Saipem si unisce alla norvegese Subsea 7: nasce colosso mondiale energia

La fusione creerà una società leader da 20 miliardi di fatturato e 43 miliardi di portafoglio ordini. Giorgetti: "Perfetto esempio di come il pubblico può valorizzare operazioni industriali imponenti"

Pubblicato: 24 Febbraio 2025 09:19

QuiFinanza

Redazione

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Dall’unione fra Saipem, compagnia ingegneristica italiana specializzata sul settore petrolifero, e la norvegese Subsea7, società norvegese attiva nella fornitura di progetti e servizi offshore per il settore energetico, nascerà un colosso da 20 miliardi di fatturato.

Una operazione salutata con molta soddisfazione dal Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, che commenta “’accordo per la fusione di Saipem con la norvegese Subsea 7 rappresenta un perfetto esempio di come il pubblico può valorizzare operazioni industriali imponenti. Con questa fusione, infatti, si costruisce un colosso mondiale del settore dell’ingegneria energetica ma con sede in Italia, a Milano”.

I termini del deal

Le due società hanno siglato un Memorandum of Understanding (MoU) finalizzato ad una Combination che darebbe vita a un leader globale nel settore energy services. La società nata dalla fusione si chiamerà Saipem7 ed avrà un portafoglio ordini aggregato di 43 miliardi di euro, ricavi per circa 20 miliardi di euro ed EBITDA di oltre 2 miliardi di euro. Conterà oltre 45.000 persone, fra cui più di 9.000 ingegneri e project manager, e potrà contare su una forte complementarità in termini di presenza geografica, competenze e capacità, flotte navali e tecnologie, al servizio di una base di clienti globale.

Ci si aspetta che la fusione generi valore significativo per gli azionisti di Saipem e Subsea7 e si prevedono sinergie annuali pari a circa 300 milioni di euro dal terzo anno successivo al completamento della fusione, con costi one-off connessi all’ottenimento di tali sinergie pari a circa 270 milioni di euro.

Si tratta di una fusione alla pari: gli azionisti di Saipem e Subsea7 deterranno in misura paritetica (in rapporto 50-50) il capitale sociale della Combined Company.

Gli azionisti di Subsea7 riceveranno 6,688 azioni Saipem per ogni azione Subsea7 detenuta, mentre la compagnia norvegese distribuirà un dividendo straordinario di 450 milioni di euro immediatamente prima del perfezionamento dell’operazione.

CDP e Eni pronti a sostenere l’operazione

CDP Equity, Eni e Siem Industries hanno sottoscritto un Memorandum of Understanding separato, in cui si sono impegnati a sostenere la Proposed Combination e concordato i termini di un Patto Parasociale che sarà efficace dal completamento della stessa.

In tale ambito è previsto che il Presidente del Consiglio di Amministrazione della Combined Company sia designato da Siem Industries (azionista di riferimento di Subsea7), mentre l’Amministratore Delegato sia designato da CDP Equity ed Eni.

E’ stato anche previsto che Alessandro Puliti sarà nominato Ad della nuova società, mentre è attualmente previsto che John Evans sia nominato Amministratore Delegato della società che gestirà il business Offshore del nuovo gruppo. La Combined Company si articolerà in quattro business:

Il business Offshore Engineering & Construction sarà incorporato in una società con una propria autonomia operativa, denominata Subsea7 e operante con il marchio “Subsea7 – a Saipem7 Company” e posta sotto la guida di Evans.

La nuova società avrà sede legale a Milano e le sue azioni sarebbero quotate sia sulla borsa di Milano che su quella di Oslo. Siem Industries risulterebbe titolare di circa l’11,9% del capitale, mentre Eni e CDP Equity deterrebbero, rispettivamente, il 10,6% ed il 6,4% del capitale.

“Con questa operazione creiamo un leader globale di grande valore industriale e tecnologico”, ha commentato l’amministratore delegato di EniClaudio Descalzi, ricordando che “Saipem nel corso degli ultimi anni ha compiuto un percorso di continuo miglioramento delle performance operative e finanziarie che l’ha portata in una posizione di eccellenza tale da potere essere protagonista di questa trasformazione significativa”.

“Assieme a Eni abbiamo lavorato in sintonia e con successo al perfezionamento di una grande operazione industriale – ha commentato l’amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti, Dario Scannapieco.

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