ITA Airways, la compagnia aerea di bandiera nata sulle ceneri della vecchia Alitalia, è ormai vicinissima alla privatizzazione. Il Consiglio dei Ministri di ieri infatti ha messo a terra un iter semplificato per la vendita della società, il cui capitale attualmente è interamente detenuto dallo Stato. Una procedura che consentirà di velocizzare la venditaed accelerare lo sviluppo della compagnia, più piccola della precedente.
Un Dpcm per la vendita
Nel Dpcm sono stati confermati tutti i soggetti che hanno partecipato alla precedente procedura di vendita ed è venuto meno il vincolo per il Tesoro a non cedere la maggioranza della compagnia. Dopo la registrazione da parte della Corte dei Conti e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale la procedura entrerà nel vivo.
Fra i papabili resta la compagnia tedesca Lufthansa, che potrebbe inizialmente rilevare una quota compresa fra il 40% ed il 49% e poi in seguito esercitare un’opzione per la maggioranza del capitale. Potrebbe rientrare in partita anche MSC, che si era defilata a fine novembre dopo aver corso per una quota del 60%. Fra gli interessati anche partner finanziari come il fondo statunitense Certares ed il Fondo Indigo che non potranno avere la maggioranza, non essendo un soggetto industriale.
Giorgetti conferma: priorità a partner industriale
“Cerchiamo un partner industriale per farla funzionare”, ha affermato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, non facendo nomi. Ma l’Ad Fabio Lazzerini ha confermato “stiamo lavorando molto con Lufthansa” con la quale c’è uno scambio di informazioni.
Ciò che orienterà la vendita ad un soggetto piuttosto che un altro è il piano industriale, in particolare le prospettive di sviluppo degli hub nazionali, le rotte a lungo raggio e l’ingresso in nuovi mercati.
La compagnia sta andando bene
Il numero uno di ITA, Fabio Lazzerini, in occasione della presentazione della livrea del nuovo velivolo Lezzerini ha spiegato che “per la prima volta negli ultimi venti anni, nel budget della compagnia di bandiera italiana, i ricavi superano i costi“.
“Siamo una startup nata nell’ottobre 2021, poco dopo c’è stato Omicron, poi guerra, poi il caro carburante. Eppure, nonostante questo, la compagnia sta avendo performance decisamente superiori alle aspettative“, ha sottolineato il manager.
E non si escludono nuove assunzioni
Per il futuro sono previste nove assunzioni prioritariamente nel bacino della ex Alitalia. ITA Airways ha di recente dato il via libera al piano di assunzioni 2023 che comporta l’ingresso di oltre 1200 nuove risorse, nelle posizioni di assistenti di volo, aspiranti e certificati, piloti e comandanti e sono stati convocati due open day a Roma e Milano, che hanno fatto infuriare i sindacati ed i cassaintegrati della vecchia Alitalia.
Lazzerini ha però confermato che il bacino ex Alitalia “è nostro riferimento, perché abbiamo la consapevolezza che ci sono persone in cassa integrazione con professionalità ottime per le nostre esigenze e per la consapevolezza che la cassa integrazione è pagata dallo Stato”.
L’Ad non ha voluto però svelare di più, spiegando che “non sempre c’è corrispondenza tra ciò che offriamo e le esigenze delle persone” e per questo sono stati fatti due incontri “per avere un portafoglio di profili se il bacino non fosse sufficiente”.