Manovra 2025, prorogato il bonus IPO pari al 50% sino al 2027

Il credito d'imposta vale il 50% delle spese di consulenza finalizzate alla quotazione delle PMI fino ad un importo massimo di 500.000 euro

Pubblicato: 23 Ottobre 2024 15:16

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Redazione

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Fra tutte le misure della Manovra 2025 c’è anche la proroga del bonus IPO a favore delle società che si quotano in Borsa. La misura ha favorito una vera e propria accelerazione dei procedimenti di quotazione (Initial Public Offering) fra le piccole e medie imprese italiane, ingrossando le fila dell’Euronext Growth Milan, il mercato ad alto potenziale di crescita dedicato alle PMI.

Bonus prorogato sino al 2027

Il cosiddetto bonus IPO è stato prorogato fino al 2027. E’ la prima volta dall’introduzione, nel 2018, che la misura viene prorogata per un orizzonte temporale maggiore di un anno. Questo eviterà il tradizionale “pressing” che annualmente gli operatori di mercato fanno su parlamentari e Governo per vedersi riconosciuta una proroga della misura, offrendo anche certezza a chi sta pianificando la quotazione sul mercato regolamentato.

Di cosa si tratta

Il bonus IPO è un credito d’imposta a favore delle PMI che decidono di quotarsi  in un mercato regolamentato o in sistemi multilaterali di negoziazione di uno Stato membro dell’Unione europea o dello Spazio economico europeo. Il credito d’imposta è pari al 50% dei costi di consulenza sostenuti per la quotazione (advisor legali finanziari e così via) fino a un massimo di 500.000 euro.

Quotazioni in forte crescita grazie al bonus

In quatto anni, l’incentivo fiscale ha  favorito una forte crescita delle operazioni di quotazione, con oltre 90 IPO ed un importo complessivo di agevolazioni fiscali di circa 40 milioni di euro, secondo quanto quantificato da AssoNEXT , l’associazione delle società quotate e in via di quotazione sul mercato EGM.

“La quotazione su EGM si conferma come volano di crescita e sviluppo delle piccole e medie imprese – si sototlonea –  sia grazie alle risorse finanziarie raccolte in IPO per investimenti e aggregazioni, sia per benefici che derivano dalla quotazione stessa: visibilità e credibilità, apertura del capitale a nuovi investitori e gestione passaggi generazionali, managerializzazione e migliore governance”.

Il mercato EGM è cresciuto molto dal 2016, grazie all’effetto combinato del Piani Individuali di Risparmio (PIR) e del Credito di Imposta sulle IPO, registrando una crescita del 155% in termini di società quotate e del 229% in termini di capitalizzazione rispetto al 2016. Oggi la capitalizzazione complessiva di EGM ha superato i 9,4 miliardi di euro.

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