Le piattaforme di crowdfunding in Italia

Scopri quali sono le tipologie e i siti di crowdfunding italiani e in che modo funzionano

Alessandro Speziali

Esperto di Economia

Dopo la laurea triennale in Economia e Gestione Aziendale, durante gli studi magistrali vola all'Università della California dove ha modo di studiare la finanza da un punto di vista internazionale.

Per investire in progetti attraverso il crowdfunding, in Italia esistono diverse piattaforme per farlo. I siti di crowdfunding italiani consentono di raccogliere fondi per finanziare progetti, prodotto e servizi ed ognuno ha le sue caratteristiche. Il termine è semplicemente l’unione di crowd, che significa “folla” e funding, che significa finanziamento: si tratta, cioè, di raccogliere denaro da più persone per finanziare la realizzazione di un progetto, come un finanziamento collettivo.

Cos’è il crowdfunding

Quando si parla di crowdfunding, si intendono iniziative di raccolta fondi per finanziare progetti di varia natura, imprenditoriali e sociali, profit e no profit. Il canale attraverso cui avvengono queste raccolte sono portali online, siti web specializzati che offrono visibilità ai progetti che richiedono finanziamenti. Questi portali sono nati con l’intento di dare spazio a coloro che non sono riusciti a convincere investitori e fondi di investimento a finanziare un progetto imprenditoriale che non offre molte garanzie di un ritorno economico.

Il funzionamento è molto semplice: una professionista, un’organizzazione o un’azienda hanno bisogno di supporto economico per realizzare un determinato progetto. Cercano investimenti, insomma. Per fare “fundraising”, si rivolgono a una di queste piattaforme di crowdfunding appunto, dove pubblicano i dettagli del loro progetto e stabiliscono un obiettivo di raccolta, ad esempio 5.000 euro.

Se l’obiettivo viene almeno raggiunto, il richiedente riceve i soldi. Tuttavia, anche i finanziatori riceveranno una “ricompensa”, mentre la piattaforma percepisce una commissione. Ma, cosa succede se l’obiettivo non viene raggiunto entro il termine prefissato? Solitamente, il denaro resta sui conti correnti degli investitori e il progetto non viene finanziato. Ci sono, però, delle piattaforme che danno la possibilità di procedere con il progetto (quindi con l’incasso dell’importo raccolto) anche quando l’obiettivo non viene raggiunto, come Indiegogo.

Tipologie di crowdfunding in Italia

Il crowdfunding basato su ricompense (reward) è una delle forme più popolari per finanziare start-up in Italia e nel resto del mondo, ne sono un esempio Indiegogo e Kickstarter. Inizialmente molto utilizzata per finanziare progetti culturali e artistici, i finanziatori ricevono una ricompensa non monetaria (un certo vantaggio o pacchetto) per aver partecipato alla raccolta.

Oggi è molto usata dalle start-up, non solo per finanziare un prodotto, ma anche per testarne uno nuovo prima del lancio. Quindi, se il richiedente raggiunge l’obiettivo di budget prefissato, non solo ottiene i fondi necessari per realizzare il suo prodotto, ma anche una sua validazione (fase importante prima di immettere un prodotto sul mercato).

Ci sono però anche altre tipologie di crowdfunding in Italia, come l’equity crowdfunding: i finanziatori del progetto ricevono una piccola quota di partecipazione (equity), diventando dei soci di minoranza. Infatti, se l’obiettivo della campagna viene raggiunto e la start-up diventa un’azienda vera e propria che produce utili, i finanziatori avranno diritto a ricevere una parte di quegli utili sotto forma di dividendi, come fanno le piattaforme Crowdfunder, CircleUp e OurCrowd.

Ci sono poi due ulteriori tipologie meno utilizzate:

I siti di crowdfunding italiani

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963