Maurizio Costanzo, a chi andrà in eredità il suo patrimonio

Lutto nel mondo dello spettacolo e del giornalismo: morto a 84 anni Maurizio Costanzo, giornalista e re dei talk show in Italia col suo "Maurizio Costanzo Show"

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Redazione

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Il mondo dello spettacolo piange la scomparsa di Maurizio Costanzo, storico e iconico giornalista che con i suoi talk show ha raccontato per anni con passione e dedizione l’Italia. Costanzo, 84 anni, è morto nella giornata di venerdì 24 febbraio 2023 a Roma e ad annunciare la sua scomparsa è stato il suo ufficio stampa. Uomo capace di spaziare dalla carta stampata alla tv, ma anche autore e sceneggiatore, la sua figura ha fatto la storia della comunicazione nel Bel Paese.

Addio a Maurizio Costanzo

Nato a Roma il 28 agosto del 1938, Maurizio Costanzo è stato un giornalista e conduttore tv amato e rispettato dal pubblico italiano. La sua carriera comincio nel 1956, appena maggiorenne, come cronista del quotidiano romano “Paese Sera” per poi, nove anni dopo, esordire come autore radiofonico per uno spettacolo affidatogli da Luciano Rispoli a Radio Rai dal titolo “Canzoni e nuvole”, condotto da Nunzio Filogamo.

Coautore del testo della canzone “Se telefonando”, scritto insieme con Ghigo De Chiara, con musica di Ennio Morricone e portata al successo da Mina nel 1966, negli anni Settanta iniziò il suo cammino nel mondo della tv. Del 1976 è l’ideazione dei primi talk show, con il lancio in Rai di “Bontà loro”, seguito negli anni da altri programmi che hanno lasciato il segno come “Acquario” e “Grand’Italia”.

Ma il nome di Costanzo non può che essere indissolubilmente legato al “Maurizio Costanzo Show“, registrato al Teatro Parioli dal 1982 è considerato come il talk più bello d’Italia con ottimi ascolti televisivi. Un altro suo programma di successo è stato “Buona Domenica”, apprezzato come le tante trasmissioni radiofoniche in onda su RadioRai, Radio Dimensione Suono, Rtl 102.5 e Radio 105.

L’attentato a Costanzo in via Fauro

Grande amico del giudice Giovanni Falcone, spesso ospite alle sue trasmissioni, Costanzo si impegnò come uomo e giornalista nella lotta alla mafia. La sua figura fu scomoda per Cosa Nostra che nel 1993 provò anche a ucciderlo.

In seguito all’omicidio di Libero Grassi, Costanzo e Michele Santoro realizzarono una maratona Rai-Fininvest contro la mafia e memorabile rimase la scena in cui bruciò in diretta una maglietta con scritto “Mafia made in Italy”. Il 14 maggio 1993, poco distante dal teatro Parioli di ritorno dalle registrazioni del suo show, l’attentato: una Fiat Uno imbottita di 90 chilogrammi di tritolo esplose in via Ruggero Fauro. Al momento dell’esplosione erano in transito due autovetture, una Mercedes blu condotta da Stefano Degni, su cui sedevano Maurizio Costanzo e la sua compagna Maria De Filippi e, a brevissima distanza, una Lancia Thema con a bordo le guardie del corpo.

Fortunatamente, non ci furono vittime e gli occupanti della Mercedes rimasero illesi per un ritardo del passaggio dell’auto nella zona nello scoppio causato dal telecomando e per un muretto di una scuola che fece da protezione all’automobile blindata di Costanzo.

A chi andrà il suo immenso patrimonio

Nei suoi oltre 60 anni di carriera Maurizio Costanzo ha accumulato un patrimonio immenso, cifre che hanno fatto la sua fortuna e quella della famiglia. Sul patrimonio del conduttore televisivo non ci sono numeri certi, ma quel che si sa è che percepiva da anni una pensione da giornalista.

Il suo patrimonio sarà di certo ereditato dalla moglie Maria De Filippi, con cui era sposato dal 1995, e dai figli Camilla e Saverio (avuti dal precedente matrimonio con Flaminia Morandi) e Gabriele, figlio adottivo (qui vi abbiamo parlato dei guadagni e del patrimonio di Chiara Ferragni).

Il cordoglio del mondo politico

La notizia della morte di Maurizio Costanzo non ha lasciato indifferente il mondo della politica. Tra i primi a parlare e a esprimere cordoglio è stata la presidente del Consiglio Giorgia Meloni che ha ringraziato il giornalista per aver portato nelle case degli italiani “cultura, simpatia e gentilezza”. Per Meloni Costanzo è stato “icona del giornalismo e della tv, che ha saputo raccontare anni difficili con coraggio e professionalità”.

Cordoglio anche del ministro Matteo Salvini: “Grande tristezza e commozione. Se ne va un Grandissimo della televisione che ha accompagnato generazioni di italiani”. Parole di stima anche dall’ex premier Giuseppe Conte, attuale leader del Movimento 5 stelle che ha ricordato il compianto giornalista: “Ha rivoluzionato la comunicazione e la tv in Italia, senza mai mettere da parte l’impegno civile fino a sfidare senza paura la mafia, rischiando la sua stessa vita. Con Maurizio Costanzo se ne va un pezzo di storia culturale del nostro Paese”.

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