L’Italia si appresta a vivere una settimana di marcato maltempo a causa di due distinti cicloni che porteranno condizioni meteorologiche estreme e tipicamente invernali con piogge, venti forti e nevicate fino a quote insolitamente basse per questo periodo primaverile, visti anche gli ultimi week-end di caldo estivo. Dopo un fine settimana incerto, con gli ultimi strascichi di Gori sulla Penisola, da lunedì 22 aprile una prima massa d’aria fredda proveniente del Polo Nord percorrerà tutto il Centro Europa fino al Mediterraneo.
Indice
Due cicloni sull’Italia: come cambia il tempo
La discesa della corrente artica attraverso la Porta del Rodano favorirà la formazione di un ciclone che colpirà principalmente le regioni del Nord Ovest. Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta vedranno un ritorno della neve, con precipitazioni che potrebbero arrivare anche a 300 metri di quota e interessare città come Cuneo. Le vallate alpine del Piemonte, come Sestriere e Macugnaga, potrebbero accumulare oltre mezzo metro di neve in poche ore.
Il maltempo si estenderà rapidamente anche a Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Toscana, con forti piogge e temporali proprio mentre un secondo ciclone, proveniente dal Nord Africa, si dirigerà verso il Sud Italia. Le condizioni meteorologiche cambieranno repentinamente anche al Sud nella notte tra lunedì 22 e martedì 23 aprile, con l’arrivo di intense precipitazioni e forti raffiche di vento.
Le regioni meridionali dovranno prepararsi a eventi meteo estremi come grandinate e nubifragi. Le condizioni instabili si protrarranno per tutta la settimana, culminando in un 25 aprile caratterizzato da rovesci temporaleschi nelle regioni centrali. Il clima si manterrà freddo, con caratteristiche più simili alla stagione invernale.
Cosa fare in caso di nubifragi e alluvioni
In attesa di sapere come volgerà il tempo a causa dei due cicloni ed eventualmente in quali regioni sarà emanato l’allarme, è meglio ricordare le buone pratiche in caso di nubifragi e alluvioni. Se vi trovate in territori a rischio, ricordate di:
- consultare il sito della Protezione Civile per conoscere le aree interessate da eventuali allerte;
- consultare i piani di evacuazione presenti sui siti istituzionali di Comuni e Regioni;
- preparare un kit di emergenza con acqua potabile, cibo in scatola, torce, medicinali essenziali, documenti in buste impermeabili;
- seguire le indicazioni delle autorità;
- mettervi in viaggio prima dell’inizio del maltempo ed evitare ponti e strade a ridosso di corsi d’acqua;
- non soggiornare nelle parti della casa che si trovano al pian terreno o nei seminterrati;
- evitare di stare all’aperto durante i temporali.
Se doveste trovarvi in una zona colpita da un’alluvione, ricordatevi anche di:
- in caso di evacuazione, rientrare a casa solo una volta che è passata l’emergenza e controllare prima lo stato dell’edificio ed eventuali danni;
- non usare l’acqua del rubinetto perché potrebbe essere contaminata;
- non attraversare zone allagate, dato che l’acqua potrebbe trascinare via voi o il vostro mezzo;
- evitare il contatto diretto con l’acqua che può essere contaminata o condurre elettricità.
Perché siamo a rischio disastro
Quello passato è stato un anno da bollino rosso per l’Italia con disastri in costante aumento. La progressiva tropicalizzazione del nostro Paese, dovuta al cambiamento climatico e al surriscaldamento globale, si traduce in situazioni di rischio sempre più frequenti per la popolazione. Eventi che un tempo erano più unici che rari, oggi sono all’ordine del giorno, e bisogna sempre essere preparati al peggio. A essere cambiata non è solo la frequenza dei fenomeni estremi, ma anche la loro portata e la loro gravità.
Per farsi trovare pronti, il primo passo è ovviamente seguire le previsioni meteo. Di seguito quelle del week-end rielaborate a partire dai dati forniti dall’Aeronautica Militare. Ricordiamo che proprio a causa degli stravolgimenti dei pattern climatici è sempre più difficile sapere con esattezza che tempo farà e che le previsioni a tre giorni non possono ritenersi particolarmente affidabili. Meglio dunque controllarle almeno a giorni alterni.
Previsioni meteo di sabato 20 aprile
Intanto il tempo sarà variabile al Nord per tutta la giornata di sabato 20 aprile, con prevalenza di nuvole nelle regioni nord-orientali e in Emilia-Romagna. Dalla tarda mattinata fino alla prima sera, sono previste precipitazioni e temporali che continueranno sulle province romagnole fino al termine della giornata.
Sui settori alpini di queste regioni potrebbero verificarsi delle nevicate, ma solo oltre i 1.500 metri di quota. I restanti rilievi alpini di confine avranno nubi compatte e locali nevicate. Il resto del Nord godrà di maggiori schiarite, con solo locali e brevi piovaschi durante le ore centrali.
Il Centro si presenterà molto nuvoloso con precipitazioni sparse, prevalentemente sotto forma di rovesci o temporali. Le condizioni meteo miglioreranno in serata in Toscana, Umbria, e Lazio, ma persisteranno fino a fine giornata su Marche e Abruzzo. In Abruzzo la neve cadrà anche a quote di 1.300 metri. La Sardegna invece godrà di un tempo principalmente soleggiato, interrotto solo da locali addensamenti nuvolosi.
Al Sud il cielo sarà coperto su gran parte delle regioni peninsulari. Dalla tarda mattinata isolati rovesci e locali temporali colpiranno Molise, Campania e Puglia, estendendosi nel pomeriggio e serata anche ai settori tirrenici di Basilicata e Calabria. La Sicilia rimarrà prevalentemente serena, con un aumento della nuvolosità in serata.
Previsioni meteo di domenica 21 aprile
Nel Nord Italia la giornata di domenica 21 aprile inizierà con nubi in aumento e residui fenomeni piovosi notturni sulla Romagna. Dalla tarda mattinata sono previsti piogge e rovesci sparsi che continueranno a interessare le regioni centro-occidentali fino alla sera. La quota neve generale calerà fino a circa 1.000 metri su Alpi e Prealpi e fino a 600-800 metri sul Sud Ovest del Piemonte e in Liguria, in concomitanza con l’arrivo della corrente fredda artica, mentre sull’Appennino emiliano e sulla Liguria di Levante si attesterà intorno ai 1.200 metri.
Le Marche e l’Abruzzo saranno molto nuvolose con precipitazioni sparse che si esauriranno entro la metà della giornata, con nevicate possibili dai 1.200 metri. Toscana, Umbria e Lazio mostreranno prevalentemente schiarite, anche se sono attese piogge nel pomeriggio sull’alta Toscana. La Sardegna rimarrà serena, con un aumento graduale della copertura nuvolosa nel pomeriggio.
Instabilità residua caratterizzerà il mattino con precipitazioni isolate al Sud, specialmente su Molise e Puglia, ma si prevede un miglioramento rapido. Nubi medio-alte copriranno la Sicilia, con occasionali piogge notturne sul settore settentrionale.