Secondo IQAir, un sito svizzero specializzato nella valutazione della qualità dell’aria a livello globale utilizzando l’indice di qualità dell’aria degli Stati Uniti (AQI), nella giornata di domenica Milano è risultata essere la terza città più inquinata al mondo, con un punteggio di 193. Era superata solo da Dacca, in Bangladesh, Lahore, in Pakistan, e Delhi, in India.
Il livello di smog nella Pianura Padana negli ultimi giorni
Domenica la concentrazione di PM2.5, ovvero le particelle sospese più sottili nell’aria, a Milano aveva raggiunto un punteggio 27,4 volte superiore al valore guida annuale della qualità dell’aria indicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Secondo Arpa Lombardia, i cui dati sono aggiornati fino a sabato 17, la media giornaliera di PM2.5 è stata di 76 μg/m³ (microgrammi per metro cubo di aria), mentre il PM10 è stato di 100 μg/m³, superando il limite consentito di 50. Il biossido di azoto ha registrato una media di 88 μg/m³ e l’ozono di 71 μg/m³, rimanendo entrambi al di sotto della soglia di allarme. Tuttavia, Arpa Lombardia ammette che secondo l’indice AQI (Air Quality Index) la qualità dell’aria è classificata come molto scarsa.
Nell’Emilia-Romagna, nel Veneto e nel Piemonte i dati relativi alle zone di pianura non differiscono significativamente da quelli della Lombardia, evidenziando una situazione di inquinamento atmosferico diffuso in diverse regioni settentrionali italiane.
Perchè la Pianura Padana ha livelli di smog così alti
Le zone di pianura, inclusa la Pianura Padana, presentano dati simili. Le cause di ciò sono multifattoriali. La Pianura Padana si trova in una posizione geografica e climatica svantaggiosa, circondata su tre lati dalle Alpi e dagli Appennini, con scarsa ventilazione e circolazione dell’aria. Durante periodi di alta pressione e temperature superiori alla media stagionale, come quelli delle ultime settimane, l’aria più fredda tende a stagnare nelle pianure. Ciò non solo causa la formazione di nebbie mattutine e notturne, ma anche impedisce il ricambio d’aria, favorendo l’accumulo di inquinanti atmosferici.
Inoltre, la Pianura Padana ha una densità di popolazione molto elevata, tra le più alte in Europa, il che porta a un elevato numero di veicoli in circolazione e di abitazioni che emettono gas inquinanti, soprattutto durante il riscaldamento. Un’altra causa spesso trascurata ma significativa è rappresentata dagli importanti allevamenti intensivi e dalle coltivazioni agricole presenti nella pianura padana. Queste attività utilizzano sistemi di produzione che implicano un largo impiego di fertilizzanti, i quali generano ossidi di azoto, contribuendo ulteriormente all’inquinamento atmosferico della regione.
Secondo Arpa Lombardia, in questi giorni di forte smog è consigliato evitare l’esercizio all’aperto, chiudere le finestre per evitare l’ingresso di aria inquinata in casa, indossare una mascherina quando ci si trova all’esterno e considerare l’acquisto di un purificatore d’aria.
Critiche da parte di Giuseppe Sala alla classifica
Nelle analisi condotte da da IQAir, Milano ha frequentemente occupato le prime posizioni. Ma il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, non ci sta e si scaglia contro chi ha redatto la classifica: “Sono le solite analisi estemporanee gestite da un ente privato. Chi fa queste analisi? Arpa fa altre analisi che dimostrano tutto il contrario».
A margine di un convegno in Prefettura, il primo cittadino ha dichiarato: “Sono rivelazioni estemporanee – ha rimarcato Sala – fatte da un ente privato che ogni tanto tira fuori queste cose, io sono anche seccato di dover rispondere a domande su questioni che non esistono. Noi stiamo lavorando per migliorare l’aria, Arpa dice che è migliorata anche se io sostengono non abbastanza. Da qua al fatto che tutti andiamo dietro a una notizia fatta da un ente privato, con nessuna titolarità e poi mi fate le domande. Parliamo di cose serie e questa non è una cosa seria”.
Cosa sta facendo la città per contrastare lo smog
E il tema dello smog in città fa litigare città e regione; l’assessore milanese all’Ambiente e Verde Elena Grandi nei giorni scorsi aveva proposto l’apertura di un tavolo per contrastare il problema smog, sempre più crescente e che preoccupa sempre di più, anche con iniziative come le domeniche a piedi o lo stop al traffico in zone di Milano.
Ma l’assessore all’Ambiente della Lombardia, Giorgio Maione, ha affermato in una nota sul sito della Regione Lombardia che un “tavolo istituzionale aperto” per concordare interventi contro lo smog esiste già. “Siamo ovviamente a disposizione del Comune di Milano per un dialogo ulteriore, ma se l’assessore Grandi chiede nuove misure significa che quelle adottate finora dal Comune hanno fallito” ha aggiunto.
Secondo Maione, imporre divieti in modo ideologico non è efficace. Ha sostenuto che i risultati non si ottengono con semplici chiusure di strade al traffico o con iniziative come le domeniche a piedi, ma piuttosto con interventi sistemici e prospettici, sottolineando che la Regione Lombardia sta adottando una politica incentrata su incentivi legati al rinnovo dei veicoli inquinanti, alla sostituzione degli impianti di riscaldamento obsoleti e agli investimenti nell’innovazione del sistema produttivo. “I risultati si vedono: in vent’anni in Lombardia la concentrazione di pm10 è calata del 39% e quella di NO2 del 45%”, ha concluso.
I divieti nelle città
Dopo un breve periodo di tregua all’inizio di febbraio, l’Emilia-Romagna è nuovamente immersa nell’emergenza smog. Il bollino rosso, emesso mercoledì dall’Agenzia regionale per l’ambiente, è stato confermato anche per oggi, lunedì 19 febbraio. In quella data sarà pubblicato un nuovo bollettino. Tutta l’area di pianura della regione è coinvolta dalle misure straordinarie per la qualità dell’aria, tra cui lo stop alla circolazione dei veicoli Diesel fino alla normativa Euro 5, dalle 8:30 alle 18:30, e la riduzione delle temperature medie nelle abitazioni fino a 19 gradi e nelle attività industriali e artigianali fino a 17 gradi.
Nel frattempo, a Pordenone, dove la situazione sembra migliorare, sono state revocate le misure di emergenza legate allo smog. Le limitazioni al riscaldamento e il divieto di accensione di fuochi non saranno più in vigore a partire da domani, lunedì 19 febbraio 2024. Le previsioni dell’ARPA FVG indicano un miglioramento della qualità dell’aria, e di conseguenza, cessano le misure di emergenza previste dal piano anti smog attualmente in vigore. Restano comunque in vigore i limiti alla circolazione all’interno del ring per i veicoli più inquinanti, dalle ore 16:00 alle 20:00, escluso il sabato.