Borsa: IPO sempre più ricche in Europa mentre Milano tira il fiato

Nel primo semestre dell'anno il valore delle nuove offerte finalizzate alla quotazione ha raggiunto 13,6 miliardi di euro

Pubblicato: 17 Novembre 2024 09:00

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Redazione

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Le IPO, offerte pubbliche iniziali finalizzate alla quotazione in Borsa, sono letteralmente esplose quest’anno. Nel primo semestre il valore complessivo delle IPO in Europa è stato pari a 13,6 miliardi di euro, in aumento del 26% rispetto al valore totale dell’intero 2023 e del 246% rispetto ai primi sei mesi dell’anno scorso. È quanto emerge dal report “From resilience to reawakening – European Equity Capital Markets” di Deloitte.

Cresce il valore delle IPO

Seppur a livello di volumi in Europa ci siano state solamente sei operazioni in più nel primo semestre dell’anno (71 IPO) rispetto al corrispondente periodo del 2023, la raccolta quest’anno è stata significativamente superiore con 3 operazioni che hanno superato i 2 miliardi di euro. Più in generale, nei primi sei mesi del 2024, è cresciuta la dimensione delle IPO, con un valore medio di circa 192 milioni di euro rispetto ai 61 milioni di euro del 2023. Una crescita che beneficia anche della ripresa delle IPO di società partecipate dai fondi di private equity.

L’Italia non brilla

In Italia quest’anno ci sono state 19 operazioni di IPO di cui solo 1 sul mercato principale. Il capitale raccolto è sensibilmente inferiore rispetto a quello dello scorso anno, che era stato trainato da 4 grandi operazioni sul mercato principale, che avevano generato una raccolta pari a 1,3 miliardi, oltre l’80% del capitale complessivamente raccolto nell’anno. “Rispetto ai dati europei il mercato italiano ha vissuto una fase di attesa”, spiega Davide Bertoia, Head of Capital Market Audit & Assurance Deloitte Italia.

Dopo una partenza sprint, anche il mercato Euronext Growth Milan dedicato alle PMI ad alto potenziale, ha tirato il fiato: le operazioni del primo semestre 2024 sono state caratterizzate da una raccolta media minore rispetto allo scorso anno.

Prospettive buone per il 2025

Nonostante la fase vissuta dal mercato finora, le prospettive per il 2025 mostrano segnali positivi grazie alla nutrita pipeline di operazioni, sia sul mercato italiano che europeo e alla prospettiva di una politica monetaria meno restrittiva. Tuttavia, permangono rischi legati alla situazione geopolitica e al rischio di crescente protezionismo che, secondo Deloitte, potrebbero influire sull’andamento e sulla volatilità dei mercati in taluni settori.

“Le recenti misure di iniziativa pubblica a sostegno delle IPO – sottolinea Bertoia – quali ad esempio il Fondo di Fondi promosso dal Mef e da CDP e Quota Lombardia, oltre alla conferma del Credito d’Imposta per la quotazione delle PMI prorogata anche per il 2025, rendono particolarmente favorevole l’avvio di progetti di quotazione in Borsa”.

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