Il debito pubblico italiano sale a 2.980 miliardi, ancora aumenti nell’ultimo report

Dopo un mese di calo che lo ha riportato sotto i 3mila miliardi di euro, il debito pubblico italiano è tornato a crescere, rimanendo però sotto il record di novembre

Pubblicato: 14 Marzo 2025 15:04

Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

Redattore esperto di tecnologia e esteri, scrive di attualità, cronaca ed economia

La Banca d’Italia ha diffuso il suo report mensile sull’andamento del debito pubblico italiano. Dopo la diminuzione di dicembre, che ha riportato il passivo sotto la soglia dei 3mila miliardi di euro, la quantità di denaro che lo Stato italiano deve ai suoi creditori è tornata a crescere, sfiorando nuovamente il record.

Si tratta però quasi esclusivamente di un aumento della disponibilità liquida del Tesoro, che si era nettamente ridotta proprio a dicembre e che aveva contribuito alla diminuzione del debito durante quel mese. In aumento anche la quota di debito posseduta da non residenti, mentre rimane stabile il fabbisogno delle amministrazioni pubbliche.

Torna a crescere il debito italiano

Il debito pubblico italiano è tornato a crescere. Dopo il calo del mese di dicembre, ha raggiunto i 2.980,5 miliardi di euro. Si tratta di una cifra molto alta anche per il recente passato, ma non di un record. Lo scorso novembre infatti, il debito pubblico aveva sfondato la soglia simbolica dei 3mila miliardi di euro. A gennaio, nonostante la crescita, è rimasto sotto quella soglia.

Il 2024 è stato un altro anno di aumento del debito pubblico. Nonostante le politiche molto attente ai conti del Governo Meloni, spinte soprattutto dal ministro all’Economia Giancarlo Giorgetti, il fabbisogno delle amministrazioni pubbliche è cresciuto sensibilmente, anche se meno di quanto avesse fatto nel 2023.

Debito italiano, tra fabbisogno e Tesoro

Buona parte delle improvvise variazioni recenti del debito pubblico italiano sono dovute a movimenti all’interno delle casse del Tesoro. Nel mese di gennaio le disponibilità liquide dello Stato italiano sono passate da 12,3 miliardi di euro a sfiorare i 50 miliardi. I grafici della Banca d’Italia mostrano che, al netto di questo dato, il debito pubblico è sempre rimasto al di sotto della soglia dei 3mila miliardi di euro.

Il fabbisogno delle amministrazioni pubbliche è rimasto, per più di un anno, stabile tra gli 80 e i 100 miliardi di euro, fino all’improvvisa crescita di settembre e ottobre del 2024. Da allora, nonostante il netto calo di dicembre e la sostanziale stabilità di novembre e gennaio, questo dato non è riuscito a tornare in linea con l’andamento recente.

Chi possiede il debito italiano

L’ultimo report della Banca d’Italia contiene anche i dati su chi possegga il debito pubblico italiano, aggiornati all’ultima rilevazione disponibile di dicembre 2024. Si conferma, in linea con il 2023, la crescita della percentuale di debito pubblico in mano a non residenti, siano essi istituzioni finanziarie o privati. Pur rimanendo in ampia minoranza, sotto al 30% del totale, questo segmento è il più ampio di quelli presi in considerazione da Bankitalia.

Al secondo posto, entrambe poco sotto il 25% del totale del debito, si trovano le istituzioni finanziarie monetarie italiane e la stessa Banca d’Italia, che hanno però sensibilmente ridotto la percentuale di debito che posseggono negli ultimi due anni. Allo stesso modo, anche le istituzioni finanziarie non monetarie hanno in mano sempre meno titoli italiani.

A crescere sensibilmente sono invece gli altri residenti, vale a dire i privati italiani, che superano le istituzioni finanziarie non monetarie come percentuale di debito detenuto. Nel 2021 questa categoria si era sensibilmente ridotta. Da allora però lo Stato ha messo sul mercato prodotti finanziari molto vantaggiosi per i privati, come i Btp Valore e i Btp Italia.

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