Lunedì la Corona del Regno Unito ha annunciato che re Carlo III è affetto da un cancro. Il tumore sarebbe stato scoperto durante un’operazione alla prostata che il sovrano inglese, sul trono da poco più di un anno dopo la morte di Elisabetta II, aveva subito pochi giorni prima. La malattia non sarebbe alla ghiandola operata, il monarca inglese ha subito cominciato le terapie adeguate.
Le condizioni di salute di Carlo III hanno però fatto ipotizzare la possibilità di passare le proprie responsabilità di monarca a qualcun altro. In prima fila c’è il figlio William, già coinvolto nelle attività di corte. In caso di abdicazione, il principe di Galles passerebbe ad amministrare alcuni dei beni che la momento sono in mano al padre, dal valore altissimo.
I beni della Corona e quelli personali del re
Quando si parla di patrimonio del re del Regno Unito, bisogna distinguere la persona dall’istituzione. Anche se spesso il singolo individuo che ricopre il ruolo di monarca viene quasi interamente assorbito dalla monarchia che rappresenta, per quanto riguarda i beni materiali esiste una netta distinzione tra quelli personali del re e quelli che amministra per conto della Corona.
I primi, quelli personali, appartengono alla persona fisica del re. Può venderli e disporne come vuole, ma il loro valore è limitato rispetto a quelli di proprietà della Corona. Questi beni, mobili e immobili, non possono essere venduti dal re, che li amministra per conto della nazione.
Esistono alcune stime del valore del patrimonio sia del re che in generale della Corona britannica. Molte di queste però si basano su congetture, dato che è praticamente impossibile calcolare con precisione quale sarebbe il prezzo che un acquirente sarebbe disposto a pagare per un immobile come Buckingham Palace o per i gioielli della Corona.
Cosa rimarrebbe a Carlo dopo l’abdicazione
A passare a Williamo in caso di abdicazione di Carlo III sarebbero quindi gli immobili della corona, che il re amministra ma non possiede. Si tratta di un patrimonio enorme, difficilmente stimabile, ma che potrebbe aggirarsi attorno ai 42 miliardi di dollari. Una parte consistente di questa fortuna è composta da immobili. Da una parte ci sono quelli della famiglia reale, come Buckingham Palace, Windsor Castle e la stessa Torre di Londra, dal valore stimato da Forbes in circa 9,5 miliardi di dollari.
A questi si aggiunge il Crown Estate, un portafoglio immobiliare da 17,5 miliardi, che include l’ippodromo di Ascot e Regent Street. I proventi di queste attività vanno in parte allo Stato inglese e in parte alla Corona, che li accantona per far fronte alle molte spese di mantenimento degli edifici storici e ai viaggi di Stato dei reali. Simili, ma meno significativi per valore, sono il Crown Estate Scotland, valutato in 570 milioni e il ducato di Lancaster, 753 milioni di dollari.
Oltre agli immobili, c’è la Royal Collection, una collezione di opere d’arte che include anche i gioielli della Corona. Brand Finance ha stimato il loro valore in 12,7 miliardi di dollari, mentre un esame precedente sui soli gioielli, curato dal Royal Institute of Chartered Surveyors, assegnava loro un costo di 4 miliardi di dollari circa.
Tutti questi beni passerebbero quindi a William in caso di abdicazione di Carlo III. Al figlio di Elisabetta II rimarrebbero invece i beni personali ereditati dalla madre, come il castello di Balmoral in Scozia e una vasta collezione di dipinti, francobolli e gioielli. Sempre Forbes stima questo patrimonio in circa 500 milioni di dollari, ma non è certo che questo sia stato ereditato per intero da Carlo, dato che il testamento della defunta regina è secretato per 90 anni dalla sua morte.