La Bank of Japan alza tassi ma non rinnega la politica accomodante

La banca centrale giapponese ha preceduto la Fed ed ha annunciato un cambio di rotta nella sua politica monetaria nel tentativo di raffreddare l'inflazione senza spegnere la crescita

Pubblicato: 31 Luglio 2024 17:35

QuiFinanza

Redazione

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La banca centrale giapponese ha annunciato oggi il primo aumento dei tassi di interesse, ponendo fine all’era dei tassi zero/negativi, ma non cambia la sua impostazione tendenzialmente accomodante. Il Comitato di politica monetaria, al termine di questa riunione, ha annunciato l’aumento del tasso di riferimento di 25 punti, portandolo a circa lo 0,25%, il più alto dal 2008, dal precedente range compreso tra zero e 0,1% ed ha delineato anche un piano per ridurre il suo programma di acquisto di asset.

La Banca centrale ha preso le decisioni, comprese le modifiche ai tassi di interesse di riferimento, con una maggioranza di 7 voti a favore e 2 contrari.

Il Board ha detto di aspettarsi che i tassi di interesse reali rimarranno “significativamente negativi” ed ha ribadito l’impostazione tendenzialmente accomodante della politica monetaria, a sostegno della crescita dell’economia.

Le stime di inflazione e crescita

La BoJ si aspetta che l’inflazione core, che esclude i prezzi dei prodotti alimentari, raggiunga il 2,5% entro la fine dell’anno fiscale 2024 , vale a dire a marzo 2025, e che si attesti a circa il 2%, in linea con il target, nei due anni successivi 2025 e 2026.

Nello stesso tempo, la banca centrale giapponese ha confermato che l’attività economica ed i prezzi appaiono “generalmente in linea con le prospettive” ed ha riformulato le stime di crescita del PIL a +0,5-0,7% da +0,7-1%.

Nel settore industriale, gli investimenti  delle imprese hanno registrato un trend di crescita moderata, con
profitti aziendali in miglioramento. Fra le  famiglie, i consumi privati ​​hanno mostrato una buona tenuta
nonostante l’impatto dell’aumento dei prezzi e di altri fattori. Sul fronte salariale, la crescita è diffusa in tutte le aziende, grandi e piccole, e non sembra aver avuto impatti significativi sui consumi. La BOJ aveva più volte affermato di voler attivare un “circolo virtuoso” di aumento dei prezzi e dei salari.  Sul fronte dei prezzi, si è attenuato l’effetto di trasmissione degli aumenti dei costi indotti dai prezzi all’importazione sui prezzi al consumo.

Per questo motivo la banca centrale ha confermato che continuerà ad aggiustare il tasso di interesse di riferimento,  presupponendo che le sue prospettive economiche si realizzino.

Annunciato anche ritiro QE

La Bank of Japan ha poi annunciato anche un graduale ritiro delle misure di quantitative easing, confermando che ridurrà gli acquisti mensili di titoli di Stato giapponesi (JGB) fino a 3 trilioni di yen al mese entro il primo trimestre del 2026, riducendo i suoi acquisti di circa 400 miliardi di yen a trimestre. Un piano che – ha precisato la banca centrale – sarà condotto con flessibilità e rivalutandone l’opportunità nella riunione di giugno 2025.

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