Pizza-gate, Briatore non si ferma e apre una nuova pizzeria

Non accenna a placarsi il botta e risposta sul costo della margherita tra "mister Billionaire" e i mastri pizzaioli napoletani. Soprattutto dopo l'annuncio a sorpresa dell'imprenditore

Pubblicato: 25 Giugno 2022 10:13

Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Con la sua polemica sulla pizza “low cost”, era finito nel mirino di centinaia di migliaia di utenti sui social. Ora Flavio Briatore getta altra benzina sul fuoco e inaugura un nuovo capitolo di quello che è stato già ribattezzato “pizza-gate”. Dopo le perplessità espresse su chi vende pizze a prezzi popolari, l’imprenditore fa un annuncio a dir poco a sorpresa che coinvolge la capitale della pietanza simbolo dell’Italia: Napoli.

L’annuncio di Briatore dopo la polemica

Dopo la polemica a distanza sulla pizza low cost con uno dei mastri pizzaioli più apprezzati a livello mondiale, Gino Sorbillo, Flavio Briatore annuncia di voler aprire una pizzeria tutta sua a Napoli.

Cerco una location, appena la trovo aprirò un Crazy Pizza a Napoli, città che amo”, afferma in diretta alla Zanzara di Giuseppe Cruciani e David Parenzo. L’imprenditore si era poi riappacificato con Sorbillo, che assieme ad altri pizzaioli aveva organizzato nel cuore della città partenopea un’autentica festa del cibo con tranci gratis per tutti e sberleffi a “mister Billionaire”.

Briatore rilancia e punge i pizzaioli napoletani

Ma Briatore è sempre Briatore, e non riesce a evitare la tempesta per troppo tempo. Una strategia di marketing anche questa, senza dubbio. “La pizza napoletana non mi piace, ha troppo contorno e lievito. A Salerno la fanno diversa, più sottile. Ormai la pizza è un prodotto mondiale, con Napoli non ha nulla a che fare”, dichiara. Gli dei della pizza non stanno certo a guardare e ci tengono a sottolineare che non temono la concorrenza di un “forestiero” abituato ad altri contesti: “Lui la pizza la fa col Pata Negra, e non col prosciutto di Parma. Serve dire altro?”.

“Sulla pizza napoletana non accettiamo lezioni da chi non ha nessun titolo per farne. Ancora una volta Flavio Briatore interviene a sproposito non sapendo minimamente di cosa parla”, replica il presidente della Commissione Agricoltura della Regione Campania Francesco, Emilio Borrelli.

La contro-proposta dei pizzaioli di Napoli a Briatore

Dopo la manifestazione nelle strade napoletane al grido di “la pizza è un bene di tutti”, Gino Sorbillo ha rincarato la dose ai microfoni di RTL 102.5.

“Se Briatore vuole, potremmo fare una serata a quattro mani da lui. Veniamo io e la mia squadra di pizzaioli per offrire e far conoscere anche ai suoi clienti abituati a pizze gourmet anche la tipica pizza napoletana. Quello è un sano confronto. Gli ho lasciato il numero di telefono, ma ancora non mi ha risposto”.

I primati della pizza

La pizza è stata riconosciuta dall’Ue con marchio STG (Specialità Tradizionale Garantita) e inserita dal 2017 nella lista Unesco dei Patrimoni mondiali dell’Umanità per quanto riguarda la tradizione del pizzaiolo napoletano. Napoli ne è diventata la città simbolo fin dal giugno 1889, quando leggenda narra che la pietanza sia nata ispirandosi alla regina Margherita di Savoia.

Il successo del piatto è innegabile e impareggiabile. Un dato su tutti: è il più fotografato al mondo, con oltre 58 milioni di foto pubblicate su Instagram.

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