Crisi del commercio al dettaglio in Italia, neanche la moda si salva adesso

I dati di settembre sul commercio al dettaglio rilevano un calo generalizzato in volume e valore rispetto ad agosto, con un crollo particolarmente accentuato nella moda

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Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

Redattore esperto di tecnologia e esteri, scrive di attualità, cronaca ed economia

L’Istat ha diffuso i dati sul commercio al dettaglio per settembre 2025. Rispetto ad agosto il valore e il volume dei prodotti venduti in Italia è calato dello 0,5%, con flessioni piuttosto uniformi sia tra gli alimentari sia tra i beni non alimentari. I dati annuali calcolati sul trimestre mostrano una sostanziale stagnazione.

Tra i settori più in difficoltà ci sono i comprati della moda, con calzature e abbigliamento sul fondo della classifica. Crescono invece i prodotti per la cura della persona, i farmaci e la telefonia.

Cala il commercio al dettaglio a settembre

A settembre 2025 le vendite al dettaglio hanno registrato un calo in tutta Italia. La flessione è dello 0,5% in volume e in valore, ma varia leggermente a seconda delle categorie merciologiche:

In termini trimestrali invece la situazione è sostanzialmente stabile per quanto riguarda il valore, +0,1%, mentre si rileva un calo in termini di volumi venduti. Una flessione particolarmente rilevante tra i beni alimentari, dello 0,9%.

Su base tendenziale, quindi in confronto al 2024, la variazione è invece positiva. Le vendite crescono dello 0,5% in valore, anche se la diminuzione in volume raggiunge l’1,4%. Se si osserva la divisione in categorie, risultano i seguenti dati:

In difficoltà i piccoli negozi

Rilevante anche la dinamica dei luoghi in cui i beni vengono acquistati dai consumatori. In generale, c’è una crescita di tutti i comparti, tranne di quello delle piccole superfici. Informazioni che confermano le difficoltà dei piccoli negozi di competere con la grande distribuzione e soprattutto con il commercio online, che invece mostra un’accelerazione molto rapida. A livello annuo, le variazioni sono:

In totale, comunque, si registra un aumento su settembre 2024 dello 0,5% del valore degli acquisti. Spiccano in particolare gli alimentari nella grande distribuzione, che crescono dell’1,7%.

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Scendono i settori della moda

Per quanto riguarda i singoli prodotti non alimentari del commercio al dettaglio, le variazioni risultano piuttosto eterogenee. Da una parte a calare è soprattutto il comparto della moda, con calzature e abbigliamento in grave contrazione a settembre. Dall’altra la farmaceutica si conferma in crescita.

I prodotti che hanno registrato un calo tra agosto e settembre 2025 nei valori delle vendite sono:

Dall’altro lato della classifica invece, crescono:

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