni, a garanzia di un sistema equo in seguito al processo di integrazione delle due compagnie. Nel mirino nello specifico Milano Linate, così come circa 20 rotte. Una quota ridotta se confrontata con i 39 collegamenti indicati dallo Statement of objections giunto da Bruxelles a fine marzo 2024.
Ciò che si teme è una stretta eccessiva sulla concorrenza. Di fatto un controllo su alcune rotte e, in ultima misura, una quota media dei prezzi in aumento per gli utenti. Attraverso un comunicato, Lufthansa informa d’aver presentato un’offerta migliorata nel “contesto dell’indagine di Fase II dell’autorità sulla proposta di acquisizione di Ita”.
Nel pacchetto, si sottolinea, sono state revisionate tutte le preoccupazioni emerse sui voli a breve e lungo raggio. Al tempo stesso si è data risposta concreta anche al rischio di concentrazione presso Milano Linate.
Tutto ciò ha avuto ovviamente un impatto sulla calendarizzazione. La Commissione europea ha dovuto spostare al 4 luglio il proprio pronunciamento. In precedenza era previsto per il 13 giugno. Ecco quando sapremo se l’acquisizione del 41% di Ita Airways, a fronte di un esborso di 325 milioni di euro, andrà a buon fine.
Cosa cambia
Scendendo nel dettaglio del nuovo piano proposto, su Linate ci sarà una riduzione di 11 coppie di slot, qualora la Commissione europea dovesse accettare il tutto senza modifiche. Si parla dunque di 22 voli, tra andata e ritorno, che potranno essere assegnati a un’altra compagnia (e alle altre in lista d’attesa). Allo stato attuale un netto vantaggio pare averlo EasyJet in questa potenziale assegnazione. Questa la risposta al rischio di una rafforzata posizione dominante nel ben noto scalo lombardo.
La Dg Concorrenza aveva segnalato a marzo 26 tratte a corto raggio, con connessioni tra l’Italia e l’Europa centrale. Nello specifico sguardo rivolto a Germania, Svizzera, Austria e Belgio. Ad oggi Ita Airways e Lufthansa sono considerate in competizione testa a testa con voli diretti e indiretti. Un’unione delle forze avrebbe dunque modificato gli equilibri in termini economici. Ora invece ci si starebbe concentrando unicamente sugli scali di Linate e Fiumicino, escludendo di fatto i collegamenti con le altre città.
Al di fuori dei confini europei, invece, si parla di rotte verso Stati Uniti, Canada e Giappone. Un totale di 13 nel documento iniziale di marzo. La valutazione della Commissione sulla concorrenza vede Lufthansa considerata in qualità di unica entità con i suoi partner di Star Alliance (e le joint venture transatlantiche). In vista di questa fusione, pare si possa tenere fuori da tali accordi proprio Ita, per un periodo di tempo limitato ma non specificato ancora.
Ecco le parole di Carsten Spohr, Ceo di Lufthansa: “Ci aspettiamo una decisione positiva da Bruxelles in estate. Tutti traggono beneficio da questa fusione. Gli ospiti che volano da e per l’Italia avranno una scelta migliore e migliori connessioni. Anche l’Italia, come terza economia più grande della Ue, con collegamento diretto garantito ai mercati globali. Infine i dipendenti e l’azienda stessa, che godranno di una futura sostenibilità”.