Europa, debito a rischio balza a 80 miliardi euro

Pesa Altice France che ha aggiunto quasi 23,8 miliardi di euro: il report di S&P Global Ratings

Pubblicato: 3 Maggio 2024 09:38

QuiFinanza

Redazione

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Si è assestato a 48 unità il numero di società europee con rating “CCC+” o inferiore alla fine del primo trimestre del 2024, in calo rispetto alle 51 unità di fine 2023 e pari alla media quinquennale. Lo si legge in un report di S&P Global Ratings sul tema.

Debito a rischio balza a 80 miliardi

“Le variazioni nel numero di crediti rischiosi riflettono principalmente la migrazione verso il basso all’interno della categoria “CCC+” e al di sotto, piuttosto che miglioramenti da questa categoria – ha affermato l’analista del credito di S&P Global Ratings Ekaterina Tolstova – Due terzi delle rimozioni dalla categoria dei crediti rischiosi nel primo trimestre del 2024 sono dovuti a default e ritiri di rating, mentre le nuove aggiunte sono principalmente dovute a problemi di rifinanziamento”.

Il Report S&P

Scendendo nei dettagli, quasi il 67% delle rimozioni dalla categoria dei crediti rischiosi sono dovute a default – che riflettono principalmente la necessità delle aziende di ristrutturare il proprio debito – e a ritiri di rating, piuttosto che a miglioramenti della performance operativa. L’Europa è l’unica regione in cui il numero di default da inizio anno è superiore al conteggio da inizio anno al 2023. I default nella regione rimangono ai livelli più alti dal 2008.

Pesa Altice France

Il debito in essere dei crediti rischiosi europei è aumentato del 45% a 80,1 miliardi di euro rispetto ai 55,1 miliardi di euro dell’inizio del 2024, principalmente a causa del declassamento della società di telecomunicazioni francese Altice France S.A. a “CCC+”. La sola Altice France ha aggiunto quasi 23,8 miliardi di euro al debito totale dei crediti rischiosi.

Il bias negativo è salito al 63,0% al 31 marzo 2024, dal 58,3% alla fine del 2023, in linea con la media a lungo termine e segnalando una futura pressione sui rating. La maggior parte delle transizioni al ribasso verso la categoria dei crediti rischiosi riguardava società altamente indebitate con free operating cash flow negativi o problemi di liquidità o di rifinanziamento a causa della minore domanda o produzione.

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