Gas, prezzo in calo e scorte invernali raggiunte in Italia sopra la media Ue

La società di trasporto e stoccaggio del gas, Snam, ha fatto sapere che le scorte in Italia della materia prima in vista della stagione fredda sono oltre la media Ue

Pubblicato: 22 Agosto 2024 23:55

Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Buone notizie sul gas, non solo sul fronte dei prezzi. Mentre il costo della materia prima fa registrare un calo sotto quota 37 euro al MWh, la società di trasporto e stoccaggio Snam ha comunicato che il raggiungimento in anticipo degli obiettivi di immagazzinamento per la stagione fredda in Italia, con percentuali superiori alla media europea.

Il prezzo del gas

Sul mercato di Amsterdam il prezzo del gas Ttf ha chiuso la giornata di giovedì 22 agosto a 36,59 euro al megawattora (-1,14%). Una quotazione che fa segnare una flessione rispetto al rally registrato nella settimana di Ferragosto, come riportato da Ansa, quando il costo della materia prima ha superato i 41 euro al MWh, portandosi sui massimi dallo scorso giugno.

I contratti future sul mese di settembre cedono lo 0,38% a 36,87 euro al MWh, il livello più basso dallo scorso 2 agosto.

Il calo del prezzo del gas verso valori più nella norma rispetto al periodo è stato influenzato dalla conferma dei flussi dalla Russia all’Europa Centrale attraverso l’Ucraina dopo l’attacco di Kiev nella regione di Kursk, dal raggiungimento delle scorte Ue sopra il 90% e dai minori consumi di elettricità a causa delle temperature.

Le scorte in Italia

Rassicurazioni sulle scorte di gas in vista della stagione fredda, quando la domanda si alza inevitabilmente a causa dei riscaldamenti, sono arrivate dal chief commercial & regulatory officer di Snam, Gaetano Mazzitelli.

“Anche per quest’anno le attività di riempimento stanno procedendo molto bene – ha dichiarato dal meeting di Rimini il dirigente della società di stoccaggio – In questi giorni abbiamo raggiunto un livello di scorte pari a circa il 92%, superiore rispetto alla media europea e con più di due mesi di anticipo rispetto al previsto”.

“Puntiamo a raggiungere fino a ottobre una giacenza nel sistema di stoccaggio italiano prossima ai 14 miliardi di metri cubi. Livello nuovamente superiore rispetto al record di riempimento dello scorso anno. Questo ci consente di affrontare il prossimo anno con fiducia” ha dichiarato ancora Mazzitelli.

Secondo i numeri resi noti dalla Commissione europea, infatti, gli impianti di stoccaggio del Vecchio continente sono già stati riempiti in media al 90,29%, quindi con quasi 92 miliardi di metri cubi di gas.

“Abbiamo modificato la gestione di questo asset, storicamente usato per la modulazione stagionale dei consumi tra estate e inverno con cicli di riempimento che potevano essere parziali e cicli di svuotamento pressoché totali” ha spiegato Mazzitelli si è parlando de cambiamenti nella gestione dei magazzini di gas che si sono resi necessari in seguito alle sanzioni contro la Russia per la guerra in Ucraina.

“Con la crisi è nato un nuovo assetto per la gestione degli stoccaggi, con l’obiettivo di massimizzare le iniezioni nel periodo estivo e limitare le erogazioni in inverno”, ha spiegato dal Meeting di Rimini, aggiungendo che “questo assetto sempre meno stagionale e sempre più assimilabile a funzioni di riserva strategica si è rivelato essenziale per la sicurezza, in termini di maggiore disponibilità di scorte, ma anche per la stabilizzazione dei prezzi”.

Infine, il chief commercial & regulatory officer di Snam ha fatto il punto sulla capacità italiana di rigassificazione: “A partire dal prossimo anno quasi raddoppierà raggiungendo i 28 miliardi di metri cubi, pari a circa il 45% dei consumi italiani”. Dopo la messa in esercizio del rigassificatore di Piombino, ha annunciato Mazzitelli, “entro fine anno saranno ultimate le opere di connessione di una seconda unità galleggiante nel sito offshore di Ravenna”.

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