Piazza Affari ai massimi dal 2001: superati gli effetti della crisi finanziaria

L'indice FTSE MIB ha chiuso a 44.438,88 punti in rialzo dell'1,24%, superando il picco di maggio 2007

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Redazione

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Piazza Affari è quasi da record quest’anno, avendo riacciuffato i livelli del 2001, poco dopo lo scoppio della bolla delle Dot-com, che aveva portato il mercato sui record assoluti a marzo 2000, quando l’indice Nasdaq aveva raggiunto un picco di 5.132,52 punti, sull’onda degli acquisti sulle società della Silicon Valley.

La chiusura del FTSE MIB ieri ha cancellato con un colpo di spugna gli effetti della crisi finanziaria scoppiata nel 2007, che aveva portato al fallimento di Lehman Brothers e, in seguito, allo scoppio della crisi del debito in Europa, all’allargamento degli Spread della periferia europea più indebitata, alle missioni della Troika ed ai salvagenti con condizioni concessi a Paesi come Portogallo, Spagna e Grecia. Ma questa è storia passata.

FTSE ai massimi dal 2001

Il FTSE MIB, il principale indice di benchmark del mercato azionario italiano, ha chiuso la giornata di ieri con un rialzo dell’1,24% a 44.438,88 punti, toccando un massimo intraday di 44.450,16 punti. Grazie a questo rialzo, l’indice ha superato il picco di 44.364 punti segnato a maggio 2007, recuperando tutte le perdite innescate dalla crisi finanziaria globale e riportandosi sui massimi da febbraio 2001, poco dopo lo scoppio della bolla delle Dot-com. Il FTSE MIB, che quest’anno ha già messo a segno un progresso del 30%, aveva chiuso il 2024 con un rialzo del 12,6%, il 2023 con un aumento del 28% e il 2022 con un calo del 13,3%.

Piazza Affari taglia il nastro per ultima

Il FTSE MIB, che misura la performance delle 40 azioni italiane più liquide e capitalizzate della Borsa di Milano, è l’ultimo grande indice europeo a recuperare i ribassi creati dalla crisi finanziaria del 2007. L’indice delle 40 Blue-Chip italiane ha sovraperformato l’indice Stoxx Europe 600 quest’anno, mettendo a segno un progresso di circa il 30% contro il +14% registrato dall’indice paneuropeo, che attualmente si trova sui suoi massimi storici. Piazza Affari ha fatto anche meglio di Francoforte, dove il DAX fa segnare un +21%, e Londra, dove il Footsie 100 registra un +21%, mentre Parigi vede salire il Cac-40 del 10% circa, a causa dello stallo politico che ha colpito la piazza transalpina. Meglio della piazza fi Milano fa invece Madrid, dove l’IBEX-35 è salito di oltre il 41%.

Wall Street sui massimi storici

La performance di Piazza Affari, seppur apprezzabile, non è nulla a confronto con quella di Wall Street, che non fa che aggiornare i massimi storici, grazie ai copiosi acquisti sui titoli tecnologici, in particolare quelli legati all’intelligenza artificiale, tanto che si parla di una nuova bolla speculativa sul settore tech. L’indice Nasdaq composite quota oggi 23.468,3 punti ed il Nasdaq 100 (rappresentativo delle 100 società più capitalizzate) 25.533,49 punti, più o meno cinque volte i 5.000 punti (e qualche spicciolo) raggiunti nel febbraio 2001. Quest’anno, il Nasdaq ha guadagnato il 21% e continua a dettare il trend dei mercati azionari mondiale, mentre si ragiona sulla possibilità di una più o meno marcata correzione.

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