Oro, la corsa può continuare: ecco perché

Ci saranno diversi eventi di rischio che porteranno a prezzi ancora più elevati per il metallo giallo. L'analisi di Union Bancaire Privée (UBP) a cura di Peter Kinsella

Pubblicato: 22 Agosto 2024 12:28

QuiFinanza

Redazione

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Ad agosto il prezzo dell’oro (XAU/USD) è salito, raggiungendo un nuovo massimo storico per il metallo giallo. Le volatilità implicite a tre mesi sono passate da livelli di circa il 14% a massimi di poco superiori al 18%. L’aumento delle volatilità implicite ha seguito il crollo del posizionamento nel carry trade e l’oro ha brevemente sottoperformato, scendendo a livelli inferiori a 2.400 dollari per oncia. Nei periodi di riduzione del rischio, gli investitori spesso riducono le partecipazioni in oro per avere più margine per un posizionamento sull’azionario.

Oro, i sei fattori che continueranno a spingerlo

Lo rileva l’analisi  di Union Bancaire Privée (UBP) a cura di Peter Kinsella, Global Head of Forex Strategy spiegando che vista di settembre, riteniamo che vi siano diversi eventi di rischio che porteranno a prezzi ancora più elevati per il metallo giallo:

L’analisi UBP

Se consideriamo la situazione attuale, “ci rendiamo conto che stiamo assistendo a un ciclo di allentamento coincidente da parte di molte delle principali banche centrali. Questo sviluppo è altamente costruttivo per l’oro, perché riduce il costo relativo del possesso di oro per gli investitori. Ciò significa implicitamente che ci stiamo avviando verso uno scenario in cui i flussi finanziari avranno un ruolo maggiore nella determinazione del prezzo rispetto alla domanda sottostante di oro fisico”.

Osserviamo che l’oro è scambiato con un premio ampio rispetto ai rendimenti dei TIPS decennali statunitensi, ma dal 2022 la relazione tra le due variabili è meno significativa. L’oro sembra scambiare a livelli solidi, nonostante l’aumento dei rendimenti nominali verso livelli materialmente più elevati. La prospettiva di un calo dei tassi d’interesse e, di conseguenza, dei rendimenti dei TIPS è vantaggiosa per l’oro perché implica una riduzione del costo opportunità relativo alla sua detenzione.

Notiamo che da metà luglio l’US Dollar Index sta scambiando su livelli più deboli. Il dollaro statunitense scambia ancora a livelli piuttosto elevati rispetto agli spread dei tassi, il che suggerisce che il mercato dei tassi ha prezzato le nuove prospettive in misura maggiore rispetto al mercato valutario. Ne consegue che l’USD può indebolirsi ulteriormente rispetto ai livelli attuali. I nostri modelli mostrano che un deprezzamento dell’1% dell’US Dollar Index è compatibile con un aumento di circa 8 dollari per oncia del prezzo dell’oro. Data la significativa sopravvalutazione del
dollaro, questo indica che l’oro può effettivamente crescere ulteriormente se il biglietto verde si indebolisce in vista di un ciclo di riduzione dei tassi della Fed.

Rischi al ribasso

Il recente avvicinamento nei sondaggi relativi alle elezioni presidenziali statunitensi fa riflettere, “in quanto i mercati ritenevano che una presidenza Trump sarebbe stata vantaggiosa per l’oro attraverso un aumento delle aspettative di inflazione – a causa degli effetti delle tariffe doganali, ecc. Se Harris continuerà ad essere in testa negli Stati in bilico, questo potrebbe pesare sull’oro solo in misura modesta, ma per il momento pensiamo che i cambiamenti di politica monetaria sottostanti rappresenteranno il fattore dominante”,  sottolinea l’esperto spiegando che “il principale rischio di ribasso per l’oro “sarebbe se la Fed e le altre principali banche centrali rinviassero i loro cicli di riduzione dei tassi. Ciò appare improbabile, dato il più ampio calo delle prospettive di inflazione. Nel complesso, manteniamo una posizione strutturalmente rialzista per i prossimi mesi e anni e ci sono ora chiari rischi di rialzo per le nostre previsioni, che potremmo rivedere al rialzo a seconda dell’entità dei tagli dei tassi delle banche centrali a settembre.

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